Non so come lasciare mio marito
Buonasera,
Voglio lasciare mio marito
Perché non lo amo più.
Non lo amo da tempo ma non perché è una cattiva
Persona, anzi.
E neanche perché mi sono innamorata di qualcun altro.
Mi infastidisce la sua presenza, cerco di evitarlo anche sessualmente.
Non mi attrae più e il dialogo è ridotto a questioni pratiche.
Spesso quando capita di discutere
Esplodo dicendogli che non lo sopporto più, che sposarlo è stato un errore.
Lui si mortifica e mi abbraccia quasi piangendo dicendo che mi ama, che siamo una famiglia.
Io vorrei solo scappare ma mi sento bloccata per vari motivi
...il primo è che mi sento in colpa nei confronti della nostra bimba di 6 anni, molto legata a lui e poi perché io non lavoro.
Quella di non lavorare è stata una scelta di entrambi presa ancora prima di sposarci.
Ho provato a cercare lavoro ma tra contratti
A termine e lavori sottopagati non riuscirei
A vivere con mia figlia.
Ho chiesto un consulto legale e con quello che mio marito dovrebbe darmi non riesco neanche
A pagare l affitto... Non so come fare, mi sento in gabbia.
Ho provato più volte a cercare in un certo
Senso di innamorarmi di nuovo di lui ma la verità è che io non voglio innamorarmi di lui.
Questa situazione va avanti da 4 anni... Inizialmente cercavo di vivere una vita mia, uscire con amiche, iscrivermi in palestra ecc... Ma non serve.
Ho un dolore dentro, come un macigno...spesso piango.
Ci sono periodi in cui mangio di continuo.
Non riesco ad avere la forza di reagire, non trovo un lavoro che mi permetta di essere indipendente e neanche lo cerco più.
La mia famiglia vive lontano da me 200 km e
Comunque io vorrei restare qui, anche per non togliere la possibilità a mia figlia di vedere il padre che lavora qui.
Mi sentirei in colpa verso di lui perché non ci sono motivi gravi per lasciarlo.
(tradimenti ecc) mi sento in colpa verso mia figlia.
Mi vergogno nei confronti della mia famiglia e
Quella di mio marito in caso di divorzio.
Non ho la forza di darmi da fare per essere
indipendente.
E non ho il coraggio di dirgli seriamente che è finita, anche se dentro di me è finita da tempo.
Non so che fare, neanche da dove partire
Voglio lasciare mio marito
Perché non lo amo più.
Non lo amo da tempo ma non perché è una cattiva
Persona, anzi.
E neanche perché mi sono innamorata di qualcun altro.
Mi infastidisce la sua presenza, cerco di evitarlo anche sessualmente.
Non mi attrae più e il dialogo è ridotto a questioni pratiche.
Spesso quando capita di discutere
Esplodo dicendogli che non lo sopporto più, che sposarlo è stato un errore.
Lui si mortifica e mi abbraccia quasi piangendo dicendo che mi ama, che siamo una famiglia.
Io vorrei solo scappare ma mi sento bloccata per vari motivi
...il primo è che mi sento in colpa nei confronti della nostra bimba di 6 anni, molto legata a lui e poi perché io non lavoro.
Quella di non lavorare è stata una scelta di entrambi presa ancora prima di sposarci.
Ho provato a cercare lavoro ma tra contratti
A termine e lavori sottopagati non riuscirei
A vivere con mia figlia.
Ho chiesto un consulto legale e con quello che mio marito dovrebbe darmi non riesco neanche
A pagare l affitto... Non so come fare, mi sento in gabbia.
Ho provato più volte a cercare in un certo
Senso di innamorarmi di nuovo di lui ma la verità è che io non voglio innamorarmi di lui.
Questa situazione va avanti da 4 anni... Inizialmente cercavo di vivere una vita mia, uscire con amiche, iscrivermi in palestra ecc... Ma non serve.
Ho un dolore dentro, come un macigno...spesso piango.
Ci sono periodi in cui mangio di continuo.
Non riesco ad avere la forza di reagire, non trovo un lavoro che mi permetta di essere indipendente e neanche lo cerco più.
La mia famiglia vive lontano da me 200 km e
Comunque io vorrei restare qui, anche per non togliere la possibilità a mia figlia di vedere il padre che lavora qui.
Mi sentirei in colpa verso di lui perché non ci sono motivi gravi per lasciarlo.
(tradimenti ecc) mi sento in colpa verso mia figlia.
Mi vergogno nei confronti della mia famiglia e
Quella di mio marito in caso di divorzio.
Non ho la forza di darmi da fare per essere
indipendente.
E non ho il coraggio di dirgli seriamente che è finita, anche se dentro di me è finita da tempo.
Non so che fare, neanche da dove partire
[#1]
Buongiorno sig.ra
La capisco.
E’ una situazione complessa che apre diverse letture e sfaccettature.
Forse ci potremmo chiedere a monte sul motivo per cui ha scelto inizialmente questo percorso matrimoniale, quali siano state le condizioni emotive che L hanno spinta a decidere di scegliere quest’uomo, di sposarsi e ancora prima di abbandonare l’idea di costruirsi una propria indipendenza, da subito.
Tra l’altro per una figlia, la mamma quale figura di identificazione, diventa un modello significativo per riconoscere in lei, la capacità di indipendenza autonomia e soprattutto quei valori dell amore che implicano lo scambio affettivo basato su una scelta reciproca libera che può rinnovarsi o meno nel tempo in relazione ai sentimenti provati.
Dal suo scritto emergono elementi discordanti quali ad esempio da una parte le difficoltà di trovare un lavoro e dall’altra riconoscere .... Non ho la forza di darmi da fare per essere indipendente’.
Forse varrebbe la pena approfondire se l’una ( la difficoltà di trovare lavoro) diventi l’alibi per giustificare la mancata forza di darsi da fare per.
Un cordiale saluto
La capisco.
E’ una situazione complessa che apre diverse letture e sfaccettature.
Forse ci potremmo chiedere a monte sul motivo per cui ha scelto inizialmente questo percorso matrimoniale, quali siano state le condizioni emotive che L hanno spinta a decidere di scegliere quest’uomo, di sposarsi e ancora prima di abbandonare l’idea di costruirsi una propria indipendenza, da subito.
Tra l’altro per una figlia, la mamma quale figura di identificazione, diventa un modello significativo per riconoscere in lei, la capacità di indipendenza autonomia e soprattutto quei valori dell amore che implicano lo scambio affettivo basato su una scelta reciproca libera che può rinnovarsi o meno nel tempo in relazione ai sentimenti provati.
Dal suo scritto emergono elementi discordanti quali ad esempio da una parte le difficoltà di trovare un lavoro e dall’altra riconoscere .... Non ho la forza di darmi da fare per essere indipendente’.
Forse varrebbe la pena approfondire se l’una ( la difficoltà di trovare lavoro) diventi l’alibi per giustificare la mancata forza di darsi da fare per.
Un cordiale saluto
Dr.ssa Daniela Benedetto
Psicologa e Psicoterapeuta EMDR Roma
tel. 3396306112 www.danielabenedetto.it
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