L'ho lasciato ma lo amo ancora

Dopo due anni e mezzo di relazione ho lasciato il mio ragazzo.
Non è stato facile, per niente, abbiamo 19 anni io e 24 lui e abbiamo un figlio di 1 anno.
Lui è stato il mio primo tutto e lo amo ancora.
Conviviamo insieme, quindi non sento tutta questa differenza da quando ci siamo lasciati.
Dice che ha bisogno di tempo per metabolizzare e che tra una settimana se ne andrà.
Principalmente l ho lasciato perché sono arrivata al massimo della sopportazione del suo carattere: ultimamente è come se avessi notato sempre di più i suoi difetti.
Ho fatto anche una lista di pro e contro, e durante questi due anni gli avevo chiesto due pause, che però non ha mai accettato e quindi ci siamo solo distaccati "mentalmente" per qualche ora.
Ora non so, se io lo abbia lasciato perché in questo periodo ci sono stati diversi problemi, tra noi, in famiglia, pensieri vari, o se abbia fatto la scelta giusta, come se fosse qualcosa che avrei dovuto fare tempo fa.
Purtroppo come una bambina, spero ancora in un suo cambiamento, volontà di rimediare a errori commessi.
Oltre al carattere che non mi andava più di tanto giù, ho visto che determinate azioni che ha compiuto mi hanno portato a fidarmi sempre meno di lui, e quindi non lo so, non so se ho fatto bene dato che c'è in mezzo un bimbo piccolo, non so cosa fare adesso.
Forse questo è solo un periodo naturale di incertezza post "fine-relazione" o forse ho esagerato, e avrei dovuto trovare altre soluzioni piuttosto che lasciarci.

Oltre a ciò, la sua reazione mi ha colpito molto: voglio dire, è una persona molto sensibile e quando gli avevo chiesto le pause durante la anno passato o si era arrabbiato accusandomi e dandomi la colpa, o si era messo a piangere come un bambino.
Questa volta niente, non capisco...
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentileragazza,non sono molto chiari i problemi che avete.. per il suo carattere, sostiene Lei.. troppo generico, forse bisogna anche rifletter suk
l fatto che ilpassaggio da coppia di innamorati a triade non e' affatto semplice nè automatico, spesso succede che ci si trova per forza di cose in una situazione imprevista ed anche infelice in cui la neomamma e' molto presa dall'accudimento del piccolo , con tutti gli aspetti , complessi della relazione madre -bambino.. allattamento , cambio di pannolini, risposte al pianto anche notturno, stanchezza ecc., mentre il giovane papa' deve far fronte a sentimenti contraddittori, orgoglio per un verso e quasi gelosia del figlio dall'altra, di fatto si sente trascurato, meno importante e alla fine meno amato. Non solo rose insomma , come semplicisticamente si afferma .. il passaggio e' difficile ,la mammina non ce la fa a far tutto , e non appare come la bella ragazza innamorata... ed il papa' ha la paura di aver perso la sua donna, la sua amante, il suo amore.. Ci vorrebbe un aiuto, concreto ed affettuoso che permetta alla coppia in crisi di avere qualche ora per sè, per ritrovarsi e capirsi, prima di disfare tutto, che è un peccato, perche' sembra che vi vogliate bene ancora. Sicuro che i nonni non possono trovare qualche ora da regalarvi ragazzi? Pensateci , è un momento difficile, ma passa,,, Siete stanchi, questo è il fatto, ci siamo passati tutti, vi assicuro...

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it