Distanza e problemi di coppia
Buongiorno, vi scrivo perché con la mia compagna ho una situazione che forse mi sta sfuggendo di mano.
Io sono mamma di un bimbo di quasi tre anni che ho cresciuto insieme a lei anche durante la gravidanza.
Lei ha vissuto dei "traumi" per abbandono da piccola e la gente non ha mai smesso di deluderla anche in seguito per cui è cresciut con una forte paura di essere abbandonata e ha bisogno della presenza fisica come unica certezza reale di non esserlo, di parole ne ha sentite tante senza che fossero vere.
È come fosse un maschio, ma per certi aspetti la sua sensibilità non rispecchia lo stile che ha.
Per lavoro, quasi tre mesi fa però è dovuta partire per l'estero dove si è stabilita fissa, accelerando i tempi.
Avevamo già in programma di trasferisci tutti, ma tra un po', invece è stata una cosa un po' all'ultimo.
Adesso vive momenti in cui mi dice "manca poco " e momenti che vanno da un'ora a tre giorni circa in cui mi dice che non vuole nessuno, che io resterò qua a vita perchè non ce la fa ad aspettare e che è troppo tempo poi mi ripete che non ci sono.
Io capisco che si faccia prendere dal panico e dica quelle cose come "difesa", so cos'ha passato e so cosa sia io per lei, a tutti, là dov'è lei, quando le chiedono come sia io, dice che "io ero la sua stabilità, la sua forza", a me dice che dorme male e non ha la forza di fare nulla a volte mangia ma non sempre, il momento più critico poi è il fine settimana, perché non lavora e pensa di più insomma posso capire come si senta.
Sua mamma la sente meglio dei mesi scorsi, ma so che a lei non racconta molto.
Io e il bimbo prima di un anno non potremo raggiungerla, so però che se crollo io, crolla pure lei e a me fa male sentirla così per quanto sappia la ragione.
Anche mio figlio chiede di lei, gli manca, ma a lui dico che le vacanze le faremo tutti insieme, che manca poco e lui è tutto entusiasta, sono tanto uniti, poi si vedono in videochiamata.
Il problema è che non so più come gestire la situazione con lei, fisicamente so che basterebbe un abbraccio, basterebbe davvero poco, ma adesso cosi a distanza non so più cosa fare a parte darle rassicurazioni a parole che però non hanno molta valenza per lei.
Ci conosciamo da sei anni, quando ho accettato di mettermi con lei, le ho detto che non l'avrei delusa mai, poi poco dopo, vivendo pure insieme ho capito in cosa consistessero quei "momenti bui", quei momenti fatti di paranoie, paure costanti anche solo se uscivo di casa da sola, perché aveva paura che preferissi qualcun altro a lei, notti insonni o fatte di incubi... che dopo qualche mese di convivenza però erano cessati perché a furia di dimostrazioni da parte mia, stava capendo che non ero come le altre persone che l'avevano abbandonata, persone anche molto importanti, aveva trovato in me quella stabilità e quella certezza per cui non aveva nulla da temere.
Adesso però è tutto diverso.
Non voglio abbandonarla, ma non so come fare per darle le stesse certezze.
Vi ringrazio.
Io sono mamma di un bimbo di quasi tre anni che ho cresciuto insieme a lei anche durante la gravidanza.
Lei ha vissuto dei "traumi" per abbandono da piccola e la gente non ha mai smesso di deluderla anche in seguito per cui è cresciut con una forte paura di essere abbandonata e ha bisogno della presenza fisica come unica certezza reale di non esserlo, di parole ne ha sentite tante senza che fossero vere.
È come fosse un maschio, ma per certi aspetti la sua sensibilità non rispecchia lo stile che ha.
Per lavoro, quasi tre mesi fa però è dovuta partire per l'estero dove si è stabilita fissa, accelerando i tempi.
Avevamo già in programma di trasferisci tutti, ma tra un po', invece è stata una cosa un po' all'ultimo.
Adesso vive momenti in cui mi dice "manca poco " e momenti che vanno da un'ora a tre giorni circa in cui mi dice che non vuole nessuno, che io resterò qua a vita perchè non ce la fa ad aspettare e che è troppo tempo poi mi ripete che non ci sono.
Io capisco che si faccia prendere dal panico e dica quelle cose come "difesa", so cos'ha passato e so cosa sia io per lei, a tutti, là dov'è lei, quando le chiedono come sia io, dice che "io ero la sua stabilità, la sua forza", a me dice che dorme male e non ha la forza di fare nulla a volte mangia ma non sempre, il momento più critico poi è il fine settimana, perché non lavora e pensa di più insomma posso capire come si senta.
Sua mamma la sente meglio dei mesi scorsi, ma so che a lei non racconta molto.
Io e il bimbo prima di un anno non potremo raggiungerla, so però che se crollo io, crolla pure lei e a me fa male sentirla così per quanto sappia la ragione.
Anche mio figlio chiede di lei, gli manca, ma a lui dico che le vacanze le faremo tutti insieme, che manca poco e lui è tutto entusiasta, sono tanto uniti, poi si vedono in videochiamata.
Il problema è che non so più come gestire la situazione con lei, fisicamente so che basterebbe un abbraccio, basterebbe davvero poco, ma adesso cosi a distanza non so più cosa fare a parte darle rassicurazioni a parole che però non hanno molta valenza per lei.
Ci conosciamo da sei anni, quando ho accettato di mettermi con lei, le ho detto che non l'avrei delusa mai, poi poco dopo, vivendo pure insieme ho capito in cosa consistessero quei "momenti bui", quei momenti fatti di paranoie, paure costanti anche solo se uscivo di casa da sola, perché aveva paura che preferissi qualcun altro a lei, notti insonni o fatte di incubi... che dopo qualche mese di convivenza però erano cessati perché a furia di dimostrazioni da parte mia, stava capendo che non ero come le altre persone che l'avevano abbandonata, persone anche molto importanti, aveva trovato in me quella stabilità e quella certezza per cui non aveva nulla da temere.
Adesso però è tutto diverso.
Non voglio abbandonarla, ma non so come fare per darle le stesse certezze.
Vi ringrazio.
[#1]
Gent.ma lettrice,
è giusto ed opportuno che lei possa rassicurare la sua compagna e aiutarla a sentirsi meno sola avendo accettato di trasferirsi per motivi di lavoro in paese estero. Le suggerirei di proporle di rivolgersi ad una collega psicologa nella città dove adesso vive per poter affrontare meglio questo vostro periodo di separazione ma soprattutto per provare a superare , con un aiuto specialistico, quei vissuti di abbandono di cui lei scrive nella sua lettera.
Mille saluti e auguri anche al bimbo.
è giusto ed opportuno che lei possa rassicurare la sua compagna e aiutarla a sentirsi meno sola avendo accettato di trasferirsi per motivi di lavoro in paese estero. Le suggerirei di proporle di rivolgersi ad una collega psicologa nella città dove adesso vive per poter affrontare meglio questo vostro periodo di separazione ma soprattutto per provare a superare , con un aiuto specialistico, quei vissuti di abbandono di cui lei scrive nella sua lettera.
Mille saluti e auguri anche al bimbo.
Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 857 visite dal 21/06/2021.
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