Mi potreste aiutare?
Salve Dottori,
Sono una ragazza di 23 anni che sta cercando di portare a termine la sua università, ma che ha la mente in confusione.
Vivo con i miei e le mei sorelle, quindi il mio piano di studio è spesso interrotto da continui via vai delle mie sorelle e di mia madre che entrano in camera; sono fuori corso da 3 anni e ho quasi 12 esami che mi mancano, praticamente quasi metà università, che non riesco a concludere, perché cerco qualsiasi pretesa per occupare le mie giornate, letteralmente qualsiasi cosa, pur di non studiare.
Per poi sentirmi in colpa e ritornare nella mia postazione di studio e non concludere nulla; infatti mi dedico a riordinare il calendario di studio, da dover eseguire, oppure al cellulare.
Io voglio a tutti gli effetti concludere l’università, ma non ce la faccio, so che c’è qualcosa che non va nella mia voglia di studio o paura nell’affrontare gli esami che non riesco a risolvere.
Non voglio più che mio padre paghi le tasse, o vedere le mie sorelle andare avanti e rimanere in un limbo di cui non so come uscirne, o vedere i miei amici raggiungere obbiettivi e io no.
Non sopporto l’idea di tutto ciò, ma continuo a non fare nulla...
Premetto che non andavo molto bene alle superiori, ma che ora cerco di dare il meglio di me e di prendere come minimo un 26 ad ogni esame o per lo meno di superarlo e non di ricevere un brutto voto o una bocciatura.
La mi famiglia crea discussioni per ogni minima fesseria presente in questo pianeta, precisamente mia Madre, sembra che sfoghi ogni suo disgusto e nervosismo sulla figlia che non ha concluso nulla vita, cioè me.
Ho anche delle amiche tossiche, poiché cercano di attaccarsi su fesserie inutili, per poi passare il mio tempo a pensare se avessi fatto la cosa giusta o meno.
Vorrei con tutta me stessa trovare una soluzione e finire l’università per poi uscire da questa comfort zone che mi sono creata e vivere la mia vita più serenamente.
Sono una persona triste in questo periodo esco per non stare a casa, però non mi va tanto perché ho una compagnia indesiderata; per poi stare sola nel parco e pensare alla mia università.
Non ne posso più.
Grazie per avermi ascoltata attendo vostri consulti.
Sono una ragazza di 23 anni che sta cercando di portare a termine la sua università, ma che ha la mente in confusione.
Vivo con i miei e le mei sorelle, quindi il mio piano di studio è spesso interrotto da continui via vai delle mie sorelle e di mia madre che entrano in camera; sono fuori corso da 3 anni e ho quasi 12 esami che mi mancano, praticamente quasi metà università, che non riesco a concludere, perché cerco qualsiasi pretesa per occupare le mie giornate, letteralmente qualsiasi cosa, pur di non studiare.
Per poi sentirmi in colpa e ritornare nella mia postazione di studio e non concludere nulla; infatti mi dedico a riordinare il calendario di studio, da dover eseguire, oppure al cellulare.
Io voglio a tutti gli effetti concludere l’università, ma non ce la faccio, so che c’è qualcosa che non va nella mia voglia di studio o paura nell’affrontare gli esami che non riesco a risolvere.
Non voglio più che mio padre paghi le tasse, o vedere le mie sorelle andare avanti e rimanere in un limbo di cui non so come uscirne, o vedere i miei amici raggiungere obbiettivi e io no.
Non sopporto l’idea di tutto ciò, ma continuo a non fare nulla...
Premetto che non andavo molto bene alle superiori, ma che ora cerco di dare il meglio di me e di prendere come minimo un 26 ad ogni esame o per lo meno di superarlo e non di ricevere un brutto voto o una bocciatura.
La mi famiglia crea discussioni per ogni minima fesseria presente in questo pianeta, precisamente mia Madre, sembra che sfoghi ogni suo disgusto e nervosismo sulla figlia che non ha concluso nulla vita, cioè me.
Ho anche delle amiche tossiche, poiché cercano di attaccarsi su fesserie inutili, per poi passare il mio tempo a pensare se avessi fatto la cosa giusta o meno.
Vorrei con tutta me stessa trovare una soluzione e finire l’università per poi uscire da questa comfort zone che mi sono creata e vivere la mia vita più serenamente.
Sono una persona triste in questo periodo esco per non stare a casa, però non mi va tanto perché ho una compagnia indesiderata; per poi stare sola nel parco e pensare alla mia università.
Non ne posso più.
Grazie per avermi ascoltata attendo vostri consulti.
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Buonasera gentile utente,
forse la prima domanda da porsi è "ho scelto l'università che più mi interessa?"
Difficile inoltre riuscire a trovare la concentrazione quando attorno ci sono "sfoghi e nervosismi" e quando, ancora, ci sono aspettative che pesano e verso le quali ci sente in dovere di assolvere per la felicità della famiglia!
E ancora: essere in ritardo con gli studi quanto davvero conta rispetto al raggiungimento di ciò che è importante per lei?
La sua "comfort zone" è proprio stare nell'inattività? Sembra di no.
Quanto pesa il confronto con i coetanei?
Come sbloccare il meccanismo allora? Forse lavorando sulla sua autostima, il fatto che lo studio non sia mai stato fonte di soddisfazione non significa che non sia in grado di finire l'università, certo è difficile se ci si sente inadeguati e inferiori.
Rifletta su questo
forse la prima domanda da porsi è "ho scelto l'università che più mi interessa?"
Difficile inoltre riuscire a trovare la concentrazione quando attorno ci sono "sfoghi e nervosismi" e quando, ancora, ci sono aspettative che pesano e verso le quali ci sente in dovere di assolvere per la felicità della famiglia!
E ancora: essere in ritardo con gli studi quanto davvero conta rispetto al raggiungimento di ciò che è importante per lei?
La sua "comfort zone" è proprio stare nell'inattività? Sembra di no.
Quanto pesa il confronto con i coetanei?
Come sbloccare il meccanismo allora? Forse lavorando sulla sua autostima, il fatto che lo studio non sia mai stato fonte di soddisfazione non significa che non sia in grado di finire l'università, certo è difficile se ci si sente inadeguati e inferiori.
Rifletta su questo
Dr.ssa ROSALBA ANFOSSO BOSCOLO
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 28/05/2021.
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