Disturbo a sfondo sessuale ossessivo compulsivo

Salve, scrivo a chiunque di competenza per avere una rassicurazione (sperando non sia grave).
Sin da piccolo ho sempre sofferto di "ansia", da piccolo verso i 10 anni per esempio avevo paura che mio padre non tornasse e avesse fatto un incidente, poi mi lavavo sempre e troppo le mani, pulivo divani e sedie prima di sedermi, ma tutte queste "ossessioni" o "fissazioni" sono state passeggere.
Quelle che invece ho da quando avevo circa 8 anni, ora ne ho 18, è il pensiero intrusivo ed ossessivo che mio padre mi voglia fare qualcosa a sfondo sessuale, ma infondo questo non l'ho mai creduto creale però nonostante il pensiero ritronava sempre.
Essendo piccolo non ne ho mai parlato (mi imbarazzavo) ma non era un pensiero di ogni giorno, era un pensiero che veniva dal momento in cui stavo un po' più a stretto contatto con mio padre, oppure quando mi dava una pacca sul sedere per giocare etc.
ps per un periodo mi sembra non l'ho proprio avuto.
Fatto sta che a distanza di così tanti anni ho deciso di dirlo anche perchè avevo notato di soffrire di DOC (per un periodo pensavo ogni giorno ed avevo il pensiero fisso che i miei amici non mi volessero bene o comunque pensavo a litigi passati) e dopo aver "superato" questo pensiero ho pensato a quello che avevo su mio padre ed ho deciso di esternarlo ai miei, loro non sono tanto preoccupati e mio padre pensa che sia un modo per canalizzare lo stress, ma io non ne sono sicuro.
Vi scrivo però per il pensiero ossessivo che ho ora, dopo aver parlato con mio fratello, lui mi ha chiesto se mi piacessero anche i ragazzi perchè lui lo vedeva un po' come complesso di edipo all'inverso e mi ha messo in testa (non per suo volere) il pensiero che fossi gay/bisex e che "fossi attratto" da mio padre, infatti un po' di tempo fa ora non tanto, quando veniva da me avevo paura di eccitarmi, una volta a casa ho visto dallo spioncino del bagno non so perchè (a caso) ma io non provo attrazzione per lui più che altro ho paura di provarla e volevo una vostra opinione ed in questi giorni sopratutto quando mi masturbo è come se incosciamente mi venisse una sua immagine nudo in mente o mentre facciamo qualcosa (ma a me farebbe totalmente schifo) e non mi masturbo assolutamente su quell'immagine ma in altri modi, perpiacere non giudicatemi che già mi sto giudicando troppo da solo in questo periodo, vorrei solo sapere se è meglio che abbia un confronto con uno psichiatra/psicologo oppure no, insomma vorrei un po' sapere se è DOC e se lo è come agire, concludo con dire che ho sempre avuto uno splendido rapporto con mio padre; per qualsiasi domanda per capire meglio sono qui
Attendo risposta, buonaserata.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

Leggiamo la Sua richiesta a noi
dopo che Lei ha fatto il giro delle opinioni di tutti i Suoi famigliari,
- non sappiamo in possesso di quali specializzazioni specifiche ... -
con relative pseudo-interpretazioni psicoanalitiche fantasiose.


Lei soffre di questo disagio fin da bambino,
e scriva a noi perchè
"..vorrei un po' sapere se è DOC e se lo è come agire.."
Ma per la diagnosi (".. se è DOC")
e la terapia ("come agire")
occorre una visita di persona.
Se non è ancora 18enne deve essere accompagnato dai genitori.

Il disturbo è curabile,
le rassicurazioni invece non servono.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
salve, so benissimo di dover vedere qualcuno, ho scritto qui solo per sentire un opinione a merito di professionisti, ovviamente le opinioni dei miei familiari sono fatte sempre con occhi inesperto e non specializzato.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Non ".. vedere *qualcuno*..",
bensì lavorare assieme ad uno Psicologo Psicoterapeuta, uno Specialista cioè.
Quale "..parere.." ritiene che possiamo fornirLe, differente da questo?

Dunque anche prima di scrivere qui Lei sapeva già cosa deve fare.
Il resto è tempo perso.

Talvolta parlarne, scrivere, raccogliere opinioni, serve a non agire,
ad evitare cioè di impegnarsi per risolvere.

Dott. Brunialti