Ansia quando vedo la mia ragazza
Sono un ragazzo di 20 anni che ha conosciuto la propria ragazza ad ottobre e dopo tre mesi di corteggiamento sono stato fidanzato con lei fino ad inizio marzo.
Fin dal primo momento abbiamo trascorso tutti i giorni insieme (dormivo soltanto a casa mia), studiavamo insieme ed eravamo sempre soli a casa sua.
Sono sempre stato innamoratissimo di lei tanto da pensare di voler costruire qualcosa insieme.
Tra noi c'è stata attrazione da tutti I punti di vista, anche sessuali, preciso però che non abbiamo mai avuto rapporti completi, ma solo rapporti orali, questo perché per lei è la prima volta e ha paura del dolore.
Io mi sento un po immaturo perché in tutte le numerose volte in cui abbiamo provato ad avere un rapporto lei mi faceva indossare il contraccettivo, salvo poi fermarmi un attimo primo dell'atto.
Io le sono stato vicino, ma a lungo andare questa cosa mi ha un po infastidito, nel senso che lei era convinta di volerlo fare e di non voler essere aiutata e ogni volta io ci rimanevo male.
In questo periodo mi è successo di farmi dei complessi sul mio stato fisico, sulla mia erezione per intenderci, salvo poi notare che il tutto andava bene da parte mia.
Poi mi è successo di vedere un'altra ragazza e per la prima volta mi è piaciuta un'altra ragazza che non fosse lei e questo mi ha fatto stare malissimo, mi ha fatto venire i dubbi, tanto che la guardavo e lei non mi piaceva più.
Mi sono preso una settimana, sono stato malissimo in questa settimana, piangevo e non riuscivo a mangiare.
Dopo questa settimana mi sono ravvicinato e ci ho riprovato, ma non mi sentivo più bene come prima, stavo male quando ero vicino a lei, sentivo un'ansia assurda quando andavo a casa sua, tanto che una volta mi è cominciata a girare la testa e mi son dovuto stendere sul letto per riprendermi.
Sono stato vicino a lei per quasi una settimana, ma quando uscivamo non so perche i miei occhi cadevano sempre sulle altre ragazze, cosa che non mie era mai successa.
Così mi sono allontanato ancora, ho pianto praticamente per due mesi, i miei parenti e miei amici mi avevano convinto ad andare avanti e farmene una ragione, questo perché ho trascorso questi due mesi nel letto senza riuscire a fare nulla, ero circondato da dubbi, se l'amassi, se non la amassi più come prima, mi chiedevo perché sentivo il desiderio sessuale.
In un primo momento volevo scriverle, ma poi col passare dei giorni mi ero convinto a voltare pagina.
Fino a quando 3 giorni fa, non l'ho rivista all'università e ho notato che tutti i miei giudizi sul suo aspetto fossero sbagliati, lei mi piace.
Ci siamo parlati, siamo usciti insieme, ci siamo coccolati, sono stato bene quel pomeriggio, pomeriggio nel quale lei mi ha chiesto di riprovarci, io nonostante non sentissi più qual sentimento forte, ormai sparito mesi prima ho detto si.
L'ho riaccompagnata a casa sua, e appena sono salito altro attacco d'ansia con giramenti di testa.
Se le scrivo un messaggio su whatsapp, inizialmente sento ansia ma poi via via mi passa.
Ma quando devo vederla mi sala un'ansia assurda, questo perchè qualsiasi ragazza io veda per strada, magari anche ragazze che non avevo mai notato prima, le trovo attraenti e questo mi fa star male, non riesco più a guardare solo lei e l'idea di vederla mi crea ansia. Lei per me è una ragazza bella e stupenda dal punto di vista umano, ci vogliamo davvero tanto bene. Ho dimenticato di dire che l'ansia è costante mi accompagna per tutta la giornata e non mi fa fare sonni tranquilli di notte a volte.
Cosa mi consigliate di fare? Faccio bene a riprovarci o devo girare pagina? Sono cose che si possono risolvere? Io mi sono visto togliere la terra da sotto i piedi quando stavamo ancora insieme, da amarla alla follia, non avevo più voglia di andare a trovarla, il dubbio sul suo aspetto fisico me l'ha fatto venire un mio amico quando mi ha chiesto se lei mi piacesse.
C'è da dire che noi abbiamo vissuto la nostra relazione solo a casa sua, per via del lock down, io sono uno che poi non ha carattere, non sa scegliere e fosse per me passerei tutte le giornate nella mia confort zone, che ora è il mio letto ma prima era la sua casa.
Come faccio a capire se la voglio come ragazza o come amica?
Confido nel vostro aiuto.
Fin dal primo momento abbiamo trascorso tutti i giorni insieme (dormivo soltanto a casa mia), studiavamo insieme ed eravamo sempre soli a casa sua.
Sono sempre stato innamoratissimo di lei tanto da pensare di voler costruire qualcosa insieme.
Tra noi c'è stata attrazione da tutti I punti di vista, anche sessuali, preciso però che non abbiamo mai avuto rapporti completi, ma solo rapporti orali, questo perché per lei è la prima volta e ha paura del dolore.
Io mi sento un po immaturo perché in tutte le numerose volte in cui abbiamo provato ad avere un rapporto lei mi faceva indossare il contraccettivo, salvo poi fermarmi un attimo primo dell'atto.
Io le sono stato vicino, ma a lungo andare questa cosa mi ha un po infastidito, nel senso che lei era convinta di volerlo fare e di non voler essere aiutata e ogni volta io ci rimanevo male.
In questo periodo mi è successo di farmi dei complessi sul mio stato fisico, sulla mia erezione per intenderci, salvo poi notare che il tutto andava bene da parte mia.
Poi mi è successo di vedere un'altra ragazza e per la prima volta mi è piaciuta un'altra ragazza che non fosse lei e questo mi ha fatto stare malissimo, mi ha fatto venire i dubbi, tanto che la guardavo e lei non mi piaceva più.
Mi sono preso una settimana, sono stato malissimo in questa settimana, piangevo e non riuscivo a mangiare.
Dopo questa settimana mi sono ravvicinato e ci ho riprovato, ma non mi sentivo più bene come prima, stavo male quando ero vicino a lei, sentivo un'ansia assurda quando andavo a casa sua, tanto che una volta mi è cominciata a girare la testa e mi son dovuto stendere sul letto per riprendermi.
Sono stato vicino a lei per quasi una settimana, ma quando uscivamo non so perche i miei occhi cadevano sempre sulle altre ragazze, cosa che non mie era mai successa.
Così mi sono allontanato ancora, ho pianto praticamente per due mesi, i miei parenti e miei amici mi avevano convinto ad andare avanti e farmene una ragione, questo perché ho trascorso questi due mesi nel letto senza riuscire a fare nulla, ero circondato da dubbi, se l'amassi, se non la amassi più come prima, mi chiedevo perché sentivo il desiderio sessuale.
In un primo momento volevo scriverle, ma poi col passare dei giorni mi ero convinto a voltare pagina.
Fino a quando 3 giorni fa, non l'ho rivista all'università e ho notato che tutti i miei giudizi sul suo aspetto fossero sbagliati, lei mi piace.
Ci siamo parlati, siamo usciti insieme, ci siamo coccolati, sono stato bene quel pomeriggio, pomeriggio nel quale lei mi ha chiesto di riprovarci, io nonostante non sentissi più qual sentimento forte, ormai sparito mesi prima ho detto si.
L'ho riaccompagnata a casa sua, e appena sono salito altro attacco d'ansia con giramenti di testa.
Se le scrivo un messaggio su whatsapp, inizialmente sento ansia ma poi via via mi passa.
Ma quando devo vederla mi sala un'ansia assurda, questo perchè qualsiasi ragazza io veda per strada, magari anche ragazze che non avevo mai notato prima, le trovo attraenti e questo mi fa star male, non riesco più a guardare solo lei e l'idea di vederla mi crea ansia. Lei per me è una ragazza bella e stupenda dal punto di vista umano, ci vogliamo davvero tanto bene. Ho dimenticato di dire che l'ansia è costante mi accompagna per tutta la giornata e non mi fa fare sonni tranquilli di notte a volte.
Cosa mi consigliate di fare? Faccio bene a riprovarci o devo girare pagina? Sono cose che si possono risolvere? Io mi sono visto togliere la terra da sotto i piedi quando stavamo ancora insieme, da amarla alla follia, non avevo più voglia di andare a trovarla, il dubbio sul suo aspetto fisico me l'ha fatto venire un mio amico quando mi ha chiesto se lei mi piacesse.
C'è da dire che noi abbiamo vissuto la nostra relazione solo a casa sua, per via del lock down, io sono uno che poi non ha carattere, non sa scegliere e fosse per me passerei tutte le giornate nella mia confort zone, che ora è il mio letto ma prima era la sua casa.
Come faccio a capire se la voglio come ragazza o come amica?
Confido nel vostro aiuto.
[#1]
Buon giorno, ho letto il suo messaggio con interesse, immagino che sia difficile per lei conservare la serenità.
Ha descritto bene i termini del suo conflitto interiore e gli stati d'animo collegati.
Chiede consigli.
Le dico che lo psicologo non da consigli, non perche' non li sappia dare, ma perche' non le servirebbero, sarebbero scelte e opinioni di un'altra persona, con una storia e vita diversa dalla sua. La maggior parte dei consigli sono questo, e lei ha avuto gia' dei consigli, a quanto racconta, che non hanno avuto l'esito sperato.
Il compito dello psicologo, in realtà, e' quello di aiutarti a chiarire i termini personali che sono in gioco nel conflitto che sta vivendo e chiarire le implicazioni, cercando di individuare le reali e specifiche motivazioni che ti stanno facendo soffrire.
Detto questo, e' facile vivere con trasporto le relazioni intime e di conseguenza esserne sopraffatto.
Le crisi d'ansia possono essere sintomo di una perdita del controllo,
La storia che hai raccontato e la tua specifica storia personale passata e attuale ti hanno portato a vivere la relazione con la tua ragazza in questo modo, andrebbe sicuramente ascoltato: cosa fai nella vita, come vivi, cosa ritieni importante per te, quali sono i tuoi riferimenti ecc...
L'unico consiglio che mi sento di darti e':
Concentrati sugli obbiettivi della tua vita, individua le risorse e non aver fretta di eliminare il conflitto, vivilo e sperimentati nei suoi termini, ascoltandoti.
Se tutto questo per te e' difficile farlo da solo, allora sara' utile farti aiutare da un professionista che ti aiuterà a fare del malessere attuale una consapevolezza in piu' per il tuo futuro.
Ha descritto bene i termini del suo conflitto interiore e gli stati d'animo collegati.
Chiede consigli.
Le dico che lo psicologo non da consigli, non perche' non li sappia dare, ma perche' non le servirebbero, sarebbero scelte e opinioni di un'altra persona, con una storia e vita diversa dalla sua. La maggior parte dei consigli sono questo, e lei ha avuto gia' dei consigli, a quanto racconta, che non hanno avuto l'esito sperato.
Il compito dello psicologo, in realtà, e' quello di aiutarti a chiarire i termini personali che sono in gioco nel conflitto che sta vivendo e chiarire le implicazioni, cercando di individuare le reali e specifiche motivazioni che ti stanno facendo soffrire.
Detto questo, e' facile vivere con trasporto le relazioni intime e di conseguenza esserne sopraffatto.
Le crisi d'ansia possono essere sintomo di una perdita del controllo,
La storia che hai raccontato e la tua specifica storia personale passata e attuale ti hanno portato a vivere la relazione con la tua ragazza in questo modo, andrebbe sicuramente ascoltato: cosa fai nella vita, come vivi, cosa ritieni importante per te, quali sono i tuoi riferimenti ecc...
L'unico consiglio che mi sento di darti e':
Concentrati sugli obbiettivi della tua vita, individua le risorse e non aver fretta di eliminare il conflitto, vivilo e sperimentati nei suoi termini, ascoltandoti.
Se tutto questo per te e' difficile farlo da solo, allora sara' utile farti aiutare da un professionista che ti aiuterà a fare del malessere attuale una consapevolezza in piu' per il tuo futuro.
Dott.ssa Daponte Antonella
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.8k visite dal 07/05/2021.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.