Trauma post aborto volontario della mia compagna che sta incidendo sulla nostra relazione

Buongiorno,
Ho una relazione da 7 mesi di cui gli ultimi 3 mesi di convivenza.
Il mese scorso la mia compagna e' rimasta in cinta in maniera non voluta.
Si e' deciso di interrompere la gravidanza sia perche' lei non se la sente con l'eta' (ha 42 anni) sia perche' ha gia' due figli che per altro vivono con i nonni in quanto lei temporaneamente fuori per lavoro e sono anche molto gelosi di lei.
Ad ogni buon conto questa interruzione seppur voluta da lei sta creando proplemi relazionali.
All'inizio provava dei sensi di colpa nei miei confronti, in quanto non avendo figli pensava fossi contrario, ora invece inveisce contro di me e pensa che l'abbia fatto apposta a metterla in cinta.
Putroppo queste sue reazioni e stati d'animo stanno creando difficolta' relazionale, la sento piu' distaccata e sentirmi attaccato quotidianamente mi porta ansia.
Per altro e' disturbata dal fatto che sta perdendo anche giorni di lavoro per le visite in ospedale di controppo post aborto.
Volevo chiedervi se rientra nella normalita' un atteggiamento del genere e se con il tempo possiamo ritrovare il nostro rapporto che prima di questo evento era amorevole.
Saluti
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

una IVG (interruzione volontaria di gravidanza) non è mai un evento emotivamente neutro,
(soprattutto per la donna)
seppure razionalmente scelto.

Questo è il motivo per cui noi raccomandiamo un sistema contraccettivio sicuro.
Ma questo lo dico più per chi ci legge, che per Voi che già siete incappati nella vicenda.


Sembrerebbe che la Sua compagna soffra;
e che cerchi di .. distribuire .. il dolore consegnandolo ad altri, Lei.
A Lei rispondiamo che, sì, può rientrare nella norma statistica,
ma che da sola la sofferenza potrebbe non passare.

Se si prolunga oltre i due-tre mesi, chiedete aiuto ad uan Psicologa che sia anche Psicoterapeuta:
ne va della Vostra relazione.

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Attivo dal 2021 al 2021
Ex utente
Gent.ma Dott.ssa
La ringrazio per la risposta preziosa al post. Riguardo al percorso psicoterapico gia' ne avevo accennato alla mia compagna, considerato che in passato ne ha usufruito di questo percorso, ma in questo momento lo rifiuta categoricamente. Mi chiedevo io come comportarmi verso queste sue reazioni e come starle vicino in questo momento delicato per lei e per la nostra relazione.
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

è trascorso solo un mese dall'evento, datevi tempo un altro mese.
Se la situazione dovesse rimanere immutata, sia Lei a chiedere un aiuto psicologico per sè, per come "accompagnare": è il modo migliore per far sì che in un secondo momento anche la Signora sia invogliata a partecipare.

"Come starle vicino?", Lei ci chiede.

Come si sta vicino ad una persona ferita e convalescente:
con attenzione e delicatezza
pur senza eccessive smancerie.

Ho gradito l'apprezzamento.
A Lei un apprezzamento per la Sua sensibilità.

Dott. Brunialti
[#4]
Attivo dal 2021 al 2021
Ex utente
...io ringrazio lei non solo per la professionalita', ma per l'animo con cui svolge la sua delicata professione...sentitamente ringrazio...
[#5]
Attivo dal 2021 al 2021
Ex utente
Buongiorno Dott.ssa,
Putroppo la mia compagna non si e' ripresa, non solo, da due settimane mi scrive che vuole chiudere la relazione, e quasi ogni giorno mi manda messaggi di rabbia affermando sempre che l'ho messa in cinta apposta per distruggerle la vita, mi blocca e mi sblocca continuamente da W.up. Io naturalmente a questo tipo di messaggi non rispondo. Secondo lei al momento e' lucida nel prendere decisioni di questo tipo? Si calmera' con il tempo, lasciandola eventualmente sfogare?
[#6]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

mi dispiace.

Ma come Lei ben saprà,
il dolore talvolta avvicina,
talatra incattivisce e distrugge.
Non posso immaginre quale sarà il caso Vostro.

Il resto appartiene al futuro, che noi Psy (?ancora?) non sappiamo leggere ...

Un cordiale saluto.
Dott. Brunialti