Soffro di doc?
Buongiorno.
Da sempre ho sospettato di soffrire di DOC, ma non ha quasi mai interferito con la mia vita a tal punto da congelarmi.
Due mesi fa, ho vissuto un'esperienza molto traumatica, dopo cui ho iniziato ad avere il costante terrore che potesse riaccadere, a chi voglio bene o a me stessa.
Questo mi ha procurato una forte ansia, che comunque riuscivo ancora a gestire.
Quando credevo che finalmente stavo facendo dei progressi, il mio incubo è diventato realtà, e da allora non riesco più a controllarmi.
Ho continui attacchi di panico (almeno uno al giorno), che mi convincono ogni volta che sto morendo di infarto.
La mia ossessione più grande, al momento, è che mio padre possa morire, e ci penso in continuazione.
Questo pensiero scaturisce dal fatto che è stato ricoverato per un giorno per una fibrillazione atriale.
Da allora, nonostante tutti mi tranquillizzino e dicano che non si muore, il pensiero non mi abbandona.
Sono congelata, non riesco a fare nulla, né a concentrarmi, e ho un'ansia perenne e malsana.
Inoltre, tendo ad evitare la sua compagnia, nonostante io gli voglia un bene dell'anima.
Leggendo qua e là sul DOC, ho avvalorato la mia convinzione che la tecnica sia, semplicemente, accettare il pensiero e rendersi conto che non è realtà! Ciò che leggo, però, è che, solitamente, i malati di DOC hanno davvero paure irrazionali.
Pare dunque più semplice convincersi che non accadrà.
La mia, invece, non mi sembra così irrazionale.
Forse non riesco a convincermi davvero che a mio padre non succederà nulla di grave, e che io non ho nessun difetto cardiaco!
Ho intrapreso da un mese un percorso con una psicologa cognitivo-comportamentale, che mi ha introdotto alla meditazione.
La cosa mi placa, ma non del tutto.
Inoltre, a breve vedrò anche uno psichiatra, e probabilmente un cardiologo, giusto per convincermi che in effetti io non ho nulla che non va.
Ora mi chiedo: è questo l'approccio giusto?
Il mio è un DOC, e non un disturbo d'ansia generalizzato, nonostante i miei pensieri siano legati ad un fatto in parte accaduto?
Come riuscire a liberarmene del tutto?
Ero una persona allegra, piena di vita, volenterosa.
Ora mi sento svuotata, e mi sembra che le giornate scorrano lentamente e senza alcun significato.
Sento che la depressione si avvicina.
Grazie a chi vorrà rispondermi.
Da sempre ho sospettato di soffrire di DOC, ma non ha quasi mai interferito con la mia vita a tal punto da congelarmi.
Due mesi fa, ho vissuto un'esperienza molto traumatica, dopo cui ho iniziato ad avere il costante terrore che potesse riaccadere, a chi voglio bene o a me stessa.
Questo mi ha procurato una forte ansia, che comunque riuscivo ancora a gestire.
Quando credevo che finalmente stavo facendo dei progressi, il mio incubo è diventato realtà, e da allora non riesco più a controllarmi.
Ho continui attacchi di panico (almeno uno al giorno), che mi convincono ogni volta che sto morendo di infarto.
La mia ossessione più grande, al momento, è che mio padre possa morire, e ci penso in continuazione.
Questo pensiero scaturisce dal fatto che è stato ricoverato per un giorno per una fibrillazione atriale.
Da allora, nonostante tutti mi tranquillizzino e dicano che non si muore, il pensiero non mi abbandona.
Sono congelata, non riesco a fare nulla, né a concentrarmi, e ho un'ansia perenne e malsana.
Inoltre, tendo ad evitare la sua compagnia, nonostante io gli voglia un bene dell'anima.
Leggendo qua e là sul DOC, ho avvalorato la mia convinzione che la tecnica sia, semplicemente, accettare il pensiero e rendersi conto che non è realtà! Ciò che leggo, però, è che, solitamente, i malati di DOC hanno davvero paure irrazionali.
Pare dunque più semplice convincersi che non accadrà.
La mia, invece, non mi sembra così irrazionale.
Forse non riesco a convincermi davvero che a mio padre non succederà nulla di grave, e che io non ho nessun difetto cardiaco!
Ho intrapreso da un mese un percorso con una psicologa cognitivo-comportamentale, che mi ha introdotto alla meditazione.
La cosa mi placa, ma non del tutto.
Inoltre, a breve vedrò anche uno psichiatra, e probabilmente un cardiologo, giusto per convincermi che in effetti io non ho nulla che non va.
Ora mi chiedo: è questo l'approccio giusto?
Il mio è un DOC, e non un disturbo d'ansia generalizzato, nonostante i miei pensieri siano legati ad un fatto in parte accaduto?
Come riuscire a liberarmene del tutto?
Ero una persona allegra, piena di vita, volenterosa.
Ora mi sento svuotata, e mi sembra che le giornate scorrano lentamente e senza alcun significato.
Sento che la depressione si avvicina.
Grazie a chi vorrà rispondermi.
[#1]
intanto legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Utente
Salve. Grazie per la condivisione.
Ho letto attentamente, ed è esattamente ciò che la mia psicoterapeuta spesso mi dice.
Mi chiedo soltanto se riuscirò mai ad uscire da questa situazione. Ormai non vivo più serenamente. E ho molta paura che, nonostante ce la stia mettendo tutta e cerchi anche di non dare peso ai miei pensieri, non tornerò mai più alla normalità.
Se ne può uscire?
Ho letto attentamente, ed è esattamente ciò che la mia psicoterapeuta spesso mi dice.
Mi chiedo soltanto se riuscirò mai ad uscire da questa situazione. Ormai non vivo più serenamente. E ho molta paura che, nonostante ce la stia mettendo tutta e cerchi anche di non dare peso ai miei pensieri, non tornerò mai più alla normalità.
Se ne può uscire?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 02/06/2021.
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