Grande fobia limitativa
Buonasera,
ho 22 anni e da tre anni a questa parte soffro di una fobia del fumo rivolta però verso le persone a me più care in quanto io non fumo.
Circa un anno fa, in seguito a dei colloqui con una psicologa, che poi ho dovuto interrompere a causa di problemi economici, era emersa la gravità di questa mia grande paura.
Il problema principale è che io sto con un ragazzo che precedentemente fumava e che ha smesso proprio perché vedeva queste mie reazioni che all’inizio considerava bambinate, solamente un mio impuntarmi.
Nel corso di questi due anni di stop dal fumo, molto spesso capitava che, se doveva uscire con qualche suo amico, io gli chiedevo se aveva fumato perché a me solo il pensiero faceva andare via con il respiro.
Lui mi rispondeva sempre di no e che non ne sentiva il bisogno, e questo ha fatto si che io dopo due anni abbia iniziato a fidarmi da questo punto di vista! Infatti ora non glielo chiedo più perché so che non ne sente il bisogno.
O meglio lo sapevo, perché ieri mi ha detto che lui si sente ingabbiato dentro questo mio problema che ritiene tutt’ora una cazzata e che ultimamente sta sentendo il bisogno di tornare a fumare.
Io, sentendo queste sue parole, sono crollata.
Non me lo aspettavo e la fobia è tornata... ho iniziato a piangere, ad andare via con il fiato, l’ansia è tornata e tutti quei sintomi che prima si erano alleggeriti (perché ogni tanto saltavano fuori comunque) ora sono ritornati più forti di prima.
Io gli ho spiegato che questo mi fa stare malissimo (perché lui ancora oggi non ha capito l’importanza di questa mia fobia...) ma lui sembra prenderla alla leggera e non capire che per provare ad uscire da questo devo chiedere l’aiuto di qualcuno.
Non voglio farlo sentire in trappola, anche perché è l’unico paletto che gli sto mettendo perché per il resto può fare quello che vuole, ma so che se lui ora come ora tornasse a fumare mi farebbe malissimo e, senza l’aiuto di qualcuno, al momento non riuscirei a sopportare tutto ciò che questa fobia comporta.
Io gliel’ho detto e mi ha detto che ho avuto due anni per farla andare via e che ora deve pensare più a se stesso e che non deve limitarsi.
Io non so veramente cosa fare... perché so che un percorso per cercare di superare questa mia fobia potrebbe essere molto lungo (dal momento che non conosco neanche la causa che l’ha portata a nascere) ma lui, non capendo la gravità della situazione, vorrebbe che io lo lasciassi fare subito.
Eppure mi chiedo come possa essere più forte questo suo desiderio rispetto al vedermi stare male.
Chiarisco che io voglio provare a superarla perché molto spesso mi ritrovo a chiedermi quali possano essere state le cause o comunque sono consapevole che le mie reazioni al vederlo fumare o anche solo al sentirlo parlare sono esagerate e spesso mi dico anche che non c’è nulla di male ma la fobia purtroppo continua ad esserci.
Comunque mi scuso per la lunghezza e spero possiate darmi qualche consiglio per cercare di risolvere questo problema.
Grazie
ho 22 anni e da tre anni a questa parte soffro di una fobia del fumo rivolta però verso le persone a me più care in quanto io non fumo.
Circa un anno fa, in seguito a dei colloqui con una psicologa, che poi ho dovuto interrompere a causa di problemi economici, era emersa la gravità di questa mia grande paura.
Il problema principale è che io sto con un ragazzo che precedentemente fumava e che ha smesso proprio perché vedeva queste mie reazioni che all’inizio considerava bambinate, solamente un mio impuntarmi.
Nel corso di questi due anni di stop dal fumo, molto spesso capitava che, se doveva uscire con qualche suo amico, io gli chiedevo se aveva fumato perché a me solo il pensiero faceva andare via con il respiro.
Lui mi rispondeva sempre di no e che non ne sentiva il bisogno, e questo ha fatto si che io dopo due anni abbia iniziato a fidarmi da questo punto di vista! Infatti ora non glielo chiedo più perché so che non ne sente il bisogno.
O meglio lo sapevo, perché ieri mi ha detto che lui si sente ingabbiato dentro questo mio problema che ritiene tutt’ora una cazzata e che ultimamente sta sentendo il bisogno di tornare a fumare.
Io, sentendo queste sue parole, sono crollata.
Non me lo aspettavo e la fobia è tornata... ho iniziato a piangere, ad andare via con il fiato, l’ansia è tornata e tutti quei sintomi che prima si erano alleggeriti (perché ogni tanto saltavano fuori comunque) ora sono ritornati più forti di prima.
Io gli ho spiegato che questo mi fa stare malissimo (perché lui ancora oggi non ha capito l’importanza di questa mia fobia...) ma lui sembra prenderla alla leggera e non capire che per provare ad uscire da questo devo chiedere l’aiuto di qualcuno.
Non voglio farlo sentire in trappola, anche perché è l’unico paletto che gli sto mettendo perché per il resto può fare quello che vuole, ma so che se lui ora come ora tornasse a fumare mi farebbe malissimo e, senza l’aiuto di qualcuno, al momento non riuscirei a sopportare tutto ciò che questa fobia comporta.
Io gliel’ho detto e mi ha detto che ho avuto due anni per farla andare via e che ora deve pensare più a se stesso e che non deve limitarsi.
Io non so veramente cosa fare... perché so che un percorso per cercare di superare questa mia fobia potrebbe essere molto lungo (dal momento che non conosco neanche la causa che l’ha portata a nascere) ma lui, non capendo la gravità della situazione, vorrebbe che io lo lasciassi fare subito.
Eppure mi chiedo come possa essere più forte questo suo desiderio rispetto al vedermi stare male.
Chiarisco che io voglio provare a superarla perché molto spesso mi ritrovo a chiedermi quali possano essere state le cause o comunque sono consapevole che le mie reazioni al vederlo fumare o anche solo al sentirlo parlare sono esagerate e spesso mi dico anche che non c’è nulla di male ma la fobia purtroppo continua ad esserci.
Comunque mi scuso per la lunghezza e spero possiate darmi qualche consiglio per cercare di risolvere questo problema.
Grazie
[#1]
Gentile ragazza,
quello che tu descrivi è la più tipica dinamica di coppia, dove uno dei due ha una fobia.
Capita spessissimo che il fobico chieda a parenti e amici di mettere in atto tutta una serie di condotte tali per cui può sentirsi meno ansioso e che qualcuno sia disposto a soddisfare tutte le richieste.
In questo caso, il fatto di non fumare rende apparentemente meno ansiosi.
Ma non risolve di certo il problema!
Inoltre, tali richieste, se soddisfatte, peggiorano il problema.
Bisogna, quindi, intervenire in terapia per eliminare la fobia e NON per cambiare le abitudini del tuo ragazzo o di chicchessia.
Cordiali saluti,
quello che tu descrivi è la più tipica dinamica di coppia, dove uno dei due ha una fobia.
Capita spessissimo che il fobico chieda a parenti e amici di mettere in atto tutta una serie di condotte tali per cui può sentirsi meno ansioso e che qualcuno sia disposto a soddisfare tutte le richieste.
In questo caso, il fatto di non fumare rende apparentemente meno ansiosi.
Ma non risolve di certo il problema!
Inoltre, tali richieste, se soddisfatte, peggiorano il problema.
Bisogna, quindi, intervenire in terapia per eliminare la fobia e NON per cambiare le abitudini del tuo ragazzo o di chicchessia.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 643 visite dal 04/07/2021.
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