Sensazioni parte sinistra del cervello, non sono presenti dolore o altro. probabilmente stress?
Salve dottori/dottoresse.
Nell'ultimo periodo, tutto d'un tratto mi si è presentata questo strano "problema".
Sento nella parte sinistra della testa delle strane "cose" non mi causano dolore e non sono sempre presenti.
Ad esempio quando dormo esse non si presentano, ma anche in vari momenti della giornata a volte ci sono, altre volte no.
Sono uno studente universitario e nell'ultimo periodo ho dovuto sostenere un esame particolarmente difficile, anche a causa di un prof che si mostrava spesso ingiusto con gli altri.
Dunque ho studiato, studiato e studiato con dentro un vero odio e rabbia nei confronti di tale prof (ho sempre detestato i soprusi e le ingiustizie); l'esame l'ho superato eccellentemente e nei miei confronti il professore è stato davvero cordiale; finito questo esame però mi son messo subito a studiare per il prossimo a luglio.
La mia routine è sempre stata questa: esame-2 giorni di riposo- subito a studiare per il prossimo.
Un mio difetto è che quando non studio mi sento in colpa perchè non sto facendo il mio dovere, e ciò mi porta a stare o sul libro oppure quando non sto sul libro con l'ansia del dover studiare.
A questo dovrei aggiungerci altro: la pandemia non mi ha per nulla aiutato; se prima spezzavo le giornate recandomi in università o a volte girovagando senza meta per la città ove essa è collocata (e ciò era piacevole e rilassante), ora mi ritrovo in casa (non che non esca: la luce del Sole la vedo e la prendo, le varie commissioni le faccio, ma non è la stessa cosa).
Inoltre il continuo sentire notizie in tv mi ha fatto aumentare l'ansia, anche grazie a "sapienti e bravi" informatori che nullificavano teorie e notizie a vicenda: il fatto che il virus possa poggiarsi sulle superfici mi ha fatto salire quest'ansia (ora ho persino timore a prendere un treno, tanto che non mi sposto dalla mia città da un anno e mezzo).
Sono una persona molto suscettibile ed al sentire determinate notizie (riguardanti l'avidità delle persone che giocano con le vite di innocenti pur di arricchirsi; la stupidità dilagante che mi fa titubare sulle più ferree teorie evoluzionistiche) in me cresce rabbia e nervoso.
Non sto qui a tediarvi con mille mila altre motivazioni (negli ultimi mesi ho avuto anche "crisi di pianto").
Dunque torniamo al dilemma.
Può essere causato, tal "fastidio", dallo stress?
Può lo stress arrivare a far tal "danno"?
Può essere che il conflitto perenne tra Es, e Super io (tra dovere imperituro e piacere disinteressato) causi ciò?
Grazie per chi avrà il tempo e la voglia di leggere questo messaggio
Nell'ultimo periodo, tutto d'un tratto mi si è presentata questo strano "problema".
Sento nella parte sinistra della testa delle strane "cose" non mi causano dolore e non sono sempre presenti.
Ad esempio quando dormo esse non si presentano, ma anche in vari momenti della giornata a volte ci sono, altre volte no.
Sono uno studente universitario e nell'ultimo periodo ho dovuto sostenere un esame particolarmente difficile, anche a causa di un prof che si mostrava spesso ingiusto con gli altri.
Dunque ho studiato, studiato e studiato con dentro un vero odio e rabbia nei confronti di tale prof (ho sempre detestato i soprusi e le ingiustizie); l'esame l'ho superato eccellentemente e nei miei confronti il professore è stato davvero cordiale; finito questo esame però mi son messo subito a studiare per il prossimo a luglio.
La mia routine è sempre stata questa: esame-2 giorni di riposo- subito a studiare per il prossimo.
Un mio difetto è che quando non studio mi sento in colpa perchè non sto facendo il mio dovere, e ciò mi porta a stare o sul libro oppure quando non sto sul libro con l'ansia del dover studiare.
A questo dovrei aggiungerci altro: la pandemia non mi ha per nulla aiutato; se prima spezzavo le giornate recandomi in università o a volte girovagando senza meta per la città ove essa è collocata (e ciò era piacevole e rilassante), ora mi ritrovo in casa (non che non esca: la luce del Sole la vedo e la prendo, le varie commissioni le faccio, ma non è la stessa cosa).
Inoltre il continuo sentire notizie in tv mi ha fatto aumentare l'ansia, anche grazie a "sapienti e bravi" informatori che nullificavano teorie e notizie a vicenda: il fatto che il virus possa poggiarsi sulle superfici mi ha fatto salire quest'ansia (ora ho persino timore a prendere un treno, tanto che non mi sposto dalla mia città da un anno e mezzo).
Sono una persona molto suscettibile ed al sentire determinate notizie (riguardanti l'avidità delle persone che giocano con le vite di innocenti pur di arricchirsi; la stupidità dilagante che mi fa titubare sulle più ferree teorie evoluzionistiche) in me cresce rabbia e nervoso.
Non sto qui a tediarvi con mille mila altre motivazioni (negli ultimi mesi ho avuto anche "crisi di pianto").
Dunque torniamo al dilemma.
Può essere causato, tal "fastidio", dallo stress?
Può lo stress arrivare a far tal "danno"?
Può essere che il conflitto perenne tra Es, e Super io (tra dovere imperituro e piacere disinteressato) causi ciò?
Grazie per chi avrà il tempo e la voglia di leggere questo messaggio
[#1]
Gentile utente,
Il fastidio che lamenta potrebbe essere compatibile con un quadro di cefalea cosiddetta tensiva.
La diagnosi è tuttavia di tipo medico e pertanto il primo invito è di recarsi dal medico di medicina generale per chiedere a questa figura un consulto. Si affidi al MMG, che visitandola valuterà se sono necessari approfondimenti e/o consulti specialistici o proprio niente che sia di pertinenza medica.
Dal suo racconto, si scorge tuttavia una certa sofferenza psicologica, e la stessa sintomatologia "fisica" che ci riferisce sembra suggerire anche l'opportunità di consultare uno psicologo.
Tra gli scopi di questo consulto, ci potrebbe essere in primo luogo la possibilità di acquisire la conoscenza di alcune tecniche di rilassamento, il contrasto di alcune manifestazioni quali le crisi di pianto di cui ci rende edotti e, più in generale, la ricerca di uno stato di benessere psicologico in grado di aiutarla a superare gli effetti del periodo pandemico e a sviluppare strategie di coping più funzionali.
Cosa ne pensa? Può valerne la pena?
Un caro saluto
Il fastidio che lamenta potrebbe essere compatibile con un quadro di cefalea cosiddetta tensiva.
La diagnosi è tuttavia di tipo medico e pertanto il primo invito è di recarsi dal medico di medicina generale per chiedere a questa figura un consulto. Si affidi al MMG, che visitandola valuterà se sono necessari approfondimenti e/o consulti specialistici o proprio niente che sia di pertinenza medica.
Dal suo racconto, si scorge tuttavia una certa sofferenza psicologica, e la stessa sintomatologia "fisica" che ci riferisce sembra suggerire anche l'opportunità di consultare uno psicologo.
Tra gli scopi di questo consulto, ci potrebbe essere in primo luogo la possibilità di acquisire la conoscenza di alcune tecniche di rilassamento, il contrasto di alcune manifestazioni quali le crisi di pianto di cui ci rende edotti e, più in generale, la ricerca di uno stato di benessere psicologico in grado di aiutarla a superare gli effetti del periodo pandemico e a sviluppare strategie di coping più funzionali.
Cosa ne pensa? Può valerne la pena?
Un caro saluto
Dott. Ferdinando Toscano
Psicologo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 689 visite dal 05/07/2021.
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