è normale essere trattata così dai genitori a 20 anni?
Salve, scrivo per avere pareri più oggettivi e lucidi su una situazione.
Ho 20 anni e sono fidanzata da 6 anni con un ragazzo un po’ più grande di me, i miei genitori dopo iniziali problemi (dicevano fossi troppo piccola) hanno finalmente accettato il mio fidanzamento da 3 anni a questa parte.
Il rapporto tra i miei genitori e il mio lui è buono, viene spesso a casa, finalmente si è instaurato quel rapporto di confidenza.
Il problema è il seguente: il mio fidanzato mi ha proposto numerose volte di fare un viaggio, ma io ho sempre dovuto rifiutare perché mi veniva vietato dai miei genitori.
Adesso ho 20 anni e il desiderio di viaggiare cresce sempre di più in me.
Io e lui avevamo pensato di trascorrere 5 giorni a Londra.
Io vorrei tanto fare questa esperienza ma purtroppo i miei genitori non sono per nulla d’accordo.
Mio padre reputa un viaggio con il mio fidanzato un viaggio di nozze.
Sarebbe d’accordo invece a mandarmi con le mie amiche, cosa che non desidero perché a) non ho amiche fidate b) se avessi possibilità economica ne farei di viaggi sia con le amiche e sia con il fidanzato ma visto che non posso permettermelo preferisco spendere i miei risparmi per condividere questa esperienza con il mio ragazzo.
Quello che spaventa mio padre è che io possa trascorrere la notte con lui.
È normale che a 20 anni debbano ancora vietarmi questo?
Cosa potrei fare per convincerli?
Non riesco davvero a capire quali possano essere le loro motivazioni, non so come prenderli, come comportarmi vorrei capire se il problema sono effettivamente loro oppure io
Ho 20 anni e sono fidanzata da 6 anni con un ragazzo un po’ più grande di me, i miei genitori dopo iniziali problemi (dicevano fossi troppo piccola) hanno finalmente accettato il mio fidanzamento da 3 anni a questa parte.
Il rapporto tra i miei genitori e il mio lui è buono, viene spesso a casa, finalmente si è instaurato quel rapporto di confidenza.
Il problema è il seguente: il mio fidanzato mi ha proposto numerose volte di fare un viaggio, ma io ho sempre dovuto rifiutare perché mi veniva vietato dai miei genitori.
Adesso ho 20 anni e il desiderio di viaggiare cresce sempre di più in me.
Io e lui avevamo pensato di trascorrere 5 giorni a Londra.
Io vorrei tanto fare questa esperienza ma purtroppo i miei genitori non sono per nulla d’accordo.
Mio padre reputa un viaggio con il mio fidanzato un viaggio di nozze.
Sarebbe d’accordo invece a mandarmi con le mie amiche, cosa che non desidero perché a) non ho amiche fidate b) se avessi possibilità economica ne farei di viaggi sia con le amiche e sia con il fidanzato ma visto che non posso permettermelo preferisco spendere i miei risparmi per condividere questa esperienza con il mio ragazzo.
Quello che spaventa mio padre è che io possa trascorrere la notte con lui.
È normale che a 20 anni debbano ancora vietarmi questo?
Cosa potrei fare per convincerli?
Non riesco davvero a capire quali possano essere le loro motivazioni, non so come prenderli, come comportarmi vorrei capire se il problema sono effettivamente loro oppure io
[#1]
Gentile utente,
lei scrive che suo padre le proibisce un viaggio col suo ragazzo perché lo reputa "un viaggio di nozze"; poi chiarisce: "Quello che spaventa mio padre è che io possa trascorrere la notte con lui", e ci chiede: "È normale che a 20 anni debbano ancora vietarmi questo?".
Come potremmo dirle se è normale quello che pensano i suoi genitori? Cosa intende con "normale", e come possiamo risponderle, a distanza, se non sappiamo neppure quello che è normale per lei stessa?
In altre parole, lei non ci dice se ha già rapporti sessuali col suo ragazzo o se desidera averne.
O invece, come scrive, "il desiderio di viaggiare cresce sempre di più in me"?
O ancora, esattamente come suo padre, lei identifica viaggio e sesso, e non le interessa un'eventuale meta geografica, ma un'occasione per iniziare o per vivere più serenamente una relazione sessuale?
Cara ragazza, i genitori tutelano i figli credendoli sempre bambini, ma il modo migliore di uscirne non è una resistenza confusa (da bambini, appunto), bensì la presa di coscienza adulta di quello che vogliamo davvero.
In tutto questo, se il rapporto tra il suo fidanzato e i suoi genitori è buono e "finalmente si è instaurato quel rapporto di confidenza", perché il suo ragazzo non espone direttamente ai suoi genitori il desiderio di viaggiare con lei?
Faccia chiarezza in sé stessa, per poter far capire anche ai genitori quali sono i suoi desideri di persona matura e responsabile.
Ci tenga al corrente.
lei scrive che suo padre le proibisce un viaggio col suo ragazzo perché lo reputa "un viaggio di nozze"; poi chiarisce: "Quello che spaventa mio padre è che io possa trascorrere la notte con lui", e ci chiede: "È normale che a 20 anni debbano ancora vietarmi questo?".
Come potremmo dirle se è normale quello che pensano i suoi genitori? Cosa intende con "normale", e come possiamo risponderle, a distanza, se non sappiamo neppure quello che è normale per lei stessa?
In altre parole, lei non ci dice se ha già rapporti sessuali col suo ragazzo o se desidera averne.
O invece, come scrive, "il desiderio di viaggiare cresce sempre di più in me"?
O ancora, esattamente come suo padre, lei identifica viaggio e sesso, e non le interessa un'eventuale meta geografica, ma un'occasione per iniziare o per vivere più serenamente una relazione sessuale?
Cara ragazza, i genitori tutelano i figli credendoli sempre bambini, ma il modo migliore di uscirne non è una resistenza confusa (da bambini, appunto), bensì la presa di coscienza adulta di quello che vogliamo davvero.
In tutto questo, se il rapporto tra il suo fidanzato e i suoi genitori è buono e "finalmente si è instaurato quel rapporto di confidenza", perché il suo ragazzo non espone direttamente ai suoi genitori il desiderio di viaggiare con lei?
Faccia chiarezza in sé stessa, per poter far capire anche ai genitori quali sono i suoi desideri di persona matura e responsabile.
Ci tenga al corrente.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Salve Dr.ssa, lei ha ragione. Non mi sono spiegata bene: ho già rapporti sessuali con il mio fidanzato e da molto tempo ormai. Quindi non identifico assolutamente viaggio e sesso, non reputo il viaggio come un’opportunità di iniziare una relazione sessuale che già ho da diversi anni. Questo è quello che pensa mio padre che, forse, nonostante sia fidanzata da 6 anni, pensa che io non abbia ancora fatto ancora questa esperienza. Specifico anche che mio padre è un uomo giovane, di 50, che potrebbe ben immaginare che non serve necessariamente un viaggio per avere una relazione sessuale. Il mio ragazzo ha provato una sola volta a parlare con i miei di questo argomento ma ha avuto risposta negativa, ancora una volta
Grazie di nuovo per la risposta
Grazie di nuovo per la risposta
[#3]
Gentile utente,
a questo punto si tratta di chiedere ai suoi, con chiarezza, perché ostacolano il suo viaggio, ed eventualmente rendere palese una cosa ovvia: i rapporti sessuali si possono avere ovunque, non solo in viaggio. Si possono avere anche in viaggio con le amiche, con sconosciuti incontrati in discoteca.
Forse a questo punto verrà fuori qualche altra, ben diversa preoccupazione dei suoi: e se poi lui la lascia?; e se lei rimane incinta?; ma soprattutto: cosa dirà la gente?
Solo le argomentazioni palesi si possono smontare. Il resto sono fobie senza corpo, fantasmi della mente.
Le ripeto che la sua assennatezza smonterà le paure dei suoi: per esempio dire, se dovessero chiederlo, che assume contraccettivi idonei, se è vero che lo fa.
Se invece al contrario lei si comporta in realtà come una bimba scapestrata, niente di strano che i suoi cerchino, sia pur goffamente, di tutelarla.
Auguri.
a questo punto si tratta di chiedere ai suoi, con chiarezza, perché ostacolano il suo viaggio, ed eventualmente rendere palese una cosa ovvia: i rapporti sessuali si possono avere ovunque, non solo in viaggio. Si possono avere anche in viaggio con le amiche, con sconosciuti incontrati in discoteca.
Forse a questo punto verrà fuori qualche altra, ben diversa preoccupazione dei suoi: e se poi lui la lascia?; e se lei rimane incinta?; ma soprattutto: cosa dirà la gente?
Solo le argomentazioni palesi si possono smontare. Il resto sono fobie senza corpo, fantasmi della mente.
Le ripeto che la sua assennatezza smonterà le paure dei suoi: per esempio dire, se dovessero chiederlo, che assume contraccettivi idonei, se è vero che lo fa.
Se invece al contrario lei si comporta in realtà come una bimba scapestrata, niente di strano che i suoi cerchino, sia pur goffamente, di tutelarla.
Auguri.
[#4]
Utente
Grazie dr.ssa, ha riassunto in poche righe tutte le preoccupazioni dei miei genitori : e se poi vi lasciate? e se succede qualcosa? e la gente cosa penserà di noi che ti mandiamo sola con il fidanzato?
cosa dovete fare da soli in hotel?
Purtroppo queste fobie sono talmente radicate in loro che non credo di riuscire a far cambiare la loro idea.
Per loro il tema viaggio è un tabù così come anche il sesso, infatti non ne abbiamo mai parlato, avrei quasi paura ad aprirmi con i miei su argomenti del genere, nonostante siano entrambi molto giovani.
Grazie mille comunque per la risposta
cosa dovete fare da soli in hotel?
Purtroppo queste fobie sono talmente radicate in loro che non credo di riuscire a far cambiare la loro idea.
Per loro il tema viaggio è un tabù così come anche il sesso, infatti non ne abbiamo mai parlato, avrei quasi paura ad aprirmi con i miei su argomenti del genere, nonostante siano entrambi molto giovani.
Grazie mille comunque per la risposta
[#5]
Gentile utente,
mi sembra che la preoccupazione maggiore dei suoi sia quello che può dire la gente. Però la gente è invidiosa, oltre che maldicente, e se dovessimo adeguarci ad essa la nostra vita ne uscirebbe stupidamente mutilata.
Provi a parlarne con sua madre da sola, a spiegare che prende le dovute precauzioni (lo sta facendo?), a far notare che altri giovani sono più liberi.
Detto questo, sta a lei lasciarsi condizionare e tenere sempre i suoi genitori in una posizione di paura e arretratezza, o annunciare con un bel sorriso che intende proprio partire con il suo ragazzo per un bel viaggetto.
Auguri e ci tenga al corrente.
mi sembra che la preoccupazione maggiore dei suoi sia quello che può dire la gente. Però la gente è invidiosa, oltre che maldicente, e se dovessimo adeguarci ad essa la nostra vita ne uscirebbe stupidamente mutilata.
Provi a parlarne con sua madre da sola, a spiegare che prende le dovute precauzioni (lo sta facendo?), a far notare che altri giovani sono più liberi.
Detto questo, sta a lei lasciarsi condizionare e tenere sempre i suoi genitori in una posizione di paura e arretratezza, o annunciare con un bel sorriso che intende proprio partire con il suo ragazzo per un bel viaggetto.
Auguri e ci tenga al corrente.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.1k visite dal 23/06/2021.
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