Aiuto per una relazione amorosa omosesuale
Sono un ragazzo di 29 anni omossuale e da circa 5 anni sono in relazione con un ragazzo molto disponibile, buono e presente.
Tutto questo però a me non soddisfa perché non riesco ad avere una chimica sessuale, anzi è diventato molto scarso il sesso e senza voglia.
Provo molto più piacere nella masturbazione perché nel mio immaginario posso finalmente fara ciò che mi andrebbe realmente di fare.
Mi piacerebbe che fosse più uomo e dominante, ma invece credo che lui voglia le stesse cose che voglio io.
Non si dice più un "ti amo" e non l ho cerco se non è lui a cercarmi perché credo che a me sia tutto dovuto.
Io non riesco a dargli ciò che lui vorrebbe e nemmeno lui è capace di accontentarmi.
Non ci baciamo quasi mai perché non sento l'esigenza e tantomeno ci dedichiamo a carezze e smancerie varie.
RIBADISCO, il problema è soprattutto il mio perché magari se facessi determinate cose lui sarebbe più propenso nel accontentare le mie fantasie, ma provo una forte forzatura e innaturalezza.
Le cose sono peggiorate da circa un anno quando lui ha deciso di chiudere la relazione con il classico "non ti amo più " in un momento molto delicato della mia vita dove ero molto stressato e preoccupato per una faccenda lavorativa che peggiorava la mia ansia, le mie paranoie.
Quando mi ha lasciato ho subito dopo scoperto che aveva iniziato ad uscire con altri ragazzi
A quel punto mi sono sentito libero di fare ciò che anche lui stava facendo (esagerando, ma non me ne pento, anzi è stato un piacevole periodo di scoperta) ma nei miei pensieri era comunque presente lui e appena finita l'estate siamo ritornati insieme dopo averlo cercato.
Inizialmente sembrava migliorata la relazione, ma il benessere è durato pochissimo perché oltre l'insoddisfazione che provavo si è aggiunta la sensazione orribile che lui è stato capace di lasciarmi e fare determinate cose non avendo rispetto
Per la prima volta vedevo il mio compagno egoista e menefreghista.
Io dopo il suo comportamento avevo fatto faville e questo mi ha fa' riflettere e ricordare quel periodo di solitudine accompagnato da varie persone di passaggio, vacanze estiva con una certa amarezza.
Vivo solo e mi sarebbe piaciuto convivere, avere un futuro con lui, ma dopo 5 anni lui non si è ancora deciso perché la mamma è un po' retro e non accetta il figlio omossuale.
Loro sono molto legati e non farebbe mai nulla che possa essere motivo di sofferenza per la madre.
A me sta passando la voglia e penso di essere stanco di tutte queste situazione, ma ogni qualvolta litighiamo inizio a pensare che lui potrebbe sbagliare di nuovo, che io senza di lui sarei in difficoltà perché lui si occupa molto, se non del tutto della gestione della casa e del mio negozio, commercialista, bollette, f
ecc perché io sono pigro e faccio sbrigare tutte queste situazioni a lui.
Lui possiede anche i codice dei miei conti bancari, mi conta soldi ecc.
in poche parole sa più lui delle mie entrate che io.
Io mi fido ciecamente e non so se tutto ciò e sbagliato.
Tutto questo però a me non soddisfa perché non riesco ad avere una chimica sessuale, anzi è diventato molto scarso il sesso e senza voglia.
Provo molto più piacere nella masturbazione perché nel mio immaginario posso finalmente fara ciò che mi andrebbe realmente di fare.
Mi piacerebbe che fosse più uomo e dominante, ma invece credo che lui voglia le stesse cose che voglio io.
Non si dice più un "ti amo" e non l ho cerco se non è lui a cercarmi perché credo che a me sia tutto dovuto.
Io non riesco a dargli ciò che lui vorrebbe e nemmeno lui è capace di accontentarmi.
Non ci baciamo quasi mai perché non sento l'esigenza e tantomeno ci dedichiamo a carezze e smancerie varie.
RIBADISCO, il problema è soprattutto il mio perché magari se facessi determinate cose lui sarebbe più propenso nel accontentare le mie fantasie, ma provo una forte forzatura e innaturalezza.
Le cose sono peggiorate da circa un anno quando lui ha deciso di chiudere la relazione con il classico "non ti amo più " in un momento molto delicato della mia vita dove ero molto stressato e preoccupato per una faccenda lavorativa che peggiorava la mia ansia, le mie paranoie.
Quando mi ha lasciato ho subito dopo scoperto che aveva iniziato ad uscire con altri ragazzi
A quel punto mi sono sentito libero di fare ciò che anche lui stava facendo (esagerando, ma non me ne pento, anzi è stato un piacevole periodo di scoperta) ma nei miei pensieri era comunque presente lui e appena finita l'estate siamo ritornati insieme dopo averlo cercato.
Inizialmente sembrava migliorata la relazione, ma il benessere è durato pochissimo perché oltre l'insoddisfazione che provavo si è aggiunta la sensazione orribile che lui è stato capace di lasciarmi e fare determinate cose non avendo rispetto
Per la prima volta vedevo il mio compagno egoista e menefreghista.
Io dopo il suo comportamento avevo fatto faville e questo mi ha fa' riflettere e ricordare quel periodo di solitudine accompagnato da varie persone di passaggio, vacanze estiva con una certa amarezza.
Vivo solo e mi sarebbe piaciuto convivere, avere un futuro con lui, ma dopo 5 anni lui non si è ancora deciso perché la mamma è un po' retro e non accetta il figlio omossuale.
Loro sono molto legati e non farebbe mai nulla che possa essere motivo di sofferenza per la madre.
A me sta passando la voglia e penso di essere stanco di tutte queste situazione, ma ogni qualvolta litighiamo inizio a pensare che lui potrebbe sbagliare di nuovo, che io senza di lui sarei in difficoltà perché lui si occupa molto, se non del tutto della gestione della casa e del mio negozio, commercialista, bollette, f
ecc perché io sono pigro e faccio sbrigare tutte queste situazioni a lui.
Lui possiede anche i codice dei miei conti bancari, mi conta soldi ecc.
in poche parole sa più lui delle mie entrate che io.
Io mi fido ciecamente e non so se tutto ciò e sbagliato.
[#1]
Gentile utente,
non leggo domande esplicite.
Leggo però che
la sessualità tra voi langue e che con altri il sesso è stato più interessante,
che la presenza materna è ingombrante,
ed altro.
Ma in cambio lui Le fa da ... segretario contandoLe i soldi, tenendoLe in ordine il conto in banca, la casa e il Suo negozio.
Non dunque - sembrerebbe - "una relazione amorosa omosesuale" come dice il suo titolo,
bensì un storia di reciproca convenienza.
Sono scelte personali nelle quali non c'è giusto o sbagliato, fortunatamente non ci ha chiesto un parere...
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
non leggo domande esplicite.
Leggo però che
la sessualità tra voi langue e che con altri il sesso è stato più interessante,
che la presenza materna è ingombrante,
ed altro.
Ma in cambio lui Le fa da ... segretario contandoLe i soldi, tenendoLe in ordine il conto in banca, la casa e il Suo negozio.
Non dunque - sembrerebbe - "una relazione amorosa omosesuale" come dice il suo titolo,
bensì un storia di reciproca convenienza.
Sono scelte personali nelle quali non c'è giusto o sbagliato, fortunatamente non ci ha chiesto un parere...
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 772 visite dal 25/03/2021.
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