L'anoressia è ereditaria?
Buongiorno, mio marito è figlio di madre anoressica e nell'ultimo periodo noto qualcosa che comincia a preoccuparmi.
Io cucino molto bene e lui apprezzava.
Ma ultimamente, ogni volta che cucino un piatto molto buono, lui regolarmente fa scenate a tavola per innervosirmi ed arrrabiarmi.
Le discussioni non sono legati al cibo, sono discussioni più disparate ma puntualmente a tavola e diventano sempre più agressive.
Più elaborato e buono è il piatto, più agressive sono le scenate e sempre con delle offese pesanti per la mia persona.
Come se dovessi essere punita per qualcosa.
Ogni volta gli chiedo di non farlo, ma ogni volta inevitabilmente lo fa.
L'anoressia di sua madre non è mai stata curata, i parenti non la ammettevano, io volevo aiutare, ma non mi hanno permesso di farlo, perché secondo loro lei non aveva l'anoressia e io mi inventavo tutto.
È morta di anoressia a 78 anni con scritto sulla cartella clinica Deceduta per deperimento corporeo causa malnutrizione, peso 37, 5 kg.
Mio marito adesso ha 64 anni.
Secondo quello che descrivo, è possibile che sviluppi un'anoressia tardiva?
Lui è affetto di ansia generalizzata con disturbo compulsivo - ossessivo.
È in cura, ma del problema dell'anoressia di sua madre non ne parla, perché secondo lui, come tutti gli altri suoi parenti, lei non era affetta di anoressia, nonostante la cartella clinica che la documentata senza ombra di ddubbio.
Vorrei sapere se c'è pericolo che lui sviluppi l'anoressia e come mi devo comportare io per evitarlo.
Grazie in anticipo.
Io cucino molto bene e lui apprezzava.
Ma ultimamente, ogni volta che cucino un piatto molto buono, lui regolarmente fa scenate a tavola per innervosirmi ed arrrabiarmi.
Le discussioni non sono legati al cibo, sono discussioni più disparate ma puntualmente a tavola e diventano sempre più agressive.
Più elaborato e buono è il piatto, più agressive sono le scenate e sempre con delle offese pesanti per la mia persona.
Come se dovessi essere punita per qualcosa.
Ogni volta gli chiedo di non farlo, ma ogni volta inevitabilmente lo fa.
L'anoressia di sua madre non è mai stata curata, i parenti non la ammettevano, io volevo aiutare, ma non mi hanno permesso di farlo, perché secondo loro lei non aveva l'anoressia e io mi inventavo tutto.
È morta di anoressia a 78 anni con scritto sulla cartella clinica Deceduta per deperimento corporeo causa malnutrizione, peso 37, 5 kg.
Mio marito adesso ha 64 anni.
Secondo quello che descrivo, è possibile che sviluppi un'anoressia tardiva?
Lui è affetto di ansia generalizzata con disturbo compulsivo - ossessivo.
È in cura, ma del problema dell'anoressia di sua madre non ne parla, perché secondo lui, come tutti gli altri suoi parenti, lei non era affetta di anoressia, nonostante la cartella clinica che la documentata senza ombra di ddubbio.
Vorrei sapere se c'è pericolo che lui sviluppi l'anoressia e come mi devo comportare io per evitarlo.
Grazie in anticipo.
[#1]
Gentile utente,
considerato che ".. ogni volta che cucino un piatto molto buono, lui regolarmente fa scenate a tavola .."
perchè non preparare cibi semplici?
Dato che "..Ogni volta gli chiedo di non farlo, ma ogni volta inevitabilmente lo fa..",
Lei può chiedere a se stessa di modificar/si: l'unica persona sulla quale abbiamo potere di cambiamento siamo noi stessi.
Riguardo alla questione evocata nel titolo, non possiamo prevedere se lui svilupperà una anoressia senile.
L'anoressia non è ereditaria; possono rimanere tracce degli apprendimenti inconsci infantili, peraltro blindati dal segreto familiare. Ma sicuramente un'altra persona - tanto più esterna alla famiglia d'origine - non è in grado di forzare la blindatura; unicamente egli stesso può aprire quella porta e guardare all'interno attraverso un percorso psicologico di consapevolezza e di elaborazione;
sempre che sia questo il motivo - o uno dei motivi - del disagio del quale Lei ci narra. Ma ovviamente ci manca il punto di vista di lui.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
considerato che ".. ogni volta che cucino un piatto molto buono, lui regolarmente fa scenate a tavola .."
perchè non preparare cibi semplici?
Dato che "..Ogni volta gli chiedo di non farlo, ma ogni volta inevitabilmente lo fa..",
Lei può chiedere a se stessa di modificar/si: l'unica persona sulla quale abbiamo potere di cambiamento siamo noi stessi.
Riguardo alla questione evocata nel titolo, non possiamo prevedere se lui svilupperà una anoressia senile.
L'anoressia non è ereditaria; possono rimanere tracce degli apprendimenti inconsci infantili, peraltro blindati dal segreto familiare. Ma sicuramente un'altra persona - tanto più esterna alla famiglia d'origine - non è in grado di forzare la blindatura; unicamente egli stesso può aprire quella porta e guardare all'interno attraverso un percorso psicologico di consapevolezza e di elaborazione;
sempre che sia questo il motivo - o uno dei motivi - del disagio del quale Lei ci narra. Ma ovviamente ci manca il punto di vista di lui.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Boh.... Ahahahahah..... Ma per. favore. E mi fermo qui per educazione. Aggiungo solo una cosa - per me portare a tavola un piatto di pasta all'amatriciana fatta a regola d'arte con pomodori pelati da me stessa e guanciale tagliato da me stessa, è portare a tavola un piatto molto, ma molto semplice. Dico sul serio. Ahahahah.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 22/05/2021.
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