Attacco di panico

Gentili dottori, sono una ragazza di 23 anni e due giorni fa mi è venuto un attacco di panico, mentre stavo guardando un film molto "avvincente". Il giorno dopo sono andata dal dottore che mi ha confermato che si trattava di panico e mi ha detto di vedere se questi attacchi si ripresenteranno di frequente oppure solo occasionalmente. Mi ha prescritto del valium nel caso dovesse ripresentarsi un altro attacco. Io ora sto abbastanza bene, ma in questi giorni mi capita spesso di agitarmi per niente, il cuore inizia a battermi più forte del previsto, ho la necessità di respirare più profondamente e le mani mi sudano un po'... Appena si parla di un problema anche banale inizio ad agitarmi tanto... Come mai? E' solo una mia paura che possa ricapitarmi? E' una cosa passeggera? Ho già avuto in passato un attacco di panico (circa 3 mesi fa) quando ero al cinema... Ma il giorno dopo era tutto passato, non avevo tutta questa agitazione addosso. Quale accorgimento posso seguire per calmarmi? C'è qualche rimedio più naturale invece che il valium? Le persone vicino a me mi dicono di calmarmi, respirare profondamente... Però non è facile! Loro non capiscono...
RingraziandoVi anticipatamente, porgo distinti saluti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, le ipotesi esplicative sul perché degli attachi di panico da un punto di vista neurofisiologico esistono, ma non sono queste che glieli faranno passare.

Ciò che deve fare è rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta per un parere. Ricerchi di preferenza uno specialista che utilizzi un approccio breve e attivo, ha buone probabilità di venirne a capo. Può leggere questi articoli per informarsi:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_panico.htm
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/125-l-evitamento-nei-disturbi-d-ansia-e-nelle-fobie.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
http://www.giuseppesantonocito.it/art_intervento.htm

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Gentili Dottori,
come consigliato mi sono recata da una specialista (psicoterapeuta e psichiatra) e, dopo il suo consulto, mi ha prescritto lo xanax (5 gocce per 3 volte al giorno) per 10 giorni. Io però pensavo fosse solo un consulto psicologico (il mio medico di base mi ha detto che era sufficiente il consulto psicologico), non pensavo dovessi prendere questo farmaco. Lo chiedo a Voi perché mi sono informata in internet (forse sbagliando!) ed ho visto che l'assunzione di questo medicinale può creare dipendenza e sonnolenza... Io devo studiare in questi giorni, non posso dormire! E' necessario che lo assuma? La dottoressa mi ha detto che dato che questo attacco di panico mi ha lasciato "appiccicato" addosso qualche reazione negativa, mi ha consigliato di prendere queste gocce... Ma a me sembra di stare meglio, l'ansia che mi veniva nei giorni scorsi dopo l'attacco di panico sento che sta piano piano diminuendo... Dato che è sempre un medicinale vorrei pensarci bene prima di assumerlo e un Vostro consiglio spassionato può essermi di grande aiuto.
RingraziandoVi anticipatamente, porgo distinti saluti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
I disturbi come il suo possono essere curati sia con la sola psicoterapia, sia con i farmaci, sia con entrambe le cose e in tutti e tre i casi si possono ottenere buoni risultati. È probabile che il trattamento che la psichiatra la ha prescritto sia temporaneo, per ridarle un po' di tranquillità, per poi eventualmente passare ad altre cure che non abbiano gli stessi effetti. Lei però ha messo al corrente la dottoressa che nel frattempo gli effetti spiacevoli dell'attacco si stavano esaurendo da soli?

Questo credo sia importante tenerlo presente, per decidere se fare qualunque cosa oppure no.

Il fatto però è che da qui non è possibile giudicare bene, senza averla di fronte. Inoltre questa è la sezione Psicologia, dove non possiamo rispondere a domande sull'uso di farmaci, per la quale dovrebbe interpellare i colleghi medici in area Psichiatria.

Cordiali saluti
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