Lo stress ho avuto attacchi

Caro dottore sono un ragazzo di 23 anni, le premetto ke in passato per lo stress ho avuto attacchi di panico e adesso molto raramente si ripresentano.
Io non ho una vita molto regolare soprattutto d'estate, vado a ballare torno tardi molto spesso. E' da un mese ormai ke ho sensazioni di stordimento una leggera vertigine, questa sensazione sparisce dopo mangiato mentre si riacutizza il pomeriggio.
Da ke cosa puo' essere causato? mi faccia sapere
La ringrazio per l'attenzione a presto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,
per stabilire cosa sono ciò che riferisce come "attacchi di panico" sarebbe necessaria una migliore valutazione: nella mia esperienza questa espressione è usata a volte per indicare delle crisi ansiose o di malumore che però sono di diverso tipo. Ammesso che si tratti di attacchi di panico, non è esatto dire che si sono verificati "per lo stress", ma è più corretto dire che in un periodo di stress ha sofferto di panico, il che naturalmente non è scontato per chiunque sia stressato, ma capita a persone predisposte. Tipicamente, anche se lo stress poi passa o si attenua, rimane la vulnerabilità, con sintomi che possono essere degli "equivalenti", tipo per esempio le sesnazioni di sbandamento, di malessere indefinito, etc.
L'ansia tipicamente c'è al mattino, poi si riduce e riaumenta al pomeriggio. Innanzitutto ci sarebbe da chiarire se fa uso di sostanze ansiogene, come caffé (in grandi quantità), alcolici, amfetaminici o cocaina, marijuana o haschisch, allucinogeni. Se questo non è il caso, e se questi sintomi danno fastidio nella vita di tutti i giorni, può essere utile praticare terapia specifica per il panico per un periodo di tempo, al fine di indurre un miglior funzionamento dei centri che controllano l'ansia e i sintomi corporei associati.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
sono d'accordo col Dott Pacini, pertanto le consiglio di effettuare un approfondimento psichiatrico per chiarire la situazione dal punto di vista medico.

Il Collega psichiatra valuterà, in sede, l'eventuale indicazione di una visita psicologica

Cordialmente

Daniel Bulla

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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Dr.ssa Flavia Ilaria Passoni Psicologo, Psicoterapeuta 163 1
Gentile utente,
anche a mio parere sarebbe utile approfondire in primis , dato che lei stesso ammette di avere una vita "sregolata",se il suo malessere sia riconducibile all'uso o abuso di sostanze psicoattive di cui potrebbe ignorare la valenza ansiogena; in tal caso potremmo far riferimentio ad un disurbo d'ansia indotto da sostanze. Per quanto rigurda l'eziopatogenesi del disturbo non può essere attribuita, almeno in toto, allo stress; come ha già accennato il collega lo stress si configura come un evento concomitante interrelato con il disturbo: ovvero come un fattore di rischio che sicuramente aumenta la sua vulnerabilità psicolfisica e, se duraturo, come fattore di mantenimento del disturbo ma non come agente scatenate.
Un consulto psichiatrico potrà fare luce su entrambi questi aspetti.

Con i migliori auguri
F.I.Passoni
studiopsicologia1@libero.it

F.I.Passoni
Dir. di SYNESIS, Centro di Consulenza Psicologica, Psicoterapia & Ipnosi Clinica

studiopsicologia@hotmail.it

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Dr.ssa Flavia Ilaria Passoni Psicologo, Psicoterapeuta 163 1
Gentile utente,
anche a mio parere sarebbe utile approfondire in primis , dato che lei stesso ammette di avere una vita "sregolata",se il suo malessere sia riconducibile all'uso o abuso di sostanze psicoattive di cui potrebbe ignorare la valenza ansiogena; in tal caso potremmo far riferimentio ad un disurbo d'ansia indotto da sostanze. Per quanto rigurda l'eziopatogenesi del disturbo non può essere attribuita, almeno in toto, allo stress; come ha già accennato il collega lo stress si configura come un evento concomitante interrelato con il disturbo: ovvero come un fattore di rischio che sicuramente aumenta la sua vulnerabilità psicolfisica e, se duraturo, come fattore di mantenimento del disturbo ma non come agente scatenate.
Un consulto psichiatrico potrà fare luce su entrambi questi aspetti.

Con i migliori auguri
F.I.Passoni
studiopsicologia1@libero.it
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Dr. Silvio Presta Psichiatra, Farmacologo 464
Gentile utente,
le osservazioni della dr.ssa Passoni sono assolutamente corrette e perciò da non trascurarsi. Una volta chiariti con precisioni i possibili fattori scatenanti o aggravanti del suo problema, sarà più facile cercare di impostare una terapia specifica.
Cari saluti
Silvio Presta

www.silvio-presta-psichiatra.tk

Silvio Presta

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