Succube di madre
Salve chiedo questo consulto perchè oramai non capisco più la personalità di mia mamma.
Di fondo è buona però spesso ha dei modi di pensare oppure veri e propri scatti nevrotici e sparla a sproposito a volte mi dà l'impressione di essere falsa...ha delle risate teatrali come se recitasse.
Spesso litiga con mia nonna e preferisce le amiche separate come lei alla famiglia.
Ciò che mi fa star male è questo:
Io sono fidanzato da 3 anni con la mia ragazza che abita a circa 30 km da me, La sua è una famiglia umilissima di lavoratori e brave persone.
Solitamente vado il fine settimana e per non fare avanti e dietro dormo là e sto anche la domenica o qualche volta è capitato di rientrare il lunedì mattina, come spesso è capitato che ha dormito lei da me e mia mamma di sua iniziativa ci fa dormire nel suo letto matrimoniale che ora occupa da sola in quanto divorziata anche dal secondo marito dal quale ha avuto 2 figli che non mi parlano e mi schifano.
Da qualche giorno ha iniziato a dare i numeri dicendo che io non devo dormire la perchè mi usano e non ci arrivano ne la mia ragazza ne la mamma che secondo lei non sono intelligenti (mia mamma fa sempre la superiore su tutti), che la mia ragazza dovrebbe vergognarsi a dormire nel letto della suocera, che mi usano in quanto la mia fidanzata ha 2 sorelle che hanno rispettivamente 2 bambini di 2 e 5 anni e l'altra una bimba di 8 mesi e si sono affezionati a me come io a loro perchè mi piace stare coi bimbi e farli giocare.
In testa a mia madre mi usano per fare babysitter e loro come dice lei fare i cazzi loro.
Io a casa mia non sto bene ho dialogo solo con mia madre quando non sta storta e i 2 fratellastri non mi parlano...mi sento una merda per la considerazione che ha della mia ragazza e della sua famiglia.
Mi tratta spesso come un bambino raccogli questo, la macchina si deve lavare, fai quasto fai quello...e in tutto questo devo sopportare anche il mio disturbo bipolare.
Di fondo è buona però spesso ha dei modi di pensare oppure veri e propri scatti nevrotici e sparla a sproposito a volte mi dà l'impressione di essere falsa...ha delle risate teatrali come se recitasse.
Spesso litiga con mia nonna e preferisce le amiche separate come lei alla famiglia.
Ciò che mi fa star male è questo:
Io sono fidanzato da 3 anni con la mia ragazza che abita a circa 30 km da me, La sua è una famiglia umilissima di lavoratori e brave persone.
Solitamente vado il fine settimana e per non fare avanti e dietro dormo là e sto anche la domenica o qualche volta è capitato di rientrare il lunedì mattina, come spesso è capitato che ha dormito lei da me e mia mamma di sua iniziativa ci fa dormire nel suo letto matrimoniale che ora occupa da sola in quanto divorziata anche dal secondo marito dal quale ha avuto 2 figli che non mi parlano e mi schifano.
Da qualche giorno ha iniziato a dare i numeri dicendo che io non devo dormire la perchè mi usano e non ci arrivano ne la mia ragazza ne la mamma che secondo lei non sono intelligenti (mia mamma fa sempre la superiore su tutti), che la mia ragazza dovrebbe vergognarsi a dormire nel letto della suocera, che mi usano in quanto la mia fidanzata ha 2 sorelle che hanno rispettivamente 2 bambini di 2 e 5 anni e l'altra una bimba di 8 mesi e si sono affezionati a me come io a loro perchè mi piace stare coi bimbi e farli giocare.
In testa a mia madre mi usano per fare babysitter e loro come dice lei fare i cazzi loro.
Io a casa mia non sto bene ho dialogo solo con mia madre quando non sta storta e i 2 fratellastri non mi parlano...mi sento una merda per la considerazione che ha della mia ragazza e della sua famiglia.
Mi tratta spesso come un bambino raccogli questo, la macchina si deve lavare, fai quasto fai quello...e in tutto questo devo sopportare anche il mio disturbo bipolare.
[#1]
Gentile utente,
spero che il suo disturbo bipolare sia affidato ad un bravo psichiatra, con farmaci e psicoterapia.
Ciò detto, non si capisce perché lei, ampiamente maggiorenne e -si spera- in grado di mantenersi, viva con una madre che non sa creare per sé delle buone relazioni stabili e nemmeno favorire relazioni armoniche tra i suoi figli.
Altrettanto non si capisce perché lei sia ancora in sovrappeso, ulteriore condizione di infanzia mentale.
E' il momento di incrementare le cure, liberarsi delle frequentazioni che non le fanno bene e favorire quelle che la fanno sentire a suo agio. Se la famiglia della sua fidanzata le appare "umilissima" immagino che tutti voi, sua madre per prima, siate dei professionisti laureati. Tuttavia i titoli non fanno la sostanza.
Non pensa alla convivenza, al matrimonio?
Auguri.
spero che il suo disturbo bipolare sia affidato ad un bravo psichiatra, con farmaci e psicoterapia.
Ciò detto, non si capisce perché lei, ampiamente maggiorenne e -si spera- in grado di mantenersi, viva con una madre che non sa creare per sé delle buone relazioni stabili e nemmeno favorire relazioni armoniche tra i suoi figli.
Altrettanto non si capisce perché lei sia ancora in sovrappeso, ulteriore condizione di infanzia mentale.
E' il momento di incrementare le cure, liberarsi delle frequentazioni che non le fanno bene e favorire quelle che la fanno sentire a suo agio. Se la famiglia della sua fidanzata le appare "umilissima" immagino che tutti voi, sua madre per prima, siate dei professionisti laureati. Tuttavia i titoli non fanno la sostanza.
Non pensa alla convivenza, al matrimonio?
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Innanzitutto grazie per la risposta .Comunque no, io sto finendo il conservatorio (seconda laurea) e mia madre non è laureata così come neanche mio padre. Intendo gente umile nel senso di gente buona ,senza malizia ne "contorsioni mentali " o pregiudizi.
E' mia mamma che mi dà l'impressione di voler avere quell'aria di superiorità.
Non accetta mai di aver sbagliato, se provi a ragionarci e quindi a contraddirla o urla, o mi dice di andare via che da anni le tolgo la salute, oppure ancora esclama "purtroppo questa sono anche se sono una chiavica " (si butta le pietre al petto pur di non cercare quantomeno di provare a cambiare qualcosa e così con i miei fratelli dice "questo è il loro carattere" (a me non sembra normale)
Non ricordo ne una volta che mi abbia chiesto scusa davanti a fatti gravi in cui mi invitava a uscire di casa , è molto critica verso tutti (non sempre ma spesso) sia famiglia, colleghi ecc
Ancora oggi credo non abbia capito cosa sìa questo disturbo bipolare che ho e mi tratta spesso come se fossi io il problema ,come se fosse una semplice questione di carattere.
E' mia mamma che mi dà l'impressione di voler avere quell'aria di superiorità.
Non accetta mai di aver sbagliato, se provi a ragionarci e quindi a contraddirla o urla, o mi dice di andare via che da anni le tolgo la salute, oppure ancora esclama "purtroppo questa sono anche se sono una chiavica " (si butta le pietre al petto pur di non cercare quantomeno di provare a cambiare qualcosa e così con i miei fratelli dice "questo è il loro carattere" (a me non sembra normale)
Non ricordo ne una volta che mi abbia chiesto scusa davanti a fatti gravi in cui mi invitava a uscire di casa , è molto critica verso tutti (non sempre ma spesso) sia famiglia, colleghi ecc
Ancora oggi credo non abbia capito cosa sìa questo disturbo bipolare che ho e mi tratta spesso come se fossi io il problema ,come se fosse una semplice questione di carattere.
[#3]
Gentile utente,
forse potrebbe essere utile far notare a sua madre che cade in contraddizione: considera immodificabili i volontari errori di comportamento propri e quelli degli altri figli, e invece considera il suo disturbo bipolare "una semplice questione di carattere", anziché una malattia.
In ogni caso, usi la sua prima laurea per lavorare, caro utente. Come tutti i figli maltrattati, lei sembra sempre in attesa che arrivi dal cielo il miracolo della "mamma buona".
Con questo atteggiamento non fa altro che esasperare la sua vera madre, che "buona" non vuole e forse non sa essere. Meglio un bel discorso chiaro, pacato, su tutti gli errori che sua madre ha accumulato nei suoi confronti, e un fermo distacco.
Alla sua età aspettare ancora l'avvento miracoloso della "mamma buona", convivere con sua madre e farsi mantenere da lei, è come continuare a succhiare il latte da una mammella avvelenata.
Le conviene? Le fa bene?
forse potrebbe essere utile far notare a sua madre che cade in contraddizione: considera immodificabili i volontari errori di comportamento propri e quelli degli altri figli, e invece considera il suo disturbo bipolare "una semplice questione di carattere", anziché una malattia.
In ogni caso, usi la sua prima laurea per lavorare, caro utente. Come tutti i figli maltrattati, lei sembra sempre in attesa che arrivi dal cielo il miracolo della "mamma buona".
Con questo atteggiamento non fa altro che esasperare la sua vera madre, che "buona" non vuole e forse non sa essere. Meglio un bel discorso chiaro, pacato, su tutti gli errori che sua madre ha accumulato nei suoi confronti, e un fermo distacco.
Alla sua età aspettare ancora l'avvento miracoloso della "mamma buona", convivere con sua madre e farsi mantenere da lei, è come continuare a succhiare il latte da una mammella avvelenata.
Le conviene? Le fa bene?
[#4]
Utente
Capisco dottoressa. Innanzitutto c'è una parte di me che non vuole accettare che mia madre possa essere così ,nel senso tutti noi vediamo i nostri genitori buoni.
Poi io frequentando il conservatorio finchè non termino non ho la libertà di trovare lavoro in quanto vincolato dagli orari dei corsi. Ho fatto un anno di supplenza al liceo musicale ma avendo un alunno e quindi un'ora a settimana prendevo circa 98 euro mensili .
Non si trova niente ,io abito in Campania quando riesco faccio il cameriere o suono con la banda musicale a giornata.
Ma il cameriere è una condizione che mi deprime, innanzitutto molto stressante sia fisicamente che mentalmente e soprattutto se si lavora a cena perchè poi si finisce alle 2 alle 3 e anche il sonno ne risente e come lei ben sà anche il disturbo e poi mentre lo faccio penso che se stessi in esercito (dove il disturbo ha avuto esordio) non mi troverei ora in queste situazioni è un fardello troppo pesante ci morirò.
Sono tante piccole cose che mi sovrastano pieno di paranoie e non vedo più nulla di buono a volte davvero vorrei scomparire nel nulla ,
Però sono solo un fannullone che si piange addosso depresso, addirittura mio zio quando minacciai telefonicamente di ammazzarmi mi derise anche dicendo "non hai neanche il coraggio di farlo ! "
Ringrazio sempre per la cordialità e aiuto che mi date.
Poi io frequentando il conservatorio finchè non termino non ho la libertà di trovare lavoro in quanto vincolato dagli orari dei corsi. Ho fatto un anno di supplenza al liceo musicale ma avendo un alunno e quindi un'ora a settimana prendevo circa 98 euro mensili .
Non si trova niente ,io abito in Campania quando riesco faccio il cameriere o suono con la banda musicale a giornata.
Ma il cameriere è una condizione che mi deprime, innanzitutto molto stressante sia fisicamente che mentalmente e soprattutto se si lavora a cena perchè poi si finisce alle 2 alle 3 e anche il sonno ne risente e come lei ben sà anche il disturbo e poi mentre lo faccio penso che se stessi in esercito (dove il disturbo ha avuto esordio) non mi troverei ora in queste situazioni è un fardello troppo pesante ci morirò.
Sono tante piccole cose che mi sovrastano pieno di paranoie e non vedo più nulla di buono a volte davvero vorrei scomparire nel nulla ,
Però sono solo un fannullone che si piange addosso depresso, addirittura mio zio quando minacciai telefonicamente di ammazzarmi mi derise anche dicendo "non hai neanche il coraggio di farlo ! "
Ringrazio sempre per la cordialità e aiuto che mi date.
[#5]
Gentile utente,
i suoi sentimenti sono comprensibili, ma insisto sulla domanda che lei dovrebbe farsi ad ogni sua scelta, che sia di affetti, di lavoro, di convivenza: "Pensare, fare, dire questo, mi fa bene?".
Spero bene che per il suo disturbo sia seguito con farmaci e psicoterapia. Questo, se è stata fatta la richiesta di malattia cronica alle ASL, viene erogato dallo Stato.
Rinnovo i miei auguri e la disponibilità di Medicitalia.
i suoi sentimenti sono comprensibili, ma insisto sulla domanda che lei dovrebbe farsi ad ogni sua scelta, che sia di affetti, di lavoro, di convivenza: "Pensare, fare, dire questo, mi fa bene?".
Spero bene che per il suo disturbo sia seguito con farmaci e psicoterapia. Questo, se è stata fatta la richiesta di malattia cronica alle ASL, viene erogato dallo Stato.
Rinnovo i miei auguri e la disponibilità di Medicitalia.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5.9k visite dal 22/06/2021.
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