Partner narcisista
Buonasera, vi scrivo per il fidanzato di mia sorella.
Sin dall'inizio lui è sempre stato un bugiardo, dalle cose più banali, a quelle più serie, ma ha sempre negato, e quando veniva "sgamato", dopo scuse e vittimismo lei lo perdonava.
Ha continue mancanze di rispetto e fiducia nei suoi confronti, non le crede e la mette sempre alla prova, nonostante lei non gli abbia mai dato modo di dubitare.
Mia sorella è una bellissima ragazza, purtroppo però ha una bassa autostima e penso che lui faccia leva su questo: è capitato di sminuirla, prendendola in giro per come è vestita o per cosa dice, mettendola in imbarazzo davanti amici e parenti e non le ha mai fatto un complimento.
Un episodio per me grave è accaduto quando durante un litigio, lui ha iniziato ad urlarle come un pazzo, a pochi centimetri dalla faccia, aggredendola verbalmente e fregandosene del fatto che piangesse a dirotto.
Il problema è che, dopo pochi giorni la ricontatta supplicandola di capirlo perché ha avuto una giornata pesante o è stressato per altri problemi.
Nonostante i miei consigli, ha il totale controllo su di lei e sa come manipolarla e farla tornare sempre da lui.
Un altro episodio è il seguente: lui ha notato che la borsa di mia sorella fosse gonfia e le ha chiesto cosa ci fosse dentro.
Lei gli ha spiegato che non doveva aprirla perché piena di cartacce e pacchetti di sigarette vuoti da buttare, e la cosa la imbarazzava perché avrebbe dovuto svuotarla.
Non ha voluto sapere ragioni e gliel'ha strappata di mano per aprirla.
Mia sorella, per non far calpestare la sua volontà, ha iniziato a tirarla a sua volta.
Lui la minacciava di dargliela e l'ha presa per il collo dicendole di guardarlo negli occhi.
Per sbaglio le ha dato una gomitata sul lato della fronte che le ha causato un bozzo, e questo mi fa pensare con che violenza stesse accadendo il tutto, per crearle quel gonfiore.
Dopo venti minuti, stanca di tirare gliel'ha data vinta e lui l'ha presa e l'ha svuotata.
Quando ha visto che non c'era nulla di quello che si era immaginato, le ha chiesto scusa come al solito dicendo che quando ha queste reazioni merita di stare da solo ma lei deve ricordarsi che lui non è questo ma la persona della quale si è innamorata, e che ciò deve servirgli per legarli ancora di più.
Se è successo la colpa è stata di mia sorella che ha alimentato i suoi dubbi e lui non si permetterebbe mai di torcerle un capello.
Ma quello che ha fatto è comunque una violenza psicologica e un'umiliazione, perché lo ha ottenuto con la forza contro la sua volontà.
Mi sembra che lei non si renda conto della gravità, perché me lo ha confidato per sapere se fosse stata lei quella esagerata.
Inoltre lo giustificava, dicendomi che forse ha reagito così perché aveva bevuto tre drink e non era in sé.
Vedo che è assorta da lui e nonostante la mia reazione e il consigliarle di lasciarlo immediatamente, lei dice che non può perché senza di lui sta male e non vuole perderlo e io mi sento impotente.
Vi ringrazio.
Sin dall'inizio lui è sempre stato un bugiardo, dalle cose più banali, a quelle più serie, ma ha sempre negato, e quando veniva "sgamato", dopo scuse e vittimismo lei lo perdonava.
Ha continue mancanze di rispetto e fiducia nei suoi confronti, non le crede e la mette sempre alla prova, nonostante lei non gli abbia mai dato modo di dubitare.
Mia sorella è una bellissima ragazza, purtroppo però ha una bassa autostima e penso che lui faccia leva su questo: è capitato di sminuirla, prendendola in giro per come è vestita o per cosa dice, mettendola in imbarazzo davanti amici e parenti e non le ha mai fatto un complimento.
Un episodio per me grave è accaduto quando durante un litigio, lui ha iniziato ad urlarle come un pazzo, a pochi centimetri dalla faccia, aggredendola verbalmente e fregandosene del fatto che piangesse a dirotto.
Il problema è che, dopo pochi giorni la ricontatta supplicandola di capirlo perché ha avuto una giornata pesante o è stressato per altri problemi.
Nonostante i miei consigli, ha il totale controllo su di lei e sa come manipolarla e farla tornare sempre da lui.
Un altro episodio è il seguente: lui ha notato che la borsa di mia sorella fosse gonfia e le ha chiesto cosa ci fosse dentro.
Lei gli ha spiegato che non doveva aprirla perché piena di cartacce e pacchetti di sigarette vuoti da buttare, e la cosa la imbarazzava perché avrebbe dovuto svuotarla.
Non ha voluto sapere ragioni e gliel'ha strappata di mano per aprirla.
Mia sorella, per non far calpestare la sua volontà, ha iniziato a tirarla a sua volta.
Lui la minacciava di dargliela e l'ha presa per il collo dicendole di guardarlo negli occhi.
Per sbaglio le ha dato una gomitata sul lato della fronte che le ha causato un bozzo, e questo mi fa pensare con che violenza stesse accadendo il tutto, per crearle quel gonfiore.
Dopo venti minuti, stanca di tirare gliel'ha data vinta e lui l'ha presa e l'ha svuotata.
Quando ha visto che non c'era nulla di quello che si era immaginato, le ha chiesto scusa come al solito dicendo che quando ha queste reazioni merita di stare da solo ma lei deve ricordarsi che lui non è questo ma la persona della quale si è innamorata, e che ciò deve servirgli per legarli ancora di più.
Se è successo la colpa è stata di mia sorella che ha alimentato i suoi dubbi e lui non si permetterebbe mai di torcerle un capello.
Ma quello che ha fatto è comunque una violenza psicologica e un'umiliazione, perché lo ha ottenuto con la forza contro la sua volontà.
Mi sembra che lei non si renda conto della gravità, perché me lo ha confidato per sapere se fosse stata lei quella esagerata.
Inoltre lo giustificava, dicendomi che forse ha reagito così perché aveva bevuto tre drink e non era in sé.
Vedo che è assorta da lui e nonostante la mia reazione e il consigliarle di lasciarlo immediatamente, lei dice che non può perché senza di lui sta male e non vuole perderlo e io mi sento impotente.
Vi ringrazio.
[#1]
Gentilissima lettrice,
le suggerirei di invitare sua sorella ad andare a parlare in tempi brevi con una psicologa-psicoterapeuta (in questo caso riterrei opportuno una collega), la quale essendo una persona estranea alla famiglia , può essere vista come persona più obiettiva e data la competenza può spiegarle cosa nascondono quei comportamenti che il fidanzato manifesta.
La motivazione del consulto , da offrire in questo momento a sua sorella, potrebbe essere quello di capire come meglio rispondere ai comportamenti di un soggetto il cui amore è altamente dannoso .
L'obiettivo del consulto per sua sorella è di aver bisogno di scoprire, attraverso la psicoterapia, come costruire una maggiore sicurezza in sè stessa che le permetterà poi di prendere le distanze oceaniche dalle relazioni inadeguate e profondamente tossiche come quella che il suo fidanzato le sta offrendo.
Mille auguri e saluti.
le suggerirei di invitare sua sorella ad andare a parlare in tempi brevi con una psicologa-psicoterapeuta (in questo caso riterrei opportuno una collega), la quale essendo una persona estranea alla famiglia , può essere vista come persona più obiettiva e data la competenza può spiegarle cosa nascondono quei comportamenti che il fidanzato manifesta.
La motivazione del consulto , da offrire in questo momento a sua sorella, potrebbe essere quello di capire come meglio rispondere ai comportamenti di un soggetto il cui amore è altamente dannoso .
L'obiettivo del consulto per sua sorella è di aver bisogno di scoprire, attraverso la psicoterapia, come costruire una maggiore sicurezza in sè stessa che le permetterà poi di prendere le distanze oceaniche dalle relazioni inadeguate e profondamente tossiche come quella che il suo fidanzato le sta offrendo.
Mille auguri e saluti.
Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica
[#2]
Utente
Grazie mille dottoressa per la sua disponibilità e i suoi preziosissimi consigli. Purtroppo non usufruiamo della disponibilità economica per poterci permettere un aiuto "professionale".
In ogni caso cercherò di parlarle e farla riflettere, facendole leggere quello che mi ha scritto, nella speranza che almeno possa prendere in considerazione una parola sicuramente più esperta della mia.
La ringrazio ancora per l'attenzione, cordiali saluti.
In ogni caso cercherò di parlarle e farla riflettere, facendole leggere quello che mi ha scritto, nella speranza che almeno possa prendere in considerazione una parola sicuramente più esperta della mia.
La ringrazio ancora per l'attenzione, cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1k visite dal 22/05/2021.
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