Vorrei sapere come faccio ad trovare un po di autostima
[#1]
Gentile Utente,
Per tutte le sue problematiche lei spende poche parole. Quando qualcuno si attarda a raccontare la propria vita inflaziona la richiesta, ma quanto uno è parco, molto parco nel raccontarsi, è difficile dare dei consigl.
Provi a sottoporsi ad una visita da uno psicoterapeuta.
Auguri e cordiali saluti.
[#2]
Gentile utente,
è come se Lei avesse voluto gettare un sasso (un macigno?) nello stagno per stare poi a vedere cosa succede.
Perchè si sente, a 20 anni, un "fallito"?
Che esperienze ha fatto per viversi così incapace, per arrivare a ritenersi tanto meritevole di disistima?
Quali sono i suoi sensi di colpa?
Che cosa si rimprovera?
Insomma, come vede gli aspetti da approfondire sono tanti (e molti altri ancora): il sasso nello stagno può produrre molti cerchi concentrici. Intende la metafora?
Ascolti dentro di sé se intende dar seguito a questo movimento vitale che prende il via dalla sua "esternazione".
In caso affermativo, consulti un collega che possa condurla ad approfondire la sua presa di coscienza senza soffrire "inutilmente".
Cordialmente,
è come se Lei avesse voluto gettare un sasso (un macigno?) nello stagno per stare poi a vedere cosa succede.
Perchè si sente, a 20 anni, un "fallito"?
Che esperienze ha fatto per viversi così incapace, per arrivare a ritenersi tanto meritevole di disistima?
Quali sono i suoi sensi di colpa?
Che cosa si rimprovera?
Insomma, come vede gli aspetti da approfondire sono tanti (e molti altri ancora): il sasso nello stagno può produrre molti cerchi concentrici. Intende la metafora?
Ascolti dentro di sé se intende dar seguito a questo movimento vitale che prende il via dalla sua "esternazione".
In caso affermativo, consulti un collega che possa condurla ad approfondire la sua presa di coscienza senza soffrire "inutilmente".
Cordialmente,
Dott.ssa Marisa Nicolini, psicologa-psicoterapeuta
m_nicolini@virgilio.it
riceve a Roma e a Viterbo
[#3]
> penso che i miei avrebbero meritato di meglio
Gentile ragazzo, è proprio una cosa che pensa lei, oppure gliel'hanno detto loro chiaro e tondo?
Cordiali saluti
Gentile ragazzo, è proprio una cosa che pensa lei, oppure gliel'hanno detto loro chiaro e tondo?
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#4]
Ex utente
da piccolo ho vissuto in campagna e sono cresciuto tra anziani. la mia migliore amica è stata una la mamma de miei padrini di battesimo. stavo sempre con lei. è morta quest'anno dopo una lunga sofferenza causata da ischemie. quando ho iniziato le scuole medie mi sono ritrovato in un mondo diverso, mi sono sentito fuori posto. ero quello che non usciva ero il secchione quello preso in giro perchè considerato checca. li ho iniziato a farmi 1000 domande, è da questo che ho iniziato a pensare ad essere bisessuale. arrivato alle superiori dopo un inizio tranquillo, mi sono sforzato di cambiare. studiavo quello che bastava, a volte anche meno. ero il simpaticone coprivo tutto con i sorriso. l'ultimo anno ho conosciuto un ragazzo siamo diventati amici, poi parlando ci siamo resi conto di essere simili e ci siamo innamorati. per le mie paure di essere scoperto e di iniziare una storia. ho fatto un sacco di errori con lui. l'ho tradito tre volte e lui mi ha perdonato. ora con lui la situazione con lui è appesa e si fa difficile anche il rapporto con i nostri amici in comune, che secondo me sono più legati a lui, a buon ragione. grazie dei precedenti consigli!
[#5]
Caro Andrea,
come vede "il sasso nello stagno" dà i Suoi frutti, e lei comincia ad aprirsi, a lasciar fluire le sue emozioni, a guardare più direttamente in faccia le ragioni della sua sofferenza, senza necessariamente negativizzare se stesso.
Una rilettura, guidata da un professionista, delle sue problematiche potrebbe esserLe molto utile per non autoetichettarsi ma, al contrario, per prendere contatto con il suo vero e più profondo Io.
Mille auguri,
come vede "il sasso nello stagno" dà i Suoi frutti, e lei comincia ad aprirsi, a lasciar fluire le sue emozioni, a guardare più direttamente in faccia le ragioni della sua sofferenza, senza necessariamente negativizzare se stesso.
Una rilettura, guidata da un professionista, delle sue problematiche potrebbe esserLe molto utile per non autoetichettarsi ma, al contrario, per prendere contatto con il suo vero e più profondo Io.
Mille auguri,
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Condivido appieno quello che dice la mia Collega d.ssa Nicolini.
Gentile Amico,
Adesso si può dire ancora qualcosa di più sulla storia della sua vita, ma preferirei che lei la esaminasse insieme ad uno psicologo dal vivo. No nel senso che lo psicologo debba essere non defunto, ma che vis à vis con un collega le potrà essere molto utile.
Scusi la battuta, ma era per uscire anche fuori dai canoni di una vera e propria diagnosi psicologica ...online.
Vedrà che andrà molto bene.
Auguri vivissimi.
Il sasso l'ha buttato lei, ma io l'ho provocata. Se va da un nostro collega non si faccia tirare la storia della sua vita con le tenaglie....
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.2k visite dal 14/05/2009.
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