Credo che la psicoterapia non stia funzionando
Gentili psicologi.
Due anni fa iniziò il mio calvario: ebbi il primo pensiero intrusivo e da lì il mio cervello si ammalò di doc puro.
Purtroppo capitai nelle mani di persone incompetenti, e il doc lo soffocai con gli antidepressivi.
Non vi sto qui a spiegare i motivi di questa dolorosa scelta.
Avrei preferito fare psicoterapia ma mi venne "negata" da una vostra collega.
Quel doc non c'è l'ho più ma ho altri problemi scaturiti dai farmaci assunti.
Il punto è che ora ho provato ad iniziare un percorso breve strategico, dopo aver rivalutato la possibilità di fare psicoterapia.
La mia terapeuta è una persona meravigliosa ma ahimè penso che sto perdendo solo tempo.
Le tecniche che mi suggerisce non riesco a farle.
Non perché non mi metta d'impegno ma perché sembrano essere del tutto inutili nel mio caso.
Una delle tecniche che sto eseguendo è l'evocare i peggiori pensieri per mezz'ora.
Ma sembra del tutto inutile.
Il mio cervello è come spento.
Per quanto mi metta d'impegno non riesco a ricostruire situazioni, non mi creano alcune sensazioni.
Tant'è vero che a volte interrompo la mezz'ora perché non ho nulla a cui pensare.
Credo ormai che quei mesi di farmaci abbiano come messo un filtro al mio cervello che impedisce l'elaborazione di pensieri.
I pensieri intrusivi sono come addormentati, non scaturiscono in me alcuna sensazione neanche se li evoco nel peggiore dei modi.
Sarà che sono all'inizio, ma credo che ora il mio problema non sia più il doc ma la pesante depressione scaturita dagli antidepressivi ssri.
Se avessi applicato queste tecniche due anni fa ne sarei uscito sicuramente e oggi sarei una persona felice.
Ma proprio no, l'ottundimento emotivo non riesco a risolverlo.
Questa indifferenza nei confronti dei pensieri mi crea molta sofferenza.
Credo di essere un caso grave ormai e di essere senza speranza.
Dovrò adattarmi a questa vita da asessuale, inerme, larva che una "vostra" collega mi ha gentilmente regalato.
Le uniche cose che mi tornano in mente sono i pensieri, le situazioni che ho vissuto prima che questo incubo prendesse piede nella mia vita due anni fa.
Pensieri che mi fanno stare bene e che mi fanno andare avanti, perché mi fanno capire che la mia vita non è stata così schifosa in passato.
Datemi delle vostre opinioni in merito alla mia storia, dovrei continuare a provarci?
Io credo di stare buttando solo soldi.
Due anni fa iniziò il mio calvario: ebbi il primo pensiero intrusivo e da lì il mio cervello si ammalò di doc puro.
Purtroppo capitai nelle mani di persone incompetenti, e il doc lo soffocai con gli antidepressivi.
Non vi sto qui a spiegare i motivi di questa dolorosa scelta.
Avrei preferito fare psicoterapia ma mi venne "negata" da una vostra collega.
Quel doc non c'è l'ho più ma ho altri problemi scaturiti dai farmaci assunti.
Il punto è che ora ho provato ad iniziare un percorso breve strategico, dopo aver rivalutato la possibilità di fare psicoterapia.
La mia terapeuta è una persona meravigliosa ma ahimè penso che sto perdendo solo tempo.
Le tecniche che mi suggerisce non riesco a farle.
Non perché non mi metta d'impegno ma perché sembrano essere del tutto inutili nel mio caso.
Una delle tecniche che sto eseguendo è l'evocare i peggiori pensieri per mezz'ora.
Ma sembra del tutto inutile.
Il mio cervello è come spento.
Per quanto mi metta d'impegno non riesco a ricostruire situazioni, non mi creano alcune sensazioni.
Tant'è vero che a volte interrompo la mezz'ora perché non ho nulla a cui pensare.
Credo ormai che quei mesi di farmaci abbiano come messo un filtro al mio cervello che impedisce l'elaborazione di pensieri.
I pensieri intrusivi sono come addormentati, non scaturiscono in me alcuna sensazione neanche se li evoco nel peggiore dei modi.
Sarà che sono all'inizio, ma credo che ora il mio problema non sia più il doc ma la pesante depressione scaturita dagli antidepressivi ssri.
Se avessi applicato queste tecniche due anni fa ne sarei uscito sicuramente e oggi sarei una persona felice.
Ma proprio no, l'ottundimento emotivo non riesco a risolverlo.
Questa indifferenza nei confronti dei pensieri mi crea molta sofferenza.
Credo di essere un caso grave ormai e di essere senza speranza.
Dovrò adattarmi a questa vita da asessuale, inerme, larva che una "vostra" collega mi ha gentilmente regalato.
Le uniche cose che mi tornano in mente sono i pensieri, le situazioni che ho vissuto prima che questo incubo prendesse piede nella mia vita due anni fa.
Pensieri che mi fanno stare bene e che mi fanno andare avanti, perché mi fanno capire che la mia vita non è stata così schifosa in passato.
Datemi delle vostre opinioni in merito alla mia storia, dovrei continuare a provarci?
Io credo di stare buttando solo soldi.
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Gent.mo lettore,
può capitare che durante un percorso psicoterapeutico ci si ponga domande come le sue, le suggerirei di parlarne con la collega che la sta seguendo il cui approccio è valido per i suoi disturbi e/o di leggerle, se fosse per lei più semplice, quanto scritto a noi . Soltanto presentandole i suoi dubbi e perplessità in questa fase della terapia si possono esplorare strategie terapeutiche a lei più funzionali.
Molti saluti e auguri.
può capitare che durante un percorso psicoterapeutico ci si ponga domande come le sue, le suggerirei di parlarne con la collega che la sta seguendo il cui approccio è valido per i suoi disturbi e/o di leggerle, se fosse per lei più semplice, quanto scritto a noi . Soltanto presentandole i suoi dubbi e perplessità in questa fase della terapia si possono esplorare strategie terapeutiche a lei più funzionali.
Molti saluti e auguri.
Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 29/05/2021.
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