Solo ansia?

Buongiorno gentili medici, sono una ragazza di 27 anni che da circa 7 soffre di ansia generalizzata a causa di situazione familiare problematica (evento scatenante accaduto 7 anni fa con malore di mia mamma), provengo comunque da una famiglia di persone ansiose e oppressive che rappresentano per me anche un impedimento al quale inevitabilmente abbasso la testa e soccombo.

Ci vorrebbe un libro per spiegare tutto, sono emotivamente dipendente da mia mamma che è oppressiva nei miei confronti nonostante la mia età.
Ho già tentato percorsi psicologici che purtroppo non sono serviti a risolvere.
Ho perso mio papà un mese fa dopo lunga malattia, l'anno scorso ho perso una cara zia colpita da ictus e rimasta vegetale per 5 anni, un'altra zia di riferimento ha avuto un tumore, mia nonna è malata e la stiamo assistendo con molta difficoltà quotidiana.
Non ho un partner, gli amici vanno e vengono.
Ho un lavoro in cui non riesco più a concentrarmi.
Vivo nell'ansia, nel timore che in futuro le cose x me non migliorino, nei pensieri.
Volevo chiedervi un parere in merito a questi sintomi che talvolta avverto, in quanto il mio medico di base crede che siano tutti correlati alla mia condizione emotiva:
1.
Fiato corto.
Ho spesso il fiato corto, devo ripetutamente sbadigliare, spesso anche la mattina appena alzata o appena svegliata.

2.
Capogiri.
Ci sono momenti in cui magari, anche in situazioni apparentemente tranquille, ho la sensazione come di un imminente svenimento e questo mi spaventa.

3.
Stanchezza.
Se passo la giornata al lavoro (con poca voglia) e poi con gli altri impegni ecc, capita che mi senta come senza forze e che mi pesi anche dover fare la doccia, parcheggiare l'auto e cose così
4.
Tachicardia e extrasistoli.
L'anno scorso feci anche una visita cardiologica con holter e non risultarono problemi ma ci sono dei giorni in cui la cosa è molto marcata.

5.Dolori articolari.
Soprattutto al petto.
Mi spaventa il fatto che possa essere il cuore, però vedo che spesso variano con la posizione/movimenti.

6.
Gonfiore.
Mi si è gonfiata la pancia come una donna incinta e spesso mi fa anche male, inoltre penso di soffrire di colon irritabile.

7.Irregolarita'del ciclo mestruale.
Mai avute prima e dopo visita escluse significative cause organiche.

8.Fame infinita.
Sono sempre stata insaziabile, ma ultimamente la cosa è peggiorata.


Vorrei sapere se questi sintomi rientrano tutti nelle conseguenze dell'ansia o se c'è da preoccuparsi.

Vi ringrazio tanto per il servizio che svolgete
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.9k 605
Gentile utente,

. Lei manifesta dei sintomi fisici
. che il Suo medico correla con la Sua psiche.

Lei vorrebbe da noi una conferma.

In linea generale tutti gli 8 sintomi che elenca possono rientrare tra quelli provocati dall'ansia,
ma la cosa mi sembra poco rilevante per Lei dato che noi non possiamo darLe nessuna rassicurazione medica nel merito; ma nemmen psicologica nel Suo caso specifico, dato che non La conosciamo.

L'importante dal nostro punto di vista di Psicologi Psicoterapeuti è curare l'ansia generalizzata, che
- questa sì -
è una vera reale invalidante patologia compresa nel DSM-5.

E dunque: non "SOLO ansia?", come da Suo titolo,
bensì *soffro di ansia generalizzata (diagnosi del medico di base o dello psichiatra?) e la devo curare*:
psicoterapia e eventualmente (se necessario, non sempre) farmaci.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
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Gentilissima dottoressa, grazie della risposta. La diagnosi di ansia generalizzata mi fu posta circa 2 anni fa da uno psichiatra che frequentai per qualche seduta.Mi pose tale diagnosi specificando che le cause di ciò sono però esterne alla mia persona,per ciò a cui sono sottoposta quotidianamente a livello familiare e con l'oppressivita' con cui sono stata cresciuta: mi disse che di riflesso l'ansia di mia mamma nei miei confronti automaticamente la proietto verso di lei dopo l'evento scatenante consistente nel suo ricovero. Andai in crisi in quell'occasione e mi fu diagnosticato disturbo post traumatico da stress. All'epoca mi pagava le sedute con una psicologa mia zia ora deceduta, successivamente 2 anni fa seguii un percorso con un'altro medico che dovetti interrompere per motivi economici. In ogni caso coinvolsero anche mia mamma che però non riconosce il problema, e anche se finge di non preoccuparsi per me a livello di oppressivita'pero' e così. Mi dissero che ormai non può cambiare. Andai poi presso gli psicologi del distretto socio sanitario pagando solo il ticket ma la seduta fu solo una: non ascoltarono nemmeno le mie parole ma mi prescrissero con indifferenza 4 farmaci che ovviamente io mai presi. In questi anni ho preso En, Lorans e Valium. Mai sentiti effetti, il medico mi disse che il motivo è che l'ansia non nasce da me ma è indotta da cause esterne.
Io di mio sono una persona molto responsabile, ragionevole e capace in ciò che faccio.
Detto cio', mi rassicura il fatto che i sintomi fisici possano essere correlati a questa situazione. In fondo già lo sapevo/immaginavo, ma a volte comunque mi preoccupano e m li sorge il dubbio di aver malattie (ne ho viste di cotte e di crude in famiglia, quindi mi allarmo facilmente anche perché sono seguita per familiarità per svariate patologie).
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.9k 605
Gentile utente,

non sarà forse che ritiene incurabile un'ansia che proviene da "cause esterne", per usare parole Sue?

L'ansia è multifattoriale;
a causare il disturbo possono intervenire variabili psicologiche, biologiche e ambientali in relazione tra loro.
E dunque anche l'ansia che si manifesta in relazione ad un ambiente ostile può e deve essere curata.

Ho considerato importante chiarire questo punto
per Lei e per i molti che ci leggono.

Saluti cari.
Dott. Brunialti
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Utente
Grazie per la precisazione dottoressa.
Ho scritto cause esterne, il medico usò se non sbaglio "fattori" ma non sono sicura, in ogni caso il senso era quello e me ne parlo' per lungo tempo.
Ha ragione, sicuramente le variabili biologiche e psicologiche influiscono; e vanno curate. È quello che speravo di fare presso il Distretto socio sanitario, invece nel tempo ho dovuto imparare a "tener duro" da sola, sono diventata resiliente ma ovviamente è dura e non sto bene.
Mi domando il motivo per il quale non sia MAI stata consigliata una terapia psicologica-psichiatrica a mia mamma ancora prima della mia nascita, visto che la stessa ha sempre avuto problemi di ansia accertati anche da vari accessi in Ps risalenti al passato; so che non le è stato consigliato mai per certo perché lei lo disse al mio medico. Mi solleva sapere che i sintomi fisici che riporto sono comuni a chi ha questo genere di problemi, che spero di migliorare indubbiamente.
Scusi lo sfogo e grazie!
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.9k 605
Rispetto a Sua mamma:
consideri che 30 anni fa la situazione della Psicologia e della psicoterapia non era quella di ora,
e se ancora oggi sono presenti delle resistenze a farsi curare dallo Psicoterapeuta .. si figuri allora.
Le stesse terapie farmacologiche erano differenti.

E' dunque difficile valutare l'ieri con gli occhi dell'oggi.

E allora pensi a sè e a come migliorare la Sua qualità di vita.
Sui disturbi psicosomatici può leggere:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html .

Saluti cari.
Dott. Brunialti
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