Problemi a letto
Salve.
Sono una ragazza di 26 anni che ha una relazione con la stessa persona da circa una decina d'anni.
Eravamo vergini entrambi quando ci siamo messi insieme e la prima volta è stata circa un anno e mezzo dopo che ci siamo messi insieme.
Perché così tanto?
Forse non mi sentivo molto pronta e lui molto premuroso ad avermi aspettato.
Quindi avevo all'incirca 18 anni e lui 20.
È stata terribile.
Negli anni la situazione non è migliorata molto e siamo arrivati a farlo una volta al mese solo per "scaricare".
Poi un paio di volte all'anno?
Strano, vero?
Mi rivolgo a voi esperti perché sono arrivata ad un punto della mia vita in cui inizio a sentirmi più donna... e il fatto che sia sempre stata io a prendere l'iniziativa anche quelle poche volte, mi ferisce.
Ho provato a parlarne... con lui, con chiunque.
Pensavo di essere io i problema.
Anche se fisicamente vengo desiderata da altri, avevo comunque complessi... poi sono arrivata a pensare anche che magari essendo stato l'unico uomo della mia vita, non sono capace a soddisfarlo.
Ogni volta mi dice che non sia io il problema, che lo eccito, che gli piace il mio corpo, che prova piacere con me... ma qualcosa lo blocca sempre.
Prima era mancanza di privacy, poi stanchezza fisica dopo lavoro, poi paura di non durare abbastanza, poi ha iniziato a evitare completamente il sesso orale.
Pur essendo ossessionata dal lavarmi, lui mi faceva sentire sporca per il semplice fatto che venivo... poi ha iniziato a dire di sentirsi lui sporco se lo faccio e che sono una ragazza troppo fine.
Non ho mai considerato il sesso alla base di una relazione, però se prima Pensavo di essere io il problema, adesso penso lo siamo entrambi.
Magari non siamo compatibili?
Ho provato a parlargliene e adesso viene seguito da uno psicologo, perché disperato dal pensiero di perdermi.
Ma non mi desidera.
Inizio a dubitare anche del suo orientamento sessuale, ma ho paura a parlarlargliene.
Fatto sta che adesso io vengo giudicata da tutti e lui passa per quel uomo sensibile e non compreso.
Chiedo a voi: è normale avere una relazione e non desiderarsi?
È normale non cercare in alcun modo di far stare bene il proprio partner?
È sbagliato il fatto che io abbia fatto presente questa cosa?
Che abbia pensato di chiudere la mia relazione per questo motivo?
Sono una ragazza di 26 anni che ha una relazione con la stessa persona da circa una decina d'anni.
Eravamo vergini entrambi quando ci siamo messi insieme e la prima volta è stata circa un anno e mezzo dopo che ci siamo messi insieme.
Perché così tanto?
Forse non mi sentivo molto pronta e lui molto premuroso ad avermi aspettato.
Quindi avevo all'incirca 18 anni e lui 20.
È stata terribile.
Negli anni la situazione non è migliorata molto e siamo arrivati a farlo una volta al mese solo per "scaricare".
Poi un paio di volte all'anno?
Strano, vero?
Mi rivolgo a voi esperti perché sono arrivata ad un punto della mia vita in cui inizio a sentirmi più donna... e il fatto che sia sempre stata io a prendere l'iniziativa anche quelle poche volte, mi ferisce.
Ho provato a parlarne... con lui, con chiunque.
Pensavo di essere io i problema.
Anche se fisicamente vengo desiderata da altri, avevo comunque complessi... poi sono arrivata a pensare anche che magari essendo stato l'unico uomo della mia vita, non sono capace a soddisfarlo.
Ogni volta mi dice che non sia io il problema, che lo eccito, che gli piace il mio corpo, che prova piacere con me... ma qualcosa lo blocca sempre.
Prima era mancanza di privacy, poi stanchezza fisica dopo lavoro, poi paura di non durare abbastanza, poi ha iniziato a evitare completamente il sesso orale.
Pur essendo ossessionata dal lavarmi, lui mi faceva sentire sporca per il semplice fatto che venivo... poi ha iniziato a dire di sentirsi lui sporco se lo faccio e che sono una ragazza troppo fine.
Non ho mai considerato il sesso alla base di una relazione, però se prima Pensavo di essere io il problema, adesso penso lo siamo entrambi.
Magari non siamo compatibili?
Ho provato a parlargliene e adesso viene seguito da uno psicologo, perché disperato dal pensiero di perdermi.
Ma non mi desidera.
Inizio a dubitare anche del suo orientamento sessuale, ma ho paura a parlarlargliene.
Fatto sta che adesso io vengo giudicata da tutti e lui passa per quel uomo sensibile e non compreso.
Chiedo a voi: è normale avere una relazione e non desiderarsi?
È normale non cercare in alcun modo di far stare bene il proprio partner?
È sbagliato il fatto che io abbia fatto presente questa cosa?
Che abbia pensato di chiudere la mia relazione per questo motivo?
[#1]
Gentile utente,
Intanto mi permetta di partire dalle sue domande finali.
A) potrebbe essere "normale" per alcune relazioni che sono dichiaratamente "coppie bianche" ovvero coppie in cui il sesso non é contemplato e quindi c'é una sorta di patto dichiarato tra la coppia in cui si é felicemente insieme e senza sesso.
B) Sembrerebbe che se si é in una relazione funzionale, si vuole esattamente il contrario: ovvero cercare ad ogni costo di far star bene il partner.
C) Assolutamente no.
D) Assolutamente legittimo: la sessualitá é una componente che ha un suo peso specifico.
Da quanto leggo in questa richiesta, lei ha fatto tutto il possibile ed é molto chiara in quello che vuole e nelle sue aspettative. Credo che fino ad oggi si è "accontentata" e "repressa"; oggi invece "più donna" si sente pronta a cercare di cambiare questa situazione completamente insoddisfacente. Da parte sua, del suo partner, c'é anche un tentativo di comprendersi e cercare di risolvere le sue difficoltà, accettando quindi di essere seguito da un professionista.
Io credo che state andando nella giusta direzione: per molto tempo, lei ha pensato che fosse lei stessa il problema. Oggi più matura si é centrata meglio e capito che in realtá le dinamiche sono più profonde ed hanno molto a che vedere con il suo partner.
Una frase della sua richiesta, riguardante il suo partner, mi sembra molto significativa: "poi ha iniziato a dire di sentirsi lui sporco se lo faccio e che sono una ragazza troppo fine". In questa frase c'é molto di quanto il sesso viene vissuto come una cosa sporca, una cosa che "sporca" una relazione, "sporca" una ragazza e c'é tutta una rappresentazione di un mondo femminile in cui la donna in quanto tale deve essere pura (con quindi annessi tutti i problemi nel lasciarsi andare nel sesso).
Credo che qualcosa sta cambiando: il problema é stato individuato e c'é maggiore consapevolezza e state facendo passi in avanti nel cercare di affrontare il tutto.
Ora sta a lei decidere quanto riesce ad aspettare per dei piccoli progressi e se davvero ha intenzione di aspettare o se in lei qualcosa é scattato per farle comprendere che probabilmente non é più la stessa persona di qualche anno fa e questa relazione ormai le sta stretta.
Cordialitá,
Intanto mi permetta di partire dalle sue domande finali.
A) potrebbe essere "normale" per alcune relazioni che sono dichiaratamente "coppie bianche" ovvero coppie in cui il sesso non é contemplato e quindi c'é una sorta di patto dichiarato tra la coppia in cui si é felicemente insieme e senza sesso.
B) Sembrerebbe che se si é in una relazione funzionale, si vuole esattamente il contrario: ovvero cercare ad ogni costo di far star bene il partner.
C) Assolutamente no.
D) Assolutamente legittimo: la sessualitá é una componente che ha un suo peso specifico.
Da quanto leggo in questa richiesta, lei ha fatto tutto il possibile ed é molto chiara in quello che vuole e nelle sue aspettative. Credo che fino ad oggi si è "accontentata" e "repressa"; oggi invece "più donna" si sente pronta a cercare di cambiare questa situazione completamente insoddisfacente. Da parte sua, del suo partner, c'é anche un tentativo di comprendersi e cercare di risolvere le sue difficoltà, accettando quindi di essere seguito da un professionista.
Io credo che state andando nella giusta direzione: per molto tempo, lei ha pensato che fosse lei stessa il problema. Oggi più matura si é centrata meglio e capito che in realtá le dinamiche sono più profonde ed hanno molto a che vedere con il suo partner.
Una frase della sua richiesta, riguardante il suo partner, mi sembra molto significativa: "poi ha iniziato a dire di sentirsi lui sporco se lo faccio e che sono una ragazza troppo fine". In questa frase c'é molto di quanto il sesso viene vissuto come una cosa sporca, una cosa che "sporca" una relazione, "sporca" una ragazza e c'é tutta una rappresentazione di un mondo femminile in cui la donna in quanto tale deve essere pura (con quindi annessi tutti i problemi nel lasciarsi andare nel sesso).
Credo che qualcosa sta cambiando: il problema é stato individuato e c'é maggiore consapevolezza e state facendo passi in avanti nel cercare di affrontare il tutto.
Ora sta a lei decidere quanto riesce ad aspettare per dei piccoli progressi e se davvero ha intenzione di aspettare o se in lei qualcosa é scattato per farle comprendere che probabilmente non é più la stessa persona di qualche anno fa e questa relazione ormai le sta stretta.
Cordialitá,
Dott. Mauro Bruzzese,
Psicologo clinico presso il Newham University Hospital di Londra, Fondatore e CEO di PsicologON.
www.psicologon.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 06/05/2021.
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