Non mi fido di nessuno :psichiatri, psicologi ecc

Salve a tutti.

Ho ventritre anni e da due mesi sono presa di costanti brutti presentimenti.
Sono convinta di stare per morire, non ho paura di malattie specifiche più che altro ho il terrore (o meglio, dentro di me sento che accadrà tra poco) di morire all'improvviso.
Ciò mi genera una forte angoscia, difficilmente riesco a passare una giornata senza piangere.
Mi sveglio e sento che è il mio ultimo giorno.
Questo presentimento lo provo solo verso me stessa e non ho il timore che alla mia famiglia possa succedere qualcosa (mi sento anche molto egoista)
Questa problematica mi accompagna ad intermittenza da cinque anni, sono anche stata ricoverata in SPDC perché ero certa che sarei morta in casa.
Durante il mio ricovero non ho mai fatto consulti con psichiatri/psicologi erano praticamente invisibili e solo quando sono stata dimessa ho letto sulla cartella di essere affetta da "psicosi affettiva" ad oggi ancora non ho capito cosa sia.
Dopo questo ricovero avvenuto quattro anni fa, ho continuato a soffrire di attacchi di panico e ansia constantente preoccupata per la mia salute.
C'erano periodi migliori e altri peggiori, ho cambiato diversi psicologi e psichiatri e ad ogni "cambio" mi fidavo meno del precedente.
Ho paura a prendere farmaci (prendo solo l'EN di cui credo essere dipendente ormai) e semplicemente ho paura che non mi dicano la verità, non mi fido.
Sono in cura con una psicoterapeuta (la terza che cambio) non ho ben capito il suo metodo fatto sta che non faccio che parlare e basta, non mi sento aiutata.
I pensieri rimangono lì, ogni giorno mi sembra l'ultimo e fare attività che prima amavo (disegnare) mi sembra inutile tanto sono certa (la mia testa ne è convinta) che a breve morirò.
I miei genitori spingono perché ricontatti la mia psichiatra ma non riesco a fidarmi di lei.
Vorrei cambiare psicologa ma credo non riuscirò mai a cambiare mentalità.
Non voglio morire.
Non ho nessun amico, non mi sono laureata (mi mancano pochi esami) nella mia vita non è successo niente degno di nota e non voglio morire sapendo di essere stata solo uno spreco di spazio.
Allo stesso tempo non ce la faccio più.
Mi sento in gabbia, non so cosa fare
Scusate per lo sfogo, mi sembra di vivere un incubo vorrei mettermi nelle mani di qualcuno ma il presentimento rimane e non riesco a fidarmi di nessuno
Grazie a chi risponderà
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

i cosiddetti presentimenti rappresentano una attività anticipatoria della mente di chi li "sente".
Se Lei sente presentimenti negativi rispetto alla Psichiatra, alla Psicologa, è perchè la sua mente non sta bene.
Il "non riuscire a fidarmi di nessuno" può far parte della Sua problematica,
se così fosse va annoverato tra i problemi a cui mettere mano attraverso la psicoterapia.

Detto ciò,
come possiamo aiutarLa, noi che nemmeno La conosciamo? E che facciamo parte delle categorie di cui Lei non si fida, come già enunciato fin dal titolo:
" Non mi fido di nessuno: psichiatri, psicologi ecc."

Quello che potrebbe fare per sè probabilmente lo conosce già:

1. parli apertamente con la Psicologa (che deve essere anche Psicoterapeuta per poterLa curare) della propria sfiducia nelle terapia; chieda maggiore aiuto impegnandosi da parte Sua a mettere in atto gli eventuali suggerimenti o indicazioni operative ricevute dalla Terapeuta. Senza l'impegno da parte del pz. la psicoterapia non può funzionare.

2. Si rivolga alla Sua Psichiatra, dopo aver rivalutato le proprie opinioni sui farmaci. EN non La cura, crea dipendenza. Valuti dentro di sè se è disponibile ad iniziare quella terapia farmacologica che Le è stata prescritta.
La 1 + 2 sembrano rappresentare la strategia di maggiore successo, come potrà leggere qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html .

Nel Suo consulto si percepisce tutta la Sua sofferenza.
Dispiace molto che non riesca a prendersi cura di sè.

Saluti cari.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Salve dottoressa,
La ringrazio per la risposta. Purtroppo io ho già abbondantemente parlato dei miei problemi di fiducia sia con la psicologa che con la psichiatra e sono stati liquidati con due parole. Il percorso che sto facendo con la terapeuta si basa solo su io che parlo e lei che a intermittenza mi dice "certo, comprendo" ho parlato con lei di come sento non star facendo alcun miglioramento anzi e mi ha detto che in questo momento ho bisogno di comprensione e basta. Con lei alla fine mi trovo bene, mi sento capita ma rimame comunque il fatto che sto peggiorando giorno dopo giorno. La psichiatra non mi ha fatto alcuna diagnosi mi ha solo dato una pasticca che mi faceva fare incubi terribili, già mi sentivo male di giorno non volevo stare male anche mentre dormivo. Le ho comunicato via messaggio di volerla sospendere e lei ha accettato senza poi darmi altri appuntamenti. Ecco diciamo che la mia esperienza in SPDC da cavia da laboratorio dove mi hanno fatto provare non so quanti farmaci ha molto influito su come mi rapporto con i medici. Inoltre mi hanno fatto non so quante diagnosi contraddittorie tra loro, chi ha detto che ho la psicosi affettiva, chi mi ha detto che avevo il disturbo borderline, un altro ha liquidato tutto con l'ansia e questa psichiatra non mi ha detto nulla. Diciamo che a questo punto oltre ad avere paura di morire da un momento all'altro per problemi fisici ho anche il terrore di essere pazza...
Ho scritto qui nella speranza che qualcuno potesse consigliarmi se opportuno cambiare ancora psicologo/psichiatra o no.
La ringrazio ancora per la risposta è stata molto gentile.
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

"Ho scritto qui nella speranza che qualcuno potesse consigliarmi se opportuno cambiare ancora psicologo/psichiatra o no", ci dice.

La mia opinione professionale è che è più opportuno provare fino in fondo a far fruttare le relazioni professionali in essere (Psicologa, Psichiatra) piuttosto che cambiare specialista.
Questa però è una indicazione generale.
In specifico noi non La conosciamo di persona e dunque risulta impossibile fornire il consiglio che Lei si attende. E ci dispiace.

Non si perda d'animo; faccia il possibile per aiutar/si, anche rivalutando con la psichiatra la terapia farmacologica.

Saluti cari.
dott. Brunialti
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