Ansia da relazione?
Salve a tutti!
Io e il mio ragazzo stiamo insieme da 4 anni e mezzo.
Ci siamo conisciuti quando avevamo 16 anni.
Nell'ultimo anno siamo finiti entrambi a chiederci se i sentimenti che provassimo l'uno nei confronti dell'altro fossero ancora intensi come una volta, per prima io, poi lui.
Abbiamo attraversato il periodo che va da ottobre a dicembre con frequenti tira e molla (mi lasciava ma ogni volta tornava indietro sostenendo di amarmi), finché la rottura definitiva è arrivata a febbraio, quando si è reso conto di voler andare avanti.
In quel periodo ha frequentato una ragazza che fa parte del suo gruppo di amici (aveva probabilmente un interesse per lei già da tempo), ma durante questa frequentazione si è reso conto, come lui sostiene, di amarmi veramente.
La rottura con questa ragazza quindi ci fa riavvicinare, io gli credo dopo vari tentennamenti, ma dopo due mesi di nuovo, un pomeriggio qualunque in cui appariva più svogliato del solito, dopo mie insistenti domande su quale fosse il problema, dichiara ancora di non sapere se sono io quella giusta, che non vede con me un futuro "felice", che forse se trovassimo qualcun altro sarebbe molto più facile, che dovremmo separarci di nuovo, che ha paura di mandare tutto all'aria come ha fatto la prima volta tradendomi.
A questo punto io rifiuto di vederlo per i giorni seguenti, lui mi chiama, mi cerca come se niente fosse, dicendo infatti che ha risolto i suoi dubbi, che la sua sensazione era di non "volersi rassegnare" (sue parole) al fatto che nella sua vita ci fossi solo io, ma che tutto lo riporta a me e che io sono sicuramente l'unica persona che lui può amare.
Di nuovo gli credo, e ora stiamo insieme e sembra tutto normale.
Il problema è che da qualche mese sono ansiosa, penso ossessivamente alle parole che ha proferito quando sosteneva di volermi lasciare di nuovo, e anche lui sostiene di aver avuto quei momenti di confusione a causa di sue paranoie che gli sono venute, non a seguito di miei comportamenti, non perché stesse frequentando altre, anzi proprio mentre trascorreva del tempo piacevole con me.
Ora è deciso a stare con me e sostiene che sia stato il suo impegno nel voler recuperare le cose a fare in modo che i suoi dubbi svanissero.
E' infatti dolce, vuole stare con me e mi rispetta in tutto, proprio come una volta.
Ma a me sembra non bastare.
Non riesco a parlargliene anche perché ho paura di generare una lite che possa portarlo a pensare di non volermi più.
So che non è sano, che non dovrei concentrarmi sul passato, ma ho la costante sensazione che possa accadere qualcosa di brutto nel rapporto, magari tra anni.
Mi concentro sui suoi gesti e sulle sue parole in modo ossessivo, cerco di leggere sempre tutto tra le righe.
Mi chiedevo se in qualche modo potessimo essere entrambi ossessionati dalla nostra relazione in modo insano, senza mettere in dubbio i sentimenti, l'uno chiedendosi continuamente le stesse domande, l'altra cercando di riportare tutto perfettamente a come era prima
Io e il mio ragazzo stiamo insieme da 4 anni e mezzo.
Ci siamo conisciuti quando avevamo 16 anni.
Nell'ultimo anno siamo finiti entrambi a chiederci se i sentimenti che provassimo l'uno nei confronti dell'altro fossero ancora intensi come una volta, per prima io, poi lui.
Abbiamo attraversato il periodo che va da ottobre a dicembre con frequenti tira e molla (mi lasciava ma ogni volta tornava indietro sostenendo di amarmi), finché la rottura definitiva è arrivata a febbraio, quando si è reso conto di voler andare avanti.
In quel periodo ha frequentato una ragazza che fa parte del suo gruppo di amici (aveva probabilmente un interesse per lei già da tempo), ma durante questa frequentazione si è reso conto, come lui sostiene, di amarmi veramente.
La rottura con questa ragazza quindi ci fa riavvicinare, io gli credo dopo vari tentennamenti, ma dopo due mesi di nuovo, un pomeriggio qualunque in cui appariva più svogliato del solito, dopo mie insistenti domande su quale fosse il problema, dichiara ancora di non sapere se sono io quella giusta, che non vede con me un futuro "felice", che forse se trovassimo qualcun altro sarebbe molto più facile, che dovremmo separarci di nuovo, che ha paura di mandare tutto all'aria come ha fatto la prima volta tradendomi.
A questo punto io rifiuto di vederlo per i giorni seguenti, lui mi chiama, mi cerca come se niente fosse, dicendo infatti che ha risolto i suoi dubbi, che la sua sensazione era di non "volersi rassegnare" (sue parole) al fatto che nella sua vita ci fossi solo io, ma che tutto lo riporta a me e che io sono sicuramente l'unica persona che lui può amare.
Di nuovo gli credo, e ora stiamo insieme e sembra tutto normale.
Il problema è che da qualche mese sono ansiosa, penso ossessivamente alle parole che ha proferito quando sosteneva di volermi lasciare di nuovo, e anche lui sostiene di aver avuto quei momenti di confusione a causa di sue paranoie che gli sono venute, non a seguito di miei comportamenti, non perché stesse frequentando altre, anzi proprio mentre trascorreva del tempo piacevole con me.
Ora è deciso a stare con me e sostiene che sia stato il suo impegno nel voler recuperare le cose a fare in modo che i suoi dubbi svanissero.
E' infatti dolce, vuole stare con me e mi rispetta in tutto, proprio come una volta.
Ma a me sembra non bastare.
Non riesco a parlargliene anche perché ho paura di generare una lite che possa portarlo a pensare di non volermi più.
So che non è sano, che non dovrei concentrarmi sul passato, ma ho la costante sensazione che possa accadere qualcosa di brutto nel rapporto, magari tra anni.
Mi concentro sui suoi gesti e sulle sue parole in modo ossessivo, cerco di leggere sempre tutto tra le righe.
Mi chiedevo se in qualche modo potessimo essere entrambi ossessionati dalla nostra relazione in modo insano, senza mettere in dubbio i sentimenti, l'uno chiedendosi continuamente le stesse domande, l'altra cercando di riportare tutto perfettamente a come era prima
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gentile ragazza, leggendo i suoi pensieri si avverte in lei il desiderio, molto femminile, di entusiasmo nella coppia, l'impegno a voler riparare ogni aspetto della relazionale affinchè tutto torni come un tempo, quello degli inizi: altra età, altri presupposti, altra curiosità, altro momento di vita. Forse l'aiuterebbe riflettere, più che sulla vostra coppia, sul desiderio di lei che gli eventi - quelli positivi - rimangano cristallizzati nelle gioie del momento iniziale. Così potrebbe considerare che ogni cosa del mondo cambia e non sto dicendo che finisce ma senza dubbio ogni cosa cambia, attraversa fasi e si trasforma. Quando sono in gioco sentimenti di una donna e di un uomo che si incontrano tutto si fa molto delicato, sono due individualità che crescono autonomamente ma anche insieme, cosa molto difficile !
E' banale ricordarle che vi siete conosciuti giovanissimi, soprattutto il maschile psichico ha tempi diversi dal femminile. Tutto tra voi può riprendere bene, perchè no? desidero solo evidenziarle che non è realistico aspettarsi che non ci siano allontanamenti e riavvicinamenti, non è patologico nella vostra fascia di età il desiderio di esplorare mondi anzi è piuttosto sano. Da capire la maturità di lui cosa lo porta poi a fare di questi desideri... Al momento in cui scrive sembrate in buona armonia, le auguro che non si sciupi con dubbi e recriminazioni ma che lei riesca a gioirne senza porsi domande, risposte, sospetti, dubbi... cogliendo l'attimo. Se poi dovesse succedere ancora che non vi trovate così bene occorrerà maturità da parte di entrambi per capire cosa succede davvero. Saper modulare i propri desideri sulla realtà effettiva che si sta vivendo è un'arte che si apprende poco per volta. Auguri e buona estate!
E' banale ricordarle che vi siete conosciuti giovanissimi, soprattutto il maschile psichico ha tempi diversi dal femminile. Tutto tra voi può riprendere bene, perchè no? desidero solo evidenziarle che non è realistico aspettarsi che non ci siano allontanamenti e riavvicinamenti, non è patologico nella vostra fascia di età il desiderio di esplorare mondi anzi è piuttosto sano. Da capire la maturità di lui cosa lo porta poi a fare di questi desideri... Al momento in cui scrive sembrate in buona armonia, le auguro che non si sciupi con dubbi e recriminazioni ma che lei riesca a gioirne senza porsi domande, risposte, sospetti, dubbi... cogliendo l'attimo. Se poi dovesse succedere ancora che non vi trovate così bene occorrerà maturità da parte di entrambi per capire cosa succede davvero. Saper modulare i propri desideri sulla realtà effettiva che si sta vivendo è un'arte che si apprende poco per volta. Auguri e buona estate!
Dr.ssa Fulvia Tramontano
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 788 visite dal 06/07/2021.
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