La terapia di coppia sta facendo danni
Buongiorno, ho 33 anni, sono sposata con un uomo con cui sto da 7 anni.
Abbiamo una bimba di un anno e mezzo.
Mio marito ha un carattere particolare, solare, disponibile, mi fa mille complimenti, ha tanti pregi.
Purtroppo è anche uno che quando si arrabbia perde il controllo e purtroppo è arrivato a mettermi anche le mani addosso anche se non proprio con schiaffi o pugni... Ma quasi...
Noi discutiamo tantissimo, lui è stato cresciuto con la mentalità dell'uomo che viene quasi servito dalla donna ed è uno che muove continuamente critiche.
Dopo che la nostra relazione stava andando a rotoli, ha deciso di andare da uno psicologo che lo ha aiutato molto.
Lui vuole cambiare e mi ha chiesto anche di fare una terapia di coppia, che stiamo facendo da 3 mesi con una psicologa.
Ora però io sto iniziando a notare che questa terapia non mi fa più bene.
Le cose da un lato migliorano ma dall'altro peggiorano... La dottoressa non fa che spingermi a dover accettare troppe cose, dandomi quasi sempre "torto".
Non posso spiegare qui il tutto, sarebbe impossibile.
A causa di questa terapia, il nostro parlarci attraverso dispetti é peggiorato, lei dice che se mio marito è nervoso ma mi dice che non lo e6, io devo comportarmi come se non lo fosse, basarmi sulle sue parole.
Ma in questo modo lui ha avuto la piena libertà di essere se stesso e lanciarmi le sue solite frecciate, con la scusa "non ce l ho con te, il tuo è un pensiero automatico".
Sto iniziando a non sopportare più questa dottoressa e tutta questa situazione.
Spero tanto che qualcuno possa rispondermi... Grazie mille
Abbiamo una bimba di un anno e mezzo.
Mio marito ha un carattere particolare, solare, disponibile, mi fa mille complimenti, ha tanti pregi.
Purtroppo è anche uno che quando si arrabbia perde il controllo e purtroppo è arrivato a mettermi anche le mani addosso anche se non proprio con schiaffi o pugni... Ma quasi...
Noi discutiamo tantissimo, lui è stato cresciuto con la mentalità dell'uomo che viene quasi servito dalla donna ed è uno che muove continuamente critiche.
Dopo che la nostra relazione stava andando a rotoli, ha deciso di andare da uno psicologo che lo ha aiutato molto.
Lui vuole cambiare e mi ha chiesto anche di fare una terapia di coppia, che stiamo facendo da 3 mesi con una psicologa.
Ora però io sto iniziando a notare che questa terapia non mi fa più bene.
Le cose da un lato migliorano ma dall'altro peggiorano... La dottoressa non fa che spingermi a dover accettare troppe cose, dandomi quasi sempre "torto".
Non posso spiegare qui il tutto, sarebbe impossibile.
A causa di questa terapia, il nostro parlarci attraverso dispetti é peggiorato, lei dice che se mio marito è nervoso ma mi dice che non lo e6, io devo comportarmi come se non lo fosse, basarmi sulle sue parole.
Ma in questo modo lui ha avuto la piena libertà di essere se stesso e lanciarmi le sue solite frecciate, con la scusa "non ce l ho con te, il tuo è un pensiero automatico".
Sto iniziando a non sopportare più questa dottoressa e tutta questa situazione.
Spero tanto che qualcuno possa rispondermi... Grazie mille
[#1]
Gentile utente,
E' certa che la Psicologa che sta conducendo assieme a Voi la terapia di coppia sia anche Psicoterapeuta, cioè abilitata a curare?
E che sia anche anche specializzata in terapia di coppia, terapia familiare o simili?
Dott. Brunialti
E' certa che la Psicologa che sta conducendo assieme a Voi la terapia di coppia sia anche Psicoterapeuta, cioè abilitata a curare?
E che sia anche anche specializzata in terapia di coppia, terapia familiare o simili?
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Grazie per la sua risposta.
Si, la dottoressa è psicoterapeuta e si occupa proprio di relazioni di coppia.
Io sto iniziando a notare che mio marito viene quasi sempre giustificato da lei, con il fatto che "é un grande merito che si sia reso conto dei suoi errori e abbia chiesto aiuto", sembra che gli sia concesso tutto.
Io con lei mi sono lamentata del fatto che con queste tecniche che stiamo usando, sembra che io e mio marito ci prendiamo in giro.
La comunicazione non verbale non esiste più??
So riconoscere perfettamente quando mio marito é arrabbiato o infastidito da me, per cavolate, il fatto che lui in quei momenti mi dica "io non sono arrabbiato, é un tuo pensiero" mi fa soffrire e sentire presa in giro!
Si, la dottoressa è psicoterapeuta e si occupa proprio di relazioni di coppia.
Io sto iniziando a notare che mio marito viene quasi sempre giustificato da lei, con il fatto che "é un grande merito che si sia reso conto dei suoi errori e abbia chiesto aiuto", sembra che gli sia concesso tutto.
Io con lei mi sono lamentata del fatto che con queste tecniche che stiamo usando, sembra che io e mio marito ci prendiamo in giro.
La comunicazione non verbale non esiste più??
So riconoscere perfettamente quando mio marito é arrabbiato o infastidito da me, per cavolate, il fatto che lui in quei momenti mi dica "io non sono arrabbiato, é un tuo pensiero" mi fa soffrire e sentire presa in giro!
[#3]
Gentile utente,
anche se non conosciamo l'orientamento teorico che la Collega segue, se è Psicoterapeuta è ben consapevole degli strumenti e tecniche, talvolta anche controintuitive, che sta utilizzando nella psicoterapia di coppia.
Noi Psicoterapeuti siamo formati attraverso anni di studio, ma non solo, anche per mezzo del tirocinio e nella supervisione individuale, che insegna proprio a non scambiare opinioni personali per strumenti professionali.
Dopo soli tre mesi di terapia è raro vedere già i frutti del lavoro che state facendo insieme.
Però a Lei raccomanderei una maggiore *compliance* alle consegne, anche se Le sembrano strane o improduttive.
Solo così potrà dire SE la terapia ha funzionato, oppure no.
Finchè le si oppone si assume la responsabilità di un eventuale fallimento.
Molto bene peraltro che ne abbia parlato personalmente in seduta.
Dott. Brunialti
anche se non conosciamo l'orientamento teorico che la Collega segue, se è Psicoterapeuta è ben consapevole degli strumenti e tecniche, talvolta anche controintuitive, che sta utilizzando nella psicoterapia di coppia.
Noi Psicoterapeuti siamo formati attraverso anni di studio, ma non solo, anche per mezzo del tirocinio e nella supervisione individuale, che insegna proprio a non scambiare opinioni personali per strumenti professionali.
Dopo soli tre mesi di terapia è raro vedere già i frutti del lavoro che state facendo insieme.
Però a Lei raccomanderei una maggiore *compliance* alle consegne, anche se Le sembrano strane o improduttive.
Solo così potrà dire SE la terapia ha funzionato, oppure no.
Finchè le si oppone si assume la responsabilità di un eventuale fallimento.
Molto bene peraltro che ne abbia parlato personalmente in seduta.
Dott. Brunialti
[#4]
Gentile signora,
il trattamento dei pensieri automatici in una coppia è un po' diverso da quello che descrive Lei, ma da qui non posso sapere se la Collega si è spiegata male, se Lei ce lo sta descrivendo male, se ci sia stato qualche fraintendimento tra tutti i soggetti coinvolti...
Per fare chiarezza, proverò a rispondere.
Per prima cosa nella psicoterapia di coppia non c'è MAI chi ha torto o chi ha ragione, non solo perchè non ci troviamo in un tribunale, ma soprattutto perchè una difficoltà di coppia è sempre creata e alimentata da entrambi i partner.
Chiaramente c'è chi è un pochino più capace di gestire e chi meno, ma nessuno nella coppia è perfetto e quindi mi allontanerei da un'idea del genere. Evidentemente avete un po' di torto tutti e due :-) altrimenti non sareste in terapia!
Detto ciò, Lei scrive: "So riconoscere perfettamente quando mio marito é arrabbiato o infastidito da me, per cavolate, il fatto che lui in quei momenti mi dica "io non sono arrabbiato, é un tuo pensiero" mi fa soffrire e sentire presa in giro!"
E anche: "lei dice che se mio marito è nervoso ma mi dice che non lo e6, io devo comportarmi come se non lo fosse, basarmi sulle sue parole."
Una distinzione fondamentale: è vero, dall'esterno noi riconosciamo perfettamente lo stato d'animo delle persone a noi care e che conosciamo bene, tant'è che con il coniuge, ma anche con gli amici o con i genitori, molto spesso non abbiamo bisogno di usare le parole per comunicare come stiamo davvero; è sufficiente che vedano la nostra espressione, se è diversa dal solito o da quando siamo sereno e felici.
Tuttavia, ciò che crea e peggiora la problematica è proprio intervenire (anche solo con domande perchè siamo preoccupate) quando il coniuge è nervoso o diverso dal solito.
La strategia migliore, in casi del genere, è defilarsi, in modo che il coniuge possa gestire il proprio nervosismo e riapparire sulla scena quando è più tranquillo.
Se, al contrario, ci si sforza per aiutare, fare domande per capire o evidenziare che abbiamo davanti una persona nervosa o arrabbiata, non faremo altro che infilarci in una situazione ingestibile e che davvero ferisce entrambe le parti, anche perché è molto probabile che Suo marito in quei momenti davvero non si renda conto di quanto sia nervoso o arrabbiato (per fatti suoi, cioè di Suo marito e nei quali probabilmente Lei non c'entra nulla!).
Le suggerisco la lettura del libero di Aaron Beck dal titolo "L'amore non basta". Si tratta di un lavoro un po' datato, ma molto utile e significativo, soprattutto per comprendere ed intercettare questi aspetti.
Infine, se qualcosa non è chiaro in una psicoterapia o se non La convince, anche io La incoraggio a chiarire immediatamente con il curante.
Cordiali saluti,
il trattamento dei pensieri automatici in una coppia è un po' diverso da quello che descrive Lei, ma da qui non posso sapere se la Collega si è spiegata male, se Lei ce lo sta descrivendo male, se ci sia stato qualche fraintendimento tra tutti i soggetti coinvolti...
Per fare chiarezza, proverò a rispondere.
Per prima cosa nella psicoterapia di coppia non c'è MAI chi ha torto o chi ha ragione, non solo perchè non ci troviamo in un tribunale, ma soprattutto perchè una difficoltà di coppia è sempre creata e alimentata da entrambi i partner.
Chiaramente c'è chi è un pochino più capace di gestire e chi meno, ma nessuno nella coppia è perfetto e quindi mi allontanerei da un'idea del genere. Evidentemente avete un po' di torto tutti e due :-) altrimenti non sareste in terapia!
Detto ciò, Lei scrive: "So riconoscere perfettamente quando mio marito é arrabbiato o infastidito da me, per cavolate, il fatto che lui in quei momenti mi dica "io non sono arrabbiato, é un tuo pensiero" mi fa soffrire e sentire presa in giro!"
E anche: "lei dice che se mio marito è nervoso ma mi dice che non lo e6, io devo comportarmi come se non lo fosse, basarmi sulle sue parole."
Una distinzione fondamentale: è vero, dall'esterno noi riconosciamo perfettamente lo stato d'animo delle persone a noi care e che conosciamo bene, tant'è che con il coniuge, ma anche con gli amici o con i genitori, molto spesso non abbiamo bisogno di usare le parole per comunicare come stiamo davvero; è sufficiente che vedano la nostra espressione, se è diversa dal solito o da quando siamo sereno e felici.
Tuttavia, ciò che crea e peggiora la problematica è proprio intervenire (anche solo con domande perchè siamo preoccupate) quando il coniuge è nervoso o diverso dal solito.
La strategia migliore, in casi del genere, è defilarsi, in modo che il coniuge possa gestire il proprio nervosismo e riapparire sulla scena quando è più tranquillo.
Se, al contrario, ci si sforza per aiutare, fare domande per capire o evidenziare che abbiamo davanti una persona nervosa o arrabbiata, non faremo altro che infilarci in una situazione ingestibile e che davvero ferisce entrambe le parti, anche perché è molto probabile che Suo marito in quei momenti davvero non si renda conto di quanto sia nervoso o arrabbiato (per fatti suoi, cioè di Suo marito e nei quali probabilmente Lei non c'entra nulla!).
Le suggerisco la lettura del libero di Aaron Beck dal titolo "L'amore non basta". Si tratta di un lavoro un po' datato, ma molto utile e significativo, soprattutto per comprendere ed intercettare questi aspetti.
Infine, se qualcosa non è chiaro in una psicoterapia o se non La convince, anche io La incoraggio a chiarire immediatamente con il curante.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Utente
Non sono d'accordo su un punto, mio marito é ipercritico nei miei confronti, quindi quando sbuffa o si infastidisce fa capire chiaramente che é nervoso perché la forchetta a tavola non è al posto giusto o il pavimento presenta un alone. Lui ha questo problema con me purtroppo, noi discutiamo sempre e solo per le sue critiche assurde sulla gestione della casa.
Continuandogli a permettere di sfogare la sua frustrazione su di me, io mi annienteró sempre di piu... Sembra che a nessuno interessi quanto mi senta male io a subire tutto questo ogni giorno!
Nessuno può fargli capire di risolversi i suoi problemi senza distruggermi!!!
...
Continuandogli a permettere di sfogare la sua frustrazione su di me, io mi annienteró sempre di piu... Sembra che a nessuno interessi quanto mi senta male io a subire tutto questo ogni giorno!
Nessuno può fargli capire di risolversi i suoi problemi senza distruggermi!!!
...
[#6]
"noi discutiamo sempre e solo per le sue critiche assurde sulla gestione della casa."
Scusi, signora, ma qui bisogna anche giocare d'astuzia...
Se Suo marito è così bravo nella gestione della casa, perché Lei non se lo fa insegnare? E se ancora non ci arrivasse, come sostiene Suo marito, perché non fa in modo che a lavare i pavimenti e a preparare la cena sia Suo marito?
Sempre con le maniere molto dolci, s'intende...
Scusi, signora, ma qui bisogna anche giocare d'astuzia...
Se Suo marito è così bravo nella gestione della casa, perché Lei non se lo fa insegnare? E se ancora non ci arrivasse, come sostiene Suo marito, perché non fa in modo che a lavare i pavimenti e a preparare la cena sia Suo marito?
Sempre con le maniere molto dolci, s'intende...
[#7]
Gentile utente,
noi non intendiamo metterLe confusione con quello che la sua Terapeuta Le indica.
E nemmeno - non conoscendoLa e non conoscendoVi come coppia - porci in competizione con chi già Vi segue dicendoLe sagge cose che però dovreste trovare in seduta.
Sulla base delle poche frasi o parole di chi ci scrive
non è ci possibile dare consigli migliori (o maggiormente utilizzabili) dello/a Psicoterapeuta che conosce la persona;
anzi, dare consigli e suggerimenti concreti non è nelle nostre corde online, soprattutto verso chi - persona o coppia - è già seguìto *in presenza* da un/a Collega, di fatto diminuendone il prestigio professionale.
Se proprio non sente feeling professionale verso questa Terapeuta,
cambiatela. Non sempre la prima esperienza è ugualmente produttiva per entrambi, marito e moglie.
Noi online non riusciamo ad operare una vera presa in carico, purtroppo,
ma forniamo unicamente (ma efficacemente in molti casi) un orientamento verso la concretezza della realtà, da riportare in seduta.
Cosa che abbiamo cercato di fare anche in questo consulto.
Sappia che L'abbiamo ascoltata con attenzione e partecipazione, non ne dubiti.
Un caro saluto.
Dott. Brunialti
noi non intendiamo metterLe confusione con quello che la sua Terapeuta Le indica.
E nemmeno - non conoscendoLa e non conoscendoVi come coppia - porci in competizione con chi già Vi segue dicendoLe sagge cose che però dovreste trovare in seduta.
Sulla base delle poche frasi o parole di chi ci scrive
non è ci possibile dare consigli migliori (o maggiormente utilizzabili) dello/a Psicoterapeuta che conosce la persona;
anzi, dare consigli e suggerimenti concreti non è nelle nostre corde online, soprattutto verso chi - persona o coppia - è già seguìto *in presenza* da un/a Collega, di fatto diminuendone il prestigio professionale.
Se proprio non sente feeling professionale verso questa Terapeuta,
cambiatela. Non sempre la prima esperienza è ugualmente produttiva per entrambi, marito e moglie.
Noi online non riusciamo ad operare una vera presa in carico, purtroppo,
ma forniamo unicamente (ma efficacemente in molti casi) un orientamento verso la concretezza della realtà, da riportare in seduta.
Cosa che abbiamo cercato di fare anche in questo consulto.
Sappia che L'abbiamo ascoltata con attenzione e partecipazione, non ne dubiti.
Un caro saluto.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 7.3k visite dal 05/04/2021.
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