Pensieri incesto
Ho 29 anni e sono un maschietto.
Da piccolo, penso di aver avuto 4anni, sono stato vittima di abusi da parte di un mio zio acquisito.
Non so la durata.
Ho rimosso quasi tutto, ricordo solo 3 episodi dove venivo abusato.
Non ricordo i miei compleanni, la mia comunione.
Ricordo solo brutte cose e traumatiche.
Sono gay, ma non ho mai fatto sesso.
Ci ho provato nel 2019, con due ragazzi conosciuti su un sito di incontri, ma è andata malissimo.
Mentalmente ero eccitato, ma fisicamente no.
Il mio corpo e la mia mente non collaboravano.
Vabbè però ho sempre pensato dentro di me DAI, LA PROSSIMA VOLTA ANDRÀ MEGLIO.
Sono stato dallo psicologo solo una volta durante le scuole superiori, e mi disse che se non mi fossi curato anche io sarei diventato un pedofilo... dopo aver sentito questa frase ho pensato al suicidio.
Cmq ho sempre vissuto non pensando a queste brutte cose.
Quest estate però mio padre non è stato bene ed eravamo al Pronto soccorso.
Io e mamma eravamo in sala d attesa e nella mia testa appaiono brutte immagini, dove io ho rapporti sessuali con lei.
Quando vedevo queste cose mi allontanavo da lei, da precisare non avevo eccitazione, è tutto solo nella mia testa.
In seguito papà fu ricoverato e in casa eravamo solo io, mamma e mia sorella e questi pensieri furono rivolti verso mia sorella (incinta tra l altro) , vedevo che io facevo qualcosa con lei sessualmente, ma non riesco a definire cosa.
Vabbè per rassicurarmi dicevo SONO GAY, NON POTRÒ FARE NULLA.
Qst pensieri rivolti a mia sorella sono successi solo una volta, per mamma invece un po' di più.
A luglio nacque mia nipote (la figlia di mia sorella) e un mese fa (lei ha 8 mesi) mentre c'è l' avevo in braccio nella mia mente ho pensato a quella frase che mi disse la psicologa "ANCHE TU DIVENTERAI UN PEDOFILO" e da lì ho brutti pensieri.
Non riesco ad darle bacetti, a prenderla in braccio come se fossi un pedofilo.
Mi sto condannando per qualcosa che non sto facendo.
Ho anche fissato le sue foto per vedere se mi venisse duro, ma no non mi viene duro.
Non ho eccitazioni.
Sono solo mie paranoie.
Sono grave?
Vorrei farla finita una volta per tutte.
Ieri è riemerso un ricordo della mia infanzia dove papà picchia mamma e io piccolo (8 anni credo) impaurito e tremante minaccio di chiamare i carabinieri.
Non so se siano dei Ricordi veri o solo mie fantasie però con lui non ci parlo mai anche se viviamo nella stessa casa, non mi sento a mio agio quando c'è lui.
Cerco di evitarlo.
Oltre il ciao non si va.
Da piccolo, penso di aver avuto 4anni, sono stato vittima di abusi da parte di un mio zio acquisito.
Non so la durata.
Ho rimosso quasi tutto, ricordo solo 3 episodi dove venivo abusato.
Non ricordo i miei compleanni, la mia comunione.
Ricordo solo brutte cose e traumatiche.
Sono gay, ma non ho mai fatto sesso.
Ci ho provato nel 2019, con due ragazzi conosciuti su un sito di incontri, ma è andata malissimo.
Mentalmente ero eccitato, ma fisicamente no.
Il mio corpo e la mia mente non collaboravano.
Vabbè però ho sempre pensato dentro di me DAI, LA PROSSIMA VOLTA ANDRÀ MEGLIO.
Sono stato dallo psicologo solo una volta durante le scuole superiori, e mi disse che se non mi fossi curato anche io sarei diventato un pedofilo... dopo aver sentito questa frase ho pensato al suicidio.
Cmq ho sempre vissuto non pensando a queste brutte cose.
Quest estate però mio padre non è stato bene ed eravamo al Pronto soccorso.
Io e mamma eravamo in sala d attesa e nella mia testa appaiono brutte immagini, dove io ho rapporti sessuali con lei.
Quando vedevo queste cose mi allontanavo da lei, da precisare non avevo eccitazione, è tutto solo nella mia testa.
In seguito papà fu ricoverato e in casa eravamo solo io, mamma e mia sorella e questi pensieri furono rivolti verso mia sorella (incinta tra l altro) , vedevo che io facevo qualcosa con lei sessualmente, ma non riesco a definire cosa.
Vabbè per rassicurarmi dicevo SONO GAY, NON POTRÒ FARE NULLA.
Qst pensieri rivolti a mia sorella sono successi solo una volta, per mamma invece un po' di più.
A luglio nacque mia nipote (la figlia di mia sorella) e un mese fa (lei ha 8 mesi) mentre c'è l' avevo in braccio nella mia mente ho pensato a quella frase che mi disse la psicologa "ANCHE TU DIVENTERAI UN PEDOFILO" e da lì ho brutti pensieri.
Non riesco ad darle bacetti, a prenderla in braccio come se fossi un pedofilo.
Mi sto condannando per qualcosa che non sto facendo.
Ho anche fissato le sue foto per vedere se mi venisse duro, ma no non mi viene duro.
Non ho eccitazioni.
Sono solo mie paranoie.
Sono grave?
Vorrei farla finita una volta per tutte.
Ieri è riemerso un ricordo della mia infanzia dove papà picchia mamma e io piccolo (8 anni credo) impaurito e tremante minaccio di chiamare i carabinieri.
Non so se siano dei Ricordi veri o solo mie fantasie però con lui non ci parlo mai anche se viviamo nella stessa casa, non mi sento a mio agio quando c'è lui.
Cerco di evitarlo.
Oltre il ciao non si va.
[#1]
Gentile utente,
Sembra che "..quest'estate quando Suo padre è stato ricoverato.." sia scattato in Lei quel clic mentale che ha reso attuali e ossessivi certi pensieri riguardanti i Suoi famigliari più stretti.
La fase della pandemia, nella quale i rapporti con la propria famiglia sono stati quotidiani e strettissimi, sembra aver accresciuto tale contenuto.
Eppure non è ad esso che deve rivolgersi, bensì al funzionamento della Sua mente che produce tali contenuti indipendentemente dalla Sua volontà e dal disagio che Le arrecano.
Senza giungere a pensare "..Vorrei farla finita una volta per tutte..", dato che la cura c'è,
si rivolga ad uno Psicologo che sia anche Psicoterapeuta per un percorso ad hoc, con il Servizio Sanitario Nazionale o privatamente.
Se non è al corrente delle modalità di accesso si rifaccia vivo qui, noi ci siamo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Sembra che "..quest'estate quando Suo padre è stato ricoverato.." sia scattato in Lei quel clic mentale che ha reso attuali e ossessivi certi pensieri riguardanti i Suoi famigliari più stretti.
La fase della pandemia, nella quale i rapporti con la propria famiglia sono stati quotidiani e strettissimi, sembra aver accresciuto tale contenuto.
Eppure non è ad esso che deve rivolgersi, bensì al funzionamento della Sua mente che produce tali contenuti indipendentemente dalla Sua volontà e dal disagio che Le arrecano.
Senza giungere a pensare "..Vorrei farla finita una volta per tutte..", dato che la cura c'è,
si rivolga ad uno Psicologo che sia anche Psicoterapeuta per un percorso ad hoc, con il Servizio Sanitario Nazionale o privatamente.
Se non è al corrente delle modalità di accesso si rifaccia vivo qui, noi ci siamo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.1k visite dal 06/05/2021.
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