Psicologa, psicoterapeuta

Buonasera, mi chiamo Luca e ho 36 anni.
Mia moglie sta vivendo da 1 anno e mezzo una depressione post partum ed è sotto psicofarmaci.
Non sopporto più il suo modo di prendermi come "sacco da boxe" e addossare tutte le colpe.
Qualsiasi modo che ho per starle vicino non serve.
La risposta è tu non mi aiuti come dovresti.
Siamo in cura da una psicologa (è già la terza) ma non si vede una via d'uscita.
Le voglio un bene dell'anima ma più di qualche volta le ho detto di tornarsene nella sua bella città natale che tanto le piace.
Quindi non ama il suo lavoro, non ama il posto in cui siamo e si incazza ogni minuto con me che vita di merda che sto passando.
Non riesco a parlare e dirle qualsiasi cosa perchè non ascolta.
Sono allo stremo.
Addirittura adesso nostra figlia cerca costantemente me per dormire, per vestirsi perché la mamma è sempre triste.
Io lavoro 40 ore a settimana, devo badare a mia figlia, la casa e tutto il resto e sto per andare fuori di testa anche io.
Vi chiedo aiuto!
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Dr.ssa Patrizia Pezzella Psicologo, Psicoterapeuta 273 13 1
Gentilissimo lettore,
il suo ruolo di marito e padre è certamente faticoso in questa fase della sua vita.
E' giusto che sua moglie sia seguita dal punto di vista psicofarmacologico e psicoterapeutico.
Nelle ore in cui lei lavora, le suggerirei di chiedere un appoggio ad una terza persona (familiare o estranea) che sia di aiuto alla famiglia ,e a sua moglie durante la sua assenza da casa.
Andare a parlare con una psicologa potrebbe giovare molto anche a lei e avere qualche strumento in più per gestire meglio tali difficoltà.

Ci riscriva se vuole.

Molti saluti e auguri

Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica