Depressione per scelta sbagliata o per non sentirsi all’altezza ?
Salve,
Sono una studentessa di medicina.
Ultimamente sto soffrendo molto per la scelta del mio corso di laurea, mi sento vuota.
Sono sempre stata molto studiosa e al liceo ero una delle più apprezzate per il mio impegno e questo forse mi ha portata a credere di poter intraprendere medicina.
Il mio sogno è sempre stato quello di occuparmi degli altri ma in un ambito più psicologico.
Informandomi su varie opportunità mi sono detta che avrei fatto medicina per specializzarmi in psichiatria.
Così provo il test di medicina e non lo passo al primo colpo e mi iscrivo a biologia.
Ambiente fantastico, faccio delle conoscenze che si sono rivelati vere amicizie e conosco anche il mio attuale ragazzo.
L’anno dopo decido di riprovare il test e lo passo.
In quel momento, da che lo avevo provato per scrupolo decido subito di iscrivermi a medicina.
Purtroppo però l’università è piuttosto lontana e i collegamenti erano troppo scomodi.
I primi giorni li passo malissimo.
L’ambiente mi sembrava troppo competitivo, troppo chiuso.
Ogni giorno tornavo a casa e piangevo.
Quando arriva il covid quelle poche conoscenze che avevo si perdono del tutto.
Ognuno a casa propria a studiare.
Del primo anno passo tutti gli esami e mi sento anche soddisfatta finché non arriva il secondo: materie troppe mnemoniche, professori che pretendono, professori che nemmeno spiegano... Cerco di preparare anatomia tra pianti, rinunce e stress e alla fine non vado all’esame.
Resto terrorizzata che possano bocciarmi, non mi ero preparata bene... non ricordavo nulla.
Forse perché non ho un metodo per studiare cose a memoria che non capivo nemmeno per il linguaggio troppo specifico del libro.
Ho buttato 8 mesi per quell’esame senza darlo.
Intanto altri ragazzi lo passano e cado in depressione.
Mai nella mia vita avevo fallito o mi sono sentita così inadatta.
Mi dico che sarebbe iniziato il nuovo semestre e avrei migliorato ma di nuovo materie mnemoniche, professori che non sanno spiegare o che non spiegano.
Mi sento allo sbaraglio.
Vedo le persone che vanno avanti, che non so come facciano a studiare in poco tempo e a ricordare.
Ed io che leggo, leggo... anche perché non so ripetere ad alta voce e che ovviamente non ricordo nonostante la mia costanza.
Ero una persona con molti interessi, è da un anno che vivo in uno stato dove mi sembra di essere vuota.
Non riesco ad interessarmi ad altro che penso di star perdendo tempo.
Eppure studio, tutto il giorno e non sono mai convinta.
Vedo gli altri che vanno avanti.
Sento i miei ex interessi come la filosofia o la psicologia svanire dalla memoria e non so come uscirne.
Ho avuto anche problemi in famiglia che mi hanno rattristata molto e purtroppo questo ha contribuito alla mia tristezza perenne.
Dubito ogni giorno di questa scelta, per le troppe cose a memoria, per i compagni che non sono amici, per i professori e perché forse non sono adatta.
Vorrei vivere il percorso con serenità
Vi ringrazio dell’attenzione.
Sono una studentessa di medicina.
Ultimamente sto soffrendo molto per la scelta del mio corso di laurea, mi sento vuota.
Sono sempre stata molto studiosa e al liceo ero una delle più apprezzate per il mio impegno e questo forse mi ha portata a credere di poter intraprendere medicina.
Il mio sogno è sempre stato quello di occuparmi degli altri ma in un ambito più psicologico.
Informandomi su varie opportunità mi sono detta che avrei fatto medicina per specializzarmi in psichiatria.
Così provo il test di medicina e non lo passo al primo colpo e mi iscrivo a biologia.
Ambiente fantastico, faccio delle conoscenze che si sono rivelati vere amicizie e conosco anche il mio attuale ragazzo.
L’anno dopo decido di riprovare il test e lo passo.
In quel momento, da che lo avevo provato per scrupolo decido subito di iscrivermi a medicina.
Purtroppo però l’università è piuttosto lontana e i collegamenti erano troppo scomodi.
I primi giorni li passo malissimo.
L’ambiente mi sembrava troppo competitivo, troppo chiuso.
Ogni giorno tornavo a casa e piangevo.
Quando arriva il covid quelle poche conoscenze che avevo si perdono del tutto.
Ognuno a casa propria a studiare.
Del primo anno passo tutti gli esami e mi sento anche soddisfatta finché non arriva il secondo: materie troppe mnemoniche, professori che pretendono, professori che nemmeno spiegano... Cerco di preparare anatomia tra pianti, rinunce e stress e alla fine non vado all’esame.
Resto terrorizzata che possano bocciarmi, non mi ero preparata bene... non ricordavo nulla.
Forse perché non ho un metodo per studiare cose a memoria che non capivo nemmeno per il linguaggio troppo specifico del libro.
Ho buttato 8 mesi per quell’esame senza darlo.
Intanto altri ragazzi lo passano e cado in depressione.
Mai nella mia vita avevo fallito o mi sono sentita così inadatta.
Mi dico che sarebbe iniziato il nuovo semestre e avrei migliorato ma di nuovo materie mnemoniche, professori che non sanno spiegare o che non spiegano.
Mi sento allo sbaraglio.
Vedo le persone che vanno avanti, che non so come facciano a studiare in poco tempo e a ricordare.
Ed io che leggo, leggo... anche perché non so ripetere ad alta voce e che ovviamente non ricordo nonostante la mia costanza.
Ero una persona con molti interessi, è da un anno che vivo in uno stato dove mi sembra di essere vuota.
Non riesco ad interessarmi ad altro che penso di star perdendo tempo.
Eppure studio, tutto il giorno e non sono mai convinta.
Vedo gli altri che vanno avanti.
Sento i miei ex interessi come la filosofia o la psicologia svanire dalla memoria e non so come uscirne.
Ho avuto anche problemi in famiglia che mi hanno rattristata molto e purtroppo questo ha contribuito alla mia tristezza perenne.
Dubito ogni giorno di questa scelta, per le troppe cose a memoria, per i compagni che non sono amici, per i professori e perché forse non sono adatta.
Vorrei vivere il percorso con serenità
Vi ringrazio dell’attenzione.
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Buonasera Eleonor, ho letto la sua mail e da psicologo psicoterapeuta le suggerisco di valutare assieme ad un professionista la situazione in cui si trova, ritengo che la sua emotività stia influenzando le sue scelte. Parla di difficoltà negli studi e questa è certa, se pensa che a una dottoressa si affiderà la salute di una persona è evidente che le competenze dovrannno esserci, tuttavia se ha difficoltà nel prepararsi, nel seguire le lezioni ed affrontare gli esami, forse è un problema di metodo, cita varie altre difficoltà, anche a livello relazionale e credo che queste possano apparirle tali poiché sensibilizzata da temporanei insuccessi. Ha passato l'ammissione, ha scelto Medicina, a mio avviso una delle specializzazioni più belle che si possa pensare di conseguire. Prima di arrendersi valuti con qualcuno/a che possa sostenerla in una scelta serena prima che, un abbandono degli studi.
Cordiali saluti,
Dr. Cristian Sardelli
Cordiali saluti,
Dr. Cristian Sardelli
Dr. Cristian Sardelli
Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.4k visite dal 23/05/2021.
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