Sorellina in arrivo, gelosia e capricci
Buongiorno,
Sono mamma di un bambino di 2 anni e 5 mesi e tra 2 settimane circa arriverà una sorellina.
Mio figlio sta con me da quando sono a casa in maternità a rischio, 2 o 3 volte a settimana va dai nonni con i quali ha uno splendido rapporto.
Inoltre insieme andiamo a mangiare qualche volta da una mia zia che ci abita vicino.
A gennaio avevamo iniziato l'inserimento al nido ma dopo 2 casi si positività al covid e il continuo interrompersi dell'inserimento abbiamo deciso di tenerlo a casa a malincuore per tutelare i nonni.
Frequentiamo regolarmente i parchi e qualche amico coetaneo a casa nostra e loro.
È sempre stato molto equilibrato nel rapporto con i pari e con qualche bambino più piccolo.
Ultimamente manifesta però verbalmente aggressività nei confronti della sorellina.
Sa che deve arrivare, gliene abbiamo sempre parlato.
Oggi mi ha detto una cosa che mi ha lasciato senza parole: "Quando c'è Diletta prendo il coltello e faccio zac" e in seguito: "Ti graffio la pancia".
Anche le nonne mi riferiscono che spesso nomina la sorella, anche senza che noi gliela ricordiamo, dicendo che i giochi sono suoi e non di Diletta.
Abbiamo "lavorato" insieme sulle emozioni, mi dice spesso se è triste o felice, mi chiedo se queste affermazioni sono normali o meno.
È un bambino dolce e affettuoso soprattutto nei miei confronti ma anche un po' diffidente verso gli estranei e permaloso.
Da circa 2 settimane nei momenti di stanchezza e rabbia alza le mano con me e il papà (aveva avuto un periodo simile a novembre durato un mesetto, poi si era tutto risolto spontaneamente).
Noto che anche nei giochi inscena tra animali e macchinine scontri e litigi.
È un comportamento normale o dovrei in qualche modo "affrontarlo"?
Può essere legato all'arrivo della sorellina, all'età o al connubio tra queste?
Grazie, mi scuso per la lunghezza ma siamo rimasti molto colpiti dalle sue parole e siamo un po' preoccupati.
Sono mamma di un bambino di 2 anni e 5 mesi e tra 2 settimane circa arriverà una sorellina.
Mio figlio sta con me da quando sono a casa in maternità a rischio, 2 o 3 volte a settimana va dai nonni con i quali ha uno splendido rapporto.
Inoltre insieme andiamo a mangiare qualche volta da una mia zia che ci abita vicino.
A gennaio avevamo iniziato l'inserimento al nido ma dopo 2 casi si positività al covid e il continuo interrompersi dell'inserimento abbiamo deciso di tenerlo a casa a malincuore per tutelare i nonni.
Frequentiamo regolarmente i parchi e qualche amico coetaneo a casa nostra e loro.
È sempre stato molto equilibrato nel rapporto con i pari e con qualche bambino più piccolo.
Ultimamente manifesta però verbalmente aggressività nei confronti della sorellina.
Sa che deve arrivare, gliene abbiamo sempre parlato.
Oggi mi ha detto una cosa che mi ha lasciato senza parole: "Quando c'è Diletta prendo il coltello e faccio zac" e in seguito: "Ti graffio la pancia".
Anche le nonne mi riferiscono che spesso nomina la sorella, anche senza che noi gliela ricordiamo, dicendo che i giochi sono suoi e non di Diletta.
Abbiamo "lavorato" insieme sulle emozioni, mi dice spesso se è triste o felice, mi chiedo se queste affermazioni sono normali o meno.
È un bambino dolce e affettuoso soprattutto nei miei confronti ma anche un po' diffidente verso gli estranei e permaloso.
Da circa 2 settimane nei momenti di stanchezza e rabbia alza le mano con me e il papà (aveva avuto un periodo simile a novembre durato un mesetto, poi si era tutto risolto spontaneamente).
Noto che anche nei giochi inscena tra animali e macchinine scontri e litigi.
È un comportamento normale o dovrei in qualche modo "affrontarlo"?
Può essere legato all'arrivo della sorellina, all'età o al connubio tra queste?
Grazie, mi scuso per la lunghezza ma siamo rimasti molto colpiti dalle sue parole e siamo un po' preoccupati.
[#1]
Gentile signora,
l'arrivo di un fratellino o di una sorellina mettono sempre a repentaglio l'unicità del primo figlio. Lo mettono difronte alla possibilità (reale) di dover spartire l'amore materno/paterno con un intruso o addirittura di perdere questo amore. Tale minaccia ''di castrazione'', ben documentata nella letteratura della psicologia infantile, comunemente porta con sé episodi di rabbia e aggressività, soprattutto verso i genitori.
E' un momento particolare ma anche indispensabile, direi, per la buona crescita di un figlio.
Sebbene non conosca nello specifico la situazione direi che non c'è nulla di cui preoccuparsi.
Ovviamente se la situazione dovesse avere dei risvolti più accesi o se vede suo figlio estremamente angosciato, non esiti a contattare un professionista che si occupi dell'infanzia.
Cordialmente,
l'arrivo di un fratellino o di una sorellina mettono sempre a repentaglio l'unicità del primo figlio. Lo mettono difronte alla possibilità (reale) di dover spartire l'amore materno/paterno con un intruso o addirittura di perdere questo amore. Tale minaccia ''di castrazione'', ben documentata nella letteratura della psicologia infantile, comunemente porta con sé episodi di rabbia e aggressività, soprattutto verso i genitori.
E' un momento particolare ma anche indispensabile, direi, per la buona crescita di un figlio.
Sebbene non conosca nello specifico la situazione direi che non c'è nulla di cui preoccuparsi.
Ovviamente se la situazione dovesse avere dei risvolti più accesi o se vede suo figlio estremamente angosciato, non esiti a contattare un professionista che si occupi dell'infanzia.
Cordialmente,
Dr Rivera Garcia Andrès,
San Benedetto del Tronto
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 25/03/2021.
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