Potrebbe trattarsi di un disturbo d'ansia...?
Salve,
sono una studentessa universitaria di 21 anni.
Ho sempre provato molta ansia nelle situazioni stressanti, pur non avendo mai consultato uno specialista perché la ritenevo come una "emozione" naturale.
Tuttavia, da un paio di settimane, provo questo senso di oppressione e di ansia che non mi permette di concentrarmi appieno sulle mia vita quotidiana e soprattutto di dormire e di rilassarmi.
Ogni volta che chiudo gli occhi penso: "è inutile, tanto non riuscirai a dormire" e questo sta provocando effetti negativi che già riscontro (come la mancanza di attenzione e concentrazione).
Il restare sveglia non fa che peggiorare ulteriormente le mie preoccupazioni.
Inoltre questi attacchi (che non passano mai, se non per poco tempo) sono accompagnati anche da altri problemi fisici (es.
vomito dopo i pasti; diarrea; mal di testa persistenti; brividi di freddo; debolezza; tachicardia).
Essendo anche un po' ipocondriaca, penso immediatamente al peggio.
Ho pensato che ciò potrebbe essere una conseguenza delle mie preoccupazioni relative alla mia carriera universitaria e al mio futuro, peggiorate dall'isolamento causa Covid e dalla pressoché totale mancanza di contatto con gli altri (ad eccezione dei miei genitori), nonché una graduale perdita di interesse nelle azioni che prima svolgevo regolarmente.
Data la mia situazione, Vi chiedo come dovrei comportarmi al fine di risolvere questo problema.
Vi ringrazio anticipatamente.
sono una studentessa universitaria di 21 anni.
Ho sempre provato molta ansia nelle situazioni stressanti, pur non avendo mai consultato uno specialista perché la ritenevo come una "emozione" naturale.
Tuttavia, da un paio di settimane, provo questo senso di oppressione e di ansia che non mi permette di concentrarmi appieno sulle mia vita quotidiana e soprattutto di dormire e di rilassarmi.
Ogni volta che chiudo gli occhi penso: "è inutile, tanto non riuscirai a dormire" e questo sta provocando effetti negativi che già riscontro (come la mancanza di attenzione e concentrazione).
Il restare sveglia non fa che peggiorare ulteriormente le mie preoccupazioni.
Inoltre questi attacchi (che non passano mai, se non per poco tempo) sono accompagnati anche da altri problemi fisici (es.
vomito dopo i pasti; diarrea; mal di testa persistenti; brividi di freddo; debolezza; tachicardia).
Essendo anche un po' ipocondriaca, penso immediatamente al peggio.
Ho pensato che ciò potrebbe essere una conseguenza delle mie preoccupazioni relative alla mia carriera universitaria e al mio futuro, peggiorate dall'isolamento causa Covid e dalla pressoché totale mancanza di contatto con gli altri (ad eccezione dei miei genitori), nonché una graduale perdita di interesse nelle azioni che prima svolgevo regolarmente.
Data la mia situazione, Vi chiedo come dovrei comportarmi al fine di risolvere questo problema.
Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
...Ogni volta che chiudo gli occhi penso: "è inutile, tanto non riuscirai a dormire" ...
si è così che scatta la cosiddetta ansia da prestazione,
più vuole controllare la cosa e più perde il controllo
...Essendo anche un po' ipocondriaca, penso immediatamente al peggio....
legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
si è così che scatta la cosiddetta ansia da prestazione,
più vuole controllare la cosa e più perde il controllo
...Essendo anche un po' ipocondriaca, penso immediatamente al peggio....
legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 752 visite dal 09/04/2021.
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