Identità sessuale adolescenza

Buongiorno, ho letto che sono già state fatte richieste simili, ma avrei bisogno di una risposta personalizzata alla mia richiesta:
Sono la madre di un ragazzo di 21 anni e di una ragazzina di 14 anni.

La ragazza ha purtroppo subito dei traumi nel periodo delle elementari, ha perso nel giro di un anno due compagni di classe morti di tumore, nello stesso periodo io sono stata male e sono stata ricoverata, lei ha assistito al malore e alla mia partenza in ambulanza, che l'ha ulteriormente scossa, quindi il suo carattere è sempre stato piuttosto ansioso, alternando periodi di euforia a momenti in cui per una piccola cosa si sentiva inadeguata.

A parte questo è sempre stata una bambina con ottimo rendimento scolastico e un buon rapporto con compagni e familiari, anche se mio marito ha un carattere burbero con il quale a volte si trova in contrasto, anche per il suoi atteggiamenti di chiusura verso le diversità.

Per farla breve lo scorso anno mi ha parlato di una sua amica che sente attrazione verso le ragazze, senza ulteriori commenti poi ha avuto un periodo di depressione, diceva che tutti la vedevano solo come amica e non piaceva a nessuno, che aveva pensieri suicidi (una sua compagna di classe ha tentato il suicidio e viene seguita dallo psicologo) e non si sentiva abbastanza amata; non ha voluto andare da nessun specialista, e dopo qualche tempo pareva rasserenata, anche grazie al fatto che aveva una simpatia con un compagno di classe, con il quale è stata fidanzata per qualche mese.

Ad un tratto mi comunica che lo ha lasciato perché non sentiva più nulla per lui, e giorni fa mi ha detto di sentirsi omosessuale come la sua amica, ma teme la reazione del padre e del fratello.
Io sono rimasta basita, e le ho chiesto di non avere fretta di parlarne e prendersi tempo per capire, dato che a volte a questa età può esserci della confusione.

Dice di non avere attrazione per una persona particolare ma verso le ragazze in generale.

Vorrei un consiglio da un esperto perché non riesco a dormire più la notte, non perché delusa ma per paura di quella che potrebbe essere la sua vita se non venisse accettata dalla sua stessa famiglia, nel caso che questa sua tendenza venisse confermata.
Secondo voi a questa età può essere già una cosa definitiva e non magari provocata da un senso di ribellione e contrasto che ultimamente ha verso di noi?

Scusate se mi sono dilungata ma volevo spiegare bene la situazione; resto in attesa del Vostro consiglio e ringrazio anticipatamente.
[#1]
Dr.ssa Giuseppina Di Carlo Psicoterapeuta, Psicologo 35 1
Gentile utente,

grazie per la fiducia accordataci. L'orientamento sessuale è qualcosa che ci accompagna nella nostra crescita, anche prima di una presa di consapevolezza in merito. L'età in cui si realizza ciò che si sente in termini di attrazione emotiva/romantica e/o sessuale varia, quindi, da persona a persona e può dipendere da tanti fattori, come anche da aspetti culturali e dalla possibilità di sperimentare. La generazione che sta crescendo è molto più libera rispetto a questi temi e non ha le difficoltà che avevano le persone in passato a condividere certi vissuti.
Il suo timore non è infondato; non essere accettati dalla propria famiglia è una ferita che può condizionare la vita di una persona a prescindere dal discorso sessualità. Il consiglio che posso darle è rispetto alla sua serenità. Il problema non è l'orientamento sessuale di sua figlia, ma come è possibile farla sentire sostenuta nel suo percorso di crescita.
Spero di esserle stata utile,
cordiali saluti

Dr.ssa Giuseppina Di Carlo
giuseppina.dicarlo@gmail.com
giuseppinadicarlo.com

[#2]
Dr. Alessandro Stirpe Psicologo 42 1
Buonasera,
sicuramente sua figlia si trova in un momento in cui la sperimentazione di sé stessa e del contesto sociale in cui vive è presente e molto importante.
Si sente parlare da un po' di tempo di genere fluido indicando quegli adolescenti che si trovano ad avere sia gli uomini che le donne come possibili amanti/amori.
Bisogna pensare che sua figlia potrà essere felice a prescindere dal suo orientamento sessuale e invece di sperare "che passi" è meglio sostenerla e darle tutte le possibilità di supporto e confronto.
Potrebbe provare a parlare con suo figlio e poi con suo marito. Purtroppo spesso si sentono episodi che finiscono tragicamente ma in questo periodo si parla molto del DDL ZAN e magari è presente anche un livello di informazione più alto nella sua famiglia.
in bocca al lupo,

dott. Alessandro Stirpe
www.psicologoromatermini.it/alessandrostirpe
+39.347.62.36.485

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