Ansia panica e traumi
Ciao a tutti, ho 25 anni e soffro di ansia panica da circa 3 anni. In verità l'ansia panica è iniziata quando in estate all'età di 16 anni sono andata al mio primo concerto,lì per lì non mi sono spaventata..un mio amico mi ha gettato dell'acqua fredda addosso e mi sono ripresa.Quella sensazione di formicolio "strano" lungo il corpo non si è più ripresentata per circa 5 anni, finchè un giorno..di mattino ero a lezione all'Università e mi sentivo strana, mi ero svegliata molto stanca e seguivo a fatica la lezione,poco dopo ho sentito di nuovo quel formicolio in tutto il corpo, proprio come 5 anni prima, ma in quel momento non era solo formicolio,ho sentito una vampata di caldo che mi è partita dalla pancia,mi sono spaventata e sono corsa via dall'aula.Ho chiamato subito mio padre e gli ho detto" papà,ho bisogno di una psicologa,credo di avere gli attacchi di panico!"Come facevo a sapere che quello era un attacco di panico?!Sono diplomata al liceo magistrale e la mia ex prof di psicologia era una psicoterapeuta e ci aveva molto parlato dei disturbi di ansia ma in particolare dell'attacco di panico..per cui avevo riconosciuto i sintomi subito e la mia formamentis,mi ha portato a pensare di andare da uno psicologo piuttosto che da uno psichiatra come invece spesso sento tra la gente. Sono stata da 2 psicoterapeute: la prima non mi aiutò per nulla,tanto che i miei attacchi di panico erano sempre più frequenti e forti..ho iniziato ad evitare situazioni affollate, soprattutto al chiuso,non ho mai preso il treno da sola ed in ogni cosa che facevo dovevo sempre avere vicino qualcuno..ma non qualcuno a caso..qualcuno che io sceglievo perchè sapevo che poteva capirmi ed aiutarmi quando sarebbe arrivato l'attacco. Ho cambiato psicoterapeuta, consapevole che al primo colpo non è facile trovare una sintonia con il terapeuta..e sembrava che andasse tutto bene..o almeno..lei mi piaceva perchè mi capiva ed ero iniziata a migliorare un pochino. Ma per farla breve.. ho interrotto anche con quest'ultima perchè sono arrivata da sola a capire che la mia ansia panica derivava non dai miei genitori ma da un trauma che non mi sono mai perdonata e di cui porto ancora le cicatrici fisiche che purtroppo non riesco ad accettare.Ho sempre nascosto a me stessa questo trauma, come se non fosse mai successo me lo sono portato dentro per 11 lunghi anni e dopo la laurea sono scoppiata.. forse tutto quello stress mi ha portato a galla il problema vero. Ho provato l'omeopatia per guarire ma nessun risultato. Ad oggi i sintomi sono cambiati, ho giramenti di testa mi sudano le mani a freddo e di lì mi spavento e scatta l'ansia panica. Esco pochissimo,faccio fatica a guardare una persona negl'occhi e se incontro qualcuno che si ferma a parlare con me ecco subito il formicolio, sudo a freddo e mi gira la testa. L'estate x me è un inferno,il caldo mi riporta ad 11 anni fa. Questo è tutto,non so più che fare, sono molto scoraggiata e mi sento diversa dai miei coetanei per la vita anomala
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Gentile ragazza, può spiegare meglio questo trauma di cui parla?
Se tutto fosse comunque dovuta al trauma, una volta che lo ha riconosciuto come mai le cose non cambiano? questo vuol dire, forse, che vi è qualche altro meccanismo ad alimentare il suo disagio. Perchè ha interotto anche con il secondo terapeuta? Come ha deciso di affrontare questa sua nuova consapevolezza di queto trauma?
Se tutto fosse comunque dovuta al trauma, una volta che lo ha riconosciuto come mai le cose non cambiano? questo vuol dire, forse, che vi è qualche altro meccanismo ad alimentare il suo disagio. Perchè ha interotto anche con il secondo terapeuta? Come ha deciso di affrontare questa sua nuova consapevolezza di queto trauma?
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#3]
Ex utente
- Dott. De Vicentiis
All'età di 14 anni ho avuto un brutto incidente con il motorino ed ho preso fuoco..sono stata ricoverata d'urgenza in un Centro grandi ustioni e sono rimasta lì per 3 mesi. Non ero da sola..ma all'inizio ero dentro una stanza iperbarica perchè il rischio infezione era altissimo..avevo, ed ho tutt'ora, il 50% del corpo ustionato..inutile dirle che per me è straziante vedere il mio corpo in queste condizioni..ma purtroppo la scienza è ancora indietro riguardo ad innovazioni nel campo delle cicatrici da ustione a livello estetico.
Dottore, le cose non cambiano perchè ho individuato il problema della mia ansia panica ma non l'ho risolto purtroppo..e non è facile risolverlo perchè credo proprio che dovrei perdonarmi e perdonare l'accuduto..sono 11 anni che il trauma lavora dentro di me e non me ne sono mai accorta,anzi..non volevo accorgermene probabilmente. Tutta questa situazione di non accettazione del mio corpo, mi ha portato inevitabilmente ad un graduale calo di autostima e col tempo si sono aggiunte anche altre " patologie" come l'agorafobia e la claustrofobia.Col secondo terapeuta ho interrotto perchè continuava a farmi lavorare solo ed esclusivamente sulla mia famiglia ed io mi chiedevo come fosse possibile avere ansia panica così forte solo perchè avevo un padre molto presente ed una madre poco affettuosa..voglio dire..chi ha una famiglia perfetta?!nessuno!Eppure non hanno quest'ansia così forte come la mia. I miei genitori sono stati sempre ansiosi, forse quando ero adolescente lo erano ancora di più.. ma quale genitore vedendo la figlia soffrire in quel modo col tempo non diventa particolarmente ansioso?!Sfido chiunque a dire il contrario.
C'è da dire che a questa consapevolezza ci sono arrivata completamente da sola.. riflettendo ed esaminando le sensazioni che avevo durante l'attacco..ma non credendomi wonder woman..ho deciso di rivolgermi di nuovo a questa seconda terapeuta per affrontare il buco nero che ho dentro equesta decisione è dovuta al fatto che cmq a livello umano e non soltanto, la stimo moltissimo e le ho già esposto il tutto. Ho chiesto anche un aiuto farmacologico ad un neurologo,che collabora da anni con la dottoressa in questione,perchè altrimenti non riesco a mettere piedi fuori casa senza che l'ansia panica mi sovrasti.
- Dott. Santonocito
Si, è la prima volta che mi rivolgo a questo servizio, mi sono iscritta proprio ieri perchè navigando sul web sono approdata qui ed ero interessata a ricevere pareri.
Cordiali Saluti ^_^
All'età di 14 anni ho avuto un brutto incidente con il motorino ed ho preso fuoco..sono stata ricoverata d'urgenza in un Centro grandi ustioni e sono rimasta lì per 3 mesi. Non ero da sola..ma all'inizio ero dentro una stanza iperbarica perchè il rischio infezione era altissimo..avevo, ed ho tutt'ora, il 50% del corpo ustionato..inutile dirle che per me è straziante vedere il mio corpo in queste condizioni..ma purtroppo la scienza è ancora indietro riguardo ad innovazioni nel campo delle cicatrici da ustione a livello estetico.
Dottore, le cose non cambiano perchè ho individuato il problema della mia ansia panica ma non l'ho risolto purtroppo..e non è facile risolverlo perchè credo proprio che dovrei perdonarmi e perdonare l'accuduto..sono 11 anni che il trauma lavora dentro di me e non me ne sono mai accorta,anzi..non volevo accorgermene probabilmente. Tutta questa situazione di non accettazione del mio corpo, mi ha portato inevitabilmente ad un graduale calo di autostima e col tempo si sono aggiunte anche altre " patologie" come l'agorafobia e la claustrofobia.Col secondo terapeuta ho interrotto perchè continuava a farmi lavorare solo ed esclusivamente sulla mia famiglia ed io mi chiedevo come fosse possibile avere ansia panica così forte solo perchè avevo un padre molto presente ed una madre poco affettuosa..voglio dire..chi ha una famiglia perfetta?!nessuno!Eppure non hanno quest'ansia così forte come la mia. I miei genitori sono stati sempre ansiosi, forse quando ero adolescente lo erano ancora di più.. ma quale genitore vedendo la figlia soffrire in quel modo col tempo non diventa particolarmente ansioso?!Sfido chiunque a dire il contrario.
C'è da dire che a questa consapevolezza ci sono arrivata completamente da sola.. riflettendo ed esaminando le sensazioni che avevo durante l'attacco..ma non credendomi wonder woman..ho deciso di rivolgermi di nuovo a questa seconda terapeuta per affrontare il buco nero che ho dentro equesta decisione è dovuta al fatto che cmq a livello umano e non soltanto, la stimo moltissimo e le ho già esposto il tutto. Ho chiesto anche un aiuto farmacologico ad un neurologo,che collabora da anni con la dottoressa in questione,perchè altrimenti non riesco a mettere piedi fuori casa senza che l'ansia panica mi sovrasti.
- Dott. Santonocito
Si, è la prima volta che mi rivolgo a questo servizio, mi sono iscritta proprio ieri perchè navigando sul web sono approdata qui ed ero interessata a ricevere pareri.
Cordiali Saluti ^_^
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gentile ragazza, ciò che dovrebbe fare è insistere con una psicoterapia , senza abbandonarla dopo poche sedute. Se lei attribuisce tutto al trauma e va a caccia di elaborazioni varie (senza comprendere di che tipo) rischia di non uscirne più. A questo punto le consiglierei di rivolgersi ad un terapeuta cognitivo-comportamentale o strategico per un approccio più diretto e meno lungo.
cordialmente
cordialmente
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Gentile ragazza, la sua decisione di abbandonare il primo terapeuta credo sia stata saggia. Nei problemi come quelli che ci ha descritto è più efficace concentrarsi sul funzionamento del problema oggi, perché è nel presente che i suoi effetti si manifestano e che devono essere risolti. Il passato è passato e non c'è molto che si possa fare per cambiarlo. La domanda quindi diventa: sta facendo progressi con la sua nuova terapeuta, oppure ha iniziato da poco?
Per i disturbi d'ansia sono molto indicati gli approcci brevi e attivi. Inoltre mi sembra evidente anche la necessità di risolvere il disagio causato dall'incidente all'immagine che ha di se stessa. Può leggere un paio di pagine per ulteriori informazioni sugli interventi brevi e sulla psicoterapia:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_intervento.htm
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
Cordiali saluti
Per i disturbi d'ansia sono molto indicati gli approcci brevi e attivi. Inoltre mi sembra evidente anche la necessità di risolvere il disagio causato dall'incidente all'immagine che ha di se stessa. Può leggere un paio di pagine per ulteriori informazioni sugli interventi brevi e sulla psicoterapia:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_intervento.htm
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
Cordiali saluti
[#6]
Ex utente
- Dr.De Vincentiis
La ringrazio innanzitutto per aver prestato attenzione a quello che ho scritto.. le dico, sinceramente, che non so se la mia terapeuta è cognitivo - comportamentale,so che è psicoterapeuta ed ha la specializzazione in campo giuridico. Comunque penso che non è ad indirizzo strategico la sua terapia perchè mi sembra di capire che quella strategicaa è breve e che comunque si concorda all'inizio l'obiettivo da raggiungere..cose che non ho fatto in 1 anno e mezzo di terapia(non sono state poche sedute).
A questo punto, chiederò direttamente alla dottoressa in questione queste informazioni perchè il fatto che non ci siano stati progressi mi fa apparire diversi punti interrogativi in testa.
Cordiali Saluti
- Dr. Santonocito
Grazie anche a lei dottore per aver prestato attenzione e tempo al mio problema. Ho letto entrambi i link che mi ha gentilmente postato, essendo un'appassionata di psicologia sono stata catturata da quegi due articoli e li ho trovati molto interessanti anche perchè non sapevo di queste tecniche molto specifiche. Ho sempre pensato alla psicoterapia come qualcosa di molto lungo e complesso che a lungo andare, se non eseguita bene, potrebbe causare diturbi su disturbi gia' esistenti.
Tornando agl'altricoli..nel primo ho letto con attenzione le "qualità" che dovrebbe avere uno psicoterapeuta serio.. e quando sono arrivata al punto che diceva :
"concorda all'inizio con il paziente l'obiettivo terapeutico da raggiungere" mi sono detta.." mah..questo nessuno delle due terapeute da me consultate lo ha mai fatto!!" .Dottore, non so se è particolarmente grave la mancanza di questo punto specifico ma andando avanti nel leggere mi è venuto anche da chiedermi come mai faccio così fatica a staccarmi dall'ansia panica?!..Voglio dire, nei momenti in cui non ho ansia generalizzata ne tantomeno ho attacchi di panico, mi chiedo sempre come mai non ce li ho! Questo presuppone che mi sono identificata col sintomo?.. Una volta un omeopata mi disse che il limite grande della psicoterapia era proprio questo, che ti fa sentire "malato".. io non condivido particolarmente questa sua convinzione ma allora perchè quando non ho nulla mi chiedo come mai non ho nulla?!
Grazie mille ancora
^_^
La ringrazio innanzitutto per aver prestato attenzione a quello che ho scritto.. le dico, sinceramente, che non so se la mia terapeuta è cognitivo - comportamentale,so che è psicoterapeuta ed ha la specializzazione in campo giuridico. Comunque penso che non è ad indirizzo strategico la sua terapia perchè mi sembra di capire che quella strategicaa è breve e che comunque si concorda all'inizio l'obiettivo da raggiungere..cose che non ho fatto in 1 anno e mezzo di terapia(non sono state poche sedute).
A questo punto, chiederò direttamente alla dottoressa in questione queste informazioni perchè il fatto che non ci siano stati progressi mi fa apparire diversi punti interrogativi in testa.
Cordiali Saluti
- Dr. Santonocito
Grazie anche a lei dottore per aver prestato attenzione e tempo al mio problema. Ho letto entrambi i link che mi ha gentilmente postato, essendo un'appassionata di psicologia sono stata catturata da quegi due articoli e li ho trovati molto interessanti anche perchè non sapevo di queste tecniche molto specifiche. Ho sempre pensato alla psicoterapia come qualcosa di molto lungo e complesso che a lungo andare, se non eseguita bene, potrebbe causare diturbi su disturbi gia' esistenti.
Tornando agl'altricoli..nel primo ho letto con attenzione le "qualità" che dovrebbe avere uno psicoterapeuta serio.. e quando sono arrivata al punto che diceva :
"concorda all'inizio con il paziente l'obiettivo terapeutico da raggiungere" mi sono detta.." mah..questo nessuno delle due terapeute da me consultate lo ha mai fatto!!" .Dottore, non so se è particolarmente grave la mancanza di questo punto specifico ma andando avanti nel leggere mi è venuto anche da chiedermi come mai faccio così fatica a staccarmi dall'ansia panica?!..Voglio dire, nei momenti in cui non ho ansia generalizzata ne tantomeno ho attacchi di panico, mi chiedo sempre come mai non ce li ho! Questo presuppone che mi sono identificata col sintomo?.. Una volta un omeopata mi disse che il limite grande della psicoterapia era proprio questo, che ti fa sentire "malato".. io non condivido particolarmente questa sua convinzione ma allora perchè quando non ho nulla mi chiedo come mai non ho nulla?!
Grazie mille ancora
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Parafrasando ciò che le ha detto l'omeopata, si potrebbe dire che il limite grande di qualunque cosa sta soprattutto nell'ignoranza di chi non la conosce, ma crede ugualmente di essere autorizzato a emettere giudizi validi come se la conoscesse. Del resto, se l'omeopatia nel suo caso fosse risultata efficace, non sarebbe ora qui a chiederci suggerimenti, mi sbaglio?
È vero però che esistono molti orientamenti psicoterapeutici diversi, ciascuno con le sue peculiarità. L'approccio breve strategico è un approccio attivo, dove si concordano all'inizio gli obiettivi terapeutici da raggiungere. Se entro un numero limitato si sedute (una decina) non ci sono miglioramenti, è lo stesso terapeuta a far presente al paziente che non è il caso che continui in un percorso che non gli sta dando frutti e l'opportunità di rivolgersi altrove.
Devo dire però che, soprattutto nel caso dell'ansia, questo non succede quasi mai e il paziente riesce a sbloccare il suo problema già nel giro di poche sedute. Può vedere quest'altra pagina, per farsi un'idea sulle percentuali di risultati ottenibili con quest'approccio:
http://www.giuseppesantonocito.it/risultati.htm
Inoltre, l'aggettivo "breve" non significa "di seconda scelta rispetto alla 'vera' terapia", ma si riferisce all'enfasi data all'efficienza con cui s'intendono raggiungere certi risultati, piuttosto che stare a parlare dispersivamente per ore e ore.
Nel suo caso è possibile che il tipo di terapia che sta ricevendo non si serva di tecniche specifiche per il suo tipo di problema, ma naturalmente è solo un'ipotesi.
Come vede si può parlare di psicoterapia e psicoterapia, ma si può star parlando anche di cose molto diverse.
Cordiali saluti
È vero però che esistono molti orientamenti psicoterapeutici diversi, ciascuno con le sue peculiarità. L'approccio breve strategico è un approccio attivo, dove si concordano all'inizio gli obiettivi terapeutici da raggiungere. Se entro un numero limitato si sedute (una decina) non ci sono miglioramenti, è lo stesso terapeuta a far presente al paziente che non è il caso che continui in un percorso che non gli sta dando frutti e l'opportunità di rivolgersi altrove.
Devo dire però che, soprattutto nel caso dell'ansia, questo non succede quasi mai e il paziente riesce a sbloccare il suo problema già nel giro di poche sedute. Può vedere quest'altra pagina, per farsi un'idea sulle percentuali di risultati ottenibili con quest'approccio:
http://www.giuseppesantonocito.it/risultati.htm
Inoltre, l'aggettivo "breve" non significa "di seconda scelta rispetto alla 'vera' terapia", ma si riferisce all'enfasi data all'efficienza con cui s'intendono raggiungere certi risultati, piuttosto che stare a parlare dispersivamente per ore e ore.
Nel suo caso è possibile che il tipo di terapia che sta ricevendo non si serva di tecniche specifiche per il suo tipo di problema, ma naturalmente è solo un'ipotesi.
Come vede si può parlare di psicoterapia e psicoterapia, ma si può star parlando anche di cose molto diverse.
Cordiali saluti
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Ex utente
Grazie Dottore, ho inteso benissimo il suo intervento e la ringrazio per avermi informato dell'esistenza di questo tipo di terapie brevi. Pensavo di essere senza speranza a dire il vero,visto che dopo due terapeute e 1 anno da una e un anno e mezzo da un'altra non mi hanno portato miglioramenti. Spero vivamente di trovare qualche terapeuta che applichi l'approccio strategico cosìcchè possa tornare a vivere e non sopravvivere.
La ringrazio moltissimo.
La ringrazio moltissimo.
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Qui può trovare una lista di terapeuti affiliati al Centro di Terapia Strategica di Arezzo in tutt'Italia, divisi per regione:
http://www.centroditerapiastrategica.org/ita/affiliati%20prof%20ita.htm
Cordiali saluti
http://www.centroditerapiastrategica.org/ita/affiliati%20prof%20ita.htm
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.6k visite dal 14/05/2009.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.