Sono innamorata del mio medico

Gentilissimi Dottori,
Vorrei chiedere un vostro consulto.
Sono una ragazza di 20 e mi sono innamorata del mio medico, lui ha 10 anni circa più di me, si è sempre mostrato molto gioviale nei miei confronti, non ho potuto non notare anche un particolare apprezzamento per il mio fisico.
È un sentimento che dura da un anno circa, quindi escluderei la cotta che passa in poco tempo, e questo sentimento è alimentato dal fatto che le nostre visite sono regolari.
Inizialmente ho interpretato ciò come transfert, ma a dopo averne parlato con la psicoterapeuta con la quale seguo un percorso per crescita personale, ho iniziato a escludere tale opzione, o perlomeno potrebbe esserlo ma in minima percentuale, verosimilmente mi sarei innamorata di lui anche avesse un'altro lavoro.
Non mi sento nemmeno di chiamarla infatuazione, poiché all'interno di questo anno di conoscenza abbiamo stretto un profondo dialogo ed è ciò che di lui più mi ha attratto, dunque non mi sento solo attratta dalla sua immagine o dall'immagine che mi sono fatta di lui.

Parto dal presupposto che SO PER CERTO che una relazione tra medico e paziente non può avvenire, ma nel caso in cui vi fosse un riscontro da parte sua sarei immediatamente disposta ad interrompere la nostra relazione terapeutica.

Ho provato una volta ad accennargli il discorso ma rosso in volto e imbarazzato non ha saputo cosa rispondermi, ha detto che ci avrebbe pensato ma poi non ha mai più tirato fuori il discorso.

Io non vorrei mal interpretare sui gesti o sguardi ma mi sembra vagamente di intuire un suo interesse, sempre nei limiti della professionalità.

Vorrei però che questa situazione giungesse ad un dunque, sia nel caso in cui ammetta che l'interesse è reciproco allora provvederei a interrompere la relazione medica, sia nel Caso in cui mi dicesse che non è interessato e quindi continuando la relazione medica.

Vorrei essere cauta nel fare questo passo perché al contempo gli riconosco un grande valore dal punto di vista professionale e affermo ciò dopo aver passato molti altri professionisti, però vorrei comunque superare questo limbo, per cui chiedo a voi, cosa potrei fare?
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

il primo passo concreto verso il Suo medico Lei lo ha già fatto, nel momento in cui ha
"..provato una volta ad accennargli il discorso,"

ed ha ricevuto ben due risposte:
- la prima "non-verbale" attraverso le reazioni corporee
"... rosso in volto e imbarazzato.."
- l'altra attraverso le poche parole pronunciate:
"... non ha saputo cosa rispondermi, ha detto che ci avrebbe pensato.."

Lui ci avrà pure pensato,
"..ma poi non ha mai più tirato fuori il discorso."

Vede che analizzando singole frasi del Suo racconto
la risposta scaturisce naturalmente?

Quale è?
Sembrerebbe che il Suo sia un sentimento a senso unico, come talvolta accade,
soprattutto in giovanissima età e nei confronti dei curanti, dei prof., degli adulti verso i quali c'è stima e ammirazione.

Ora spetta a Lei decidere come ".. superare il limbo.." che dura da un anno.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/