Ansia, ipocondria
Salve, sono un ragazzo di 26 anni, vi scrivo a causa di un periodo (qualche anno) un po' particolare.
Diciamo che mi sono fatto un po' coraggio nello sfogarmi qui, anche perchè tenere tra me e me le cose mi fa più male che bene.
In sostanza, è da qualche anno che vivo di ansie, paure, ipocondria e mancata fiducia in me stesso.
Diciamo che il mio contesto familiare è quello che è, ho un fratello ipocondriaco, una madre stressatissima da quando ha perso il lavoro, e mio padre completamente assente che si sbatte giorno e notte a.
lavorare per mantenerci.
Vivo costantemente 24/24 7/7 agitato, con la paura di qualsiasi cosa, con l'ansia di non essere in grado di fare niente.
Purtroppo il tutto sta incominciando a.
spostarsi anche sulla sfera sessuale.
Quando sono a letto con la.
mia ragazza non mi rilasso, mi salgono 1000 ansie, penso di non essere in grado di soddisfarla, che lei possa provare più piacere con altri e così via.
Ho effettuato visite su visite immaginando di avere disfunzione erettile, chissà quale malattia ecc... il tutto ovviamente con la solita.
risposta "Non hai nulla".
Io sono ben conscio che tutte queste ansie sono stupide, ma non riesco a non pensarci e a farne a meno.
L'unica valvola di sfogo, cosa strana, per me è lo studio... studio ciò che amo e lo faccio con passione, ormai sono laureato e sto finendo il dottorato, per me fare esami era relax... andare lì sicuro di tutto ciò che sapevo, e di poter dare sicuramente il.
100%.
Com'è possibile rimediare a questa situazione?
Da un lato (ambito accademico e professionale) mi sento la.
persona più sicura dell'universo, dall'altro (ambito privato) mi sento pieno di ansie e problemi.
Come già ho scritto, sono conscio che tutte ste malatterie e blocchi mentali sono appunto nella mia testa... però sto sempre lì a rimuginarci.
Ho 26 anni, dovrei vivere la vita a pieni polmoni, però per adesso mi è purtroppo impossibile...
Diciamo che mi sono fatto un po' coraggio nello sfogarmi qui, anche perchè tenere tra me e me le cose mi fa più male che bene.
In sostanza, è da qualche anno che vivo di ansie, paure, ipocondria e mancata fiducia in me stesso.
Diciamo che il mio contesto familiare è quello che è, ho un fratello ipocondriaco, una madre stressatissima da quando ha perso il lavoro, e mio padre completamente assente che si sbatte giorno e notte a.
lavorare per mantenerci.
Vivo costantemente 24/24 7/7 agitato, con la paura di qualsiasi cosa, con l'ansia di non essere in grado di fare niente.
Purtroppo il tutto sta incominciando a.
spostarsi anche sulla sfera sessuale.
Quando sono a letto con la.
mia ragazza non mi rilasso, mi salgono 1000 ansie, penso di non essere in grado di soddisfarla, che lei possa provare più piacere con altri e così via.
Ho effettuato visite su visite immaginando di avere disfunzione erettile, chissà quale malattia ecc... il tutto ovviamente con la solita.
risposta "Non hai nulla".
Io sono ben conscio che tutte queste ansie sono stupide, ma non riesco a non pensarci e a farne a meno.
L'unica valvola di sfogo, cosa strana, per me è lo studio... studio ciò che amo e lo faccio con passione, ormai sono laureato e sto finendo il dottorato, per me fare esami era relax... andare lì sicuro di tutto ciò che sapevo, e di poter dare sicuramente il.
100%.
Com'è possibile rimediare a questa situazione?
Da un lato (ambito accademico e professionale) mi sento la.
persona più sicura dell'universo, dall'altro (ambito privato) mi sento pieno di ansie e problemi.
Come già ho scritto, sono conscio che tutte ste malatterie e blocchi mentali sono appunto nella mia testa... però sto sempre lì a rimuginarci.
Ho 26 anni, dovrei vivere la vita a pieni polmoni, però per adesso mi è purtroppo impossibile...
[#1]
Gentile utente,
Quale risposta intelligente potremmo darle, se non quella di consultare uno psicologo psicoterapeuta ed affidarsi al suo intervento?
Un'ansia non curata rischia di prendere sempre più spazio... Genera circoli viziosi, invade campi diversi, scalfisce certezze.
"Dicette 'o pappece...". E così fa anche l'ansia, piano piano.
Comunque, è curioso che ci racconta di un contesto attorno a lei sfidante, per più versi. Ma non direttamente quella che crede una causa... magari un po' più "interna" rispetto a quello che ci racconta...
Se vuole, ne possiamo parlare, fermo restando i limiti di qualche scambio online e sempre considerando che per alcuni approcci non è nemmeno necessario arrivare alla radice, a un perché (ammesso che sia possibile trovarne uno).
Comunque... Cosa ha da fare lo sa già! Coraggio, jamme!
Saluti e auguri... Anche per il PhD, collega.
Quale risposta intelligente potremmo darle, se non quella di consultare uno psicologo psicoterapeuta ed affidarsi al suo intervento?
Un'ansia non curata rischia di prendere sempre più spazio... Genera circoli viziosi, invade campi diversi, scalfisce certezze.
"Dicette 'o pappece...". E così fa anche l'ansia, piano piano.
Comunque, è curioso che ci racconta di un contesto attorno a lei sfidante, per più versi. Ma non direttamente quella che crede una causa... magari un po' più "interna" rispetto a quello che ci racconta...
Se vuole, ne possiamo parlare, fermo restando i limiti di qualche scambio online e sempre considerando che per alcuni approcci non è nemmeno necessario arrivare alla radice, a un perché (ammesso che sia possibile trovarne uno).
Comunque... Cosa ha da fare lo sa già! Coraggio, jamme!
Saluti e auguri... Anche per il PhD, collega.
Dott. Ferdinando Toscano
Psicologo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 629 visite dal 11/06/2021.
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