Verginità maschile a 40 anni
Salve
Ho appena compiuto 40 anni e non ho mai avuto relazioni di alcun tipo (non sono arrivato al bacio in bocca, per intenderci).
I motivi sono stati i più vari: timidezza, insicurezza dopo i primi fallimenti, continue dissuasioni da parte dei miei genitori delusi dalla vita coniugale, e il mio aspetto esteriore, che non è terribile ma decisamente non è attraente.
A causa della mia educazione cattolica, della mia paura delle malattie, e per una questione di orgoglio, non ho mai pensato di rivolgermi alle prostitute; la mia ambizione è sempre stata quella di trovare una partner stabile.
Dopo una lunga terapia, ho vinto la mia timidezza e ho cominciato ad approcciare le donne, accumulando però solo fallimenti nella vita reale e in quella virtuale (purtroppo posso dire, senza esagerare, di aver contattato tutte le utenti dei siti d'incontri che vivono nella mia regione, senza ricevere nemmeno un ciao) , tanto da guadagnarmi anche qualche episodio di derisione pubblica da parte dei colleghi per la mia scarsa attrattività.
Se prima della terapia pensavo di essere mostruoso, dopo di essa, avendo guadagnato un po’ di autostima, ho acquistato più sicurezza nei miei mezzi e mi sono convinto di non essere tanto male, ma purtroppo il risultato non è cambiato, le donne mi respingono in massa e a questo punto ho cominciato a odiarle, tanto da diventare misogino e avvicinarmi ai movimenti incel.
Per capire la profondità della mia rabbia, ero arrivato a ridere e scherzare con alcuni amici delle notizie di stupri e femminicidi che leggevamo sui giornali.
Più tardi, constatato che vi sono tanti uomini anche più vecchi di me nelle mie condizioni, e che quindi si tratta di un problema più generale, ho capito che le mie possibilità in questa situazione sono poche, che i tentativi che avevo fatto in passato mi avevano reso una persona peggiore e ho deciso di lasciar perdere, e da alcuni anni non avvicino più una donna.
Rimane il problema della verginità, e del desiderio che continua a farsi sentire: se si sente gente in giro dire "soffro perché non faccio sesso da un anno", immagini lo stato di prostrazione psicologica a cui porta non farlo per 40 anni; sono inoltre preoccupato perché, a quest'età, potrei incorrere in qualche problema andrologico che mi renderebbe permanentemente inabile a fare sesso.
Sarei molto spaventato dall'idea di fare un'altra terapia di lungo periodo, che non sarebbe compatibile con i tempi della mia vita sessuale residua; per questo, sto cercando di convincermi a intraprendere l'alternativa che ho sempre scartato, la prostituzione.
Ormai, sempre più persone me la consigliano; anche persone che normalmente la aborriscono e la vedono come una pratica orribile mi dicono "nel tuo caso, mi sembra l'unica soluzione e potrebbe essere giustificata".
Io però continuo a essere molto insicuro, ho anche provato a contattare una "professionista" ma sono rimasto molto spaventato dalla sua insistenza e dalla fretta nel fissare l'appuntamento.
Che fare?
Ho appena compiuto 40 anni e non ho mai avuto relazioni di alcun tipo (non sono arrivato al bacio in bocca, per intenderci).
I motivi sono stati i più vari: timidezza, insicurezza dopo i primi fallimenti, continue dissuasioni da parte dei miei genitori delusi dalla vita coniugale, e il mio aspetto esteriore, che non è terribile ma decisamente non è attraente.
A causa della mia educazione cattolica, della mia paura delle malattie, e per una questione di orgoglio, non ho mai pensato di rivolgermi alle prostitute; la mia ambizione è sempre stata quella di trovare una partner stabile.
Dopo una lunga terapia, ho vinto la mia timidezza e ho cominciato ad approcciare le donne, accumulando però solo fallimenti nella vita reale e in quella virtuale (purtroppo posso dire, senza esagerare, di aver contattato tutte le utenti dei siti d'incontri che vivono nella mia regione, senza ricevere nemmeno un ciao) , tanto da guadagnarmi anche qualche episodio di derisione pubblica da parte dei colleghi per la mia scarsa attrattività.
Se prima della terapia pensavo di essere mostruoso, dopo di essa, avendo guadagnato un po’ di autostima, ho acquistato più sicurezza nei miei mezzi e mi sono convinto di non essere tanto male, ma purtroppo il risultato non è cambiato, le donne mi respingono in massa e a questo punto ho cominciato a odiarle, tanto da diventare misogino e avvicinarmi ai movimenti incel.
Per capire la profondità della mia rabbia, ero arrivato a ridere e scherzare con alcuni amici delle notizie di stupri e femminicidi che leggevamo sui giornali.
Più tardi, constatato che vi sono tanti uomini anche più vecchi di me nelle mie condizioni, e che quindi si tratta di un problema più generale, ho capito che le mie possibilità in questa situazione sono poche, che i tentativi che avevo fatto in passato mi avevano reso una persona peggiore e ho deciso di lasciar perdere, e da alcuni anni non avvicino più una donna.
Rimane il problema della verginità, e del desiderio che continua a farsi sentire: se si sente gente in giro dire "soffro perché non faccio sesso da un anno", immagini lo stato di prostrazione psicologica a cui porta non farlo per 40 anni; sono inoltre preoccupato perché, a quest'età, potrei incorrere in qualche problema andrologico che mi renderebbe permanentemente inabile a fare sesso.
Sarei molto spaventato dall'idea di fare un'altra terapia di lungo periodo, che non sarebbe compatibile con i tempi della mia vita sessuale residua; per questo, sto cercando di convincermi a intraprendere l'alternativa che ho sempre scartato, la prostituzione.
Ormai, sempre più persone me la consigliano; anche persone che normalmente la aborriscono e la vedono come una pratica orribile mi dicono "nel tuo caso, mi sembra l'unica soluzione e potrebbe essere giustificata".
Io però continuo a essere molto insicuro, ho anche provato a contattare una "professionista" ma sono rimasto molto spaventato dalla sua insistenza e dalla fretta nel fissare l'appuntamento.
Che fare?
[#1]
Gentile utente,
dispiace apprendere del suo vissuto soggettivo relativo alla "Verginità maschile a 40 anni" (titolo),
accade abbastanza frequentemente per svariati motivi, alcuni dei quali identificati da Lei attraverso la psicoterapia.
Ma.. quale è la Sua domanda attraverso il presente consulto?
Forse se andare con una prostituta o meno?
Capisco che "..Ormai, sempre più persone me la consigliano..",
ma mi chiedo chi siano queste persone alle quali Lei chiede consigli così personali,
a che titolo possano formulare tali consigli,
che esperienza diretta abbiano esse del rapporto a pagamento: tempi, modi, soddisfacimento, ecc.
Tutto il resto è una Sua scelta personale, nella quale lo Psicologo non entra.
Dott. Brunialti
dispiace apprendere del suo vissuto soggettivo relativo alla "Verginità maschile a 40 anni" (titolo),
accade abbastanza frequentemente per svariati motivi, alcuni dei quali identificati da Lei attraverso la psicoterapia.
Ma.. quale è la Sua domanda attraverso il presente consulto?
Forse se andare con una prostituta o meno?
Capisco che "..Ormai, sempre più persone me la consigliano..",
ma mi chiedo chi siano queste persone alle quali Lei chiede consigli così personali,
a che titolo possano formulare tali consigli,
che esperienza diretta abbiano esse del rapporto a pagamento: tempi, modi, soddisfacimento, ecc.
Tutto il resto è una Sua scelta personale, nella quale lo Psicologo non entra.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 10k visite dal 08/07/2021.
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