Molto spesso si sente dire che il cibo serve a noi obesi per riparare ad altre mancanze

Buon Giorno.

Il mio nome è Antonia e ho 24 anni. Il mio problema è quello dell'eccessivo peso che ormai fa parte della mia persona ma parecchio tempo. Son qui a chiederVi un semplice parere,ma nello stessotempo da occhi che di tale materia ne capiscono.
Ho provato numerose diete,le quali portano a buoni risultati. Con perdite di parecchi chili in pochi mesi.Ma appena mi fermo,riprendo tutto.Le analisi clinische dicono che ho un metabolismo abbastanza lento. Indi dovrei fare una dieta ipocalorica a lunga durata. Ma non è questo il mio proble.
Mi accorgo che quando mangio,lo faccio non perchè ho fame ma solo perchè me lo sento. Molto spesso si sente dire che il cibo serve a noi obesi per riparare ad altre mancanze. Secondo Voi è necessario (accompagnare una corretta alimentazione) con la figura di uno psicologo? A me andrebbe ,ma diciamo che ho " vergogna". Nel senso che in questo modo darei a vedere che sento il disagio del mio corpo,cosa che a me non va di far trasparire.

Sperando di essere stata giusta nei modi e nei termini,spero in un eventuale isposta.

Buona Sera.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Cara Antonia, dal mio punto di vista l'unica cosa che i cosiddetti disturbi alimentari hanno a che vedere con l'alimentazione è che, appunto, si manifestano con il cibo. Quindi non solo un percorso di tipo psicologico è consigliabile, ma in molti casi indispensabile se si vuol venirne a capo. Le mancanze alle quali si riferisce sono presenti molto spesso, ma solo lei può sapere se nel suo caso è così oppure no.

Non deve vergognarsi di cercare aiuto psicologico, anche perché oggi molti approcci psicoterapeutici non costringono inutilmente la persona a raccontare tutta la propria vita e a elaborare tutto quanto. Semmai, più che vergogna di andare dallo psicoterapeuta, deve preoccuparsi di trovare quello che fa per lei.

A questo proposito può leggere questi articoli, per informarsi:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_intervento.htm
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
http://www.giuseppesantonocito.it/art_bulimia.htm
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/274-il-disturbo-da-vomiting.html
http://www.giuseppesantonocito.it/art_distalim.htm

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
immagino quanto sia difficile per lei pensare di parlare del proprio corpo ad una persona estranea, come potrebbe essere un terapeuta. Ma mi sembra di capire che la pista psicologica sia l'unica che non ha ancora tentato, per cui forse varrebbe la pena percorrerla a mio avviso.

Attenzione però: non tutti gli psicologi sono in grado di trattare un disturbo correlato al cibo ed al peso, per questo le consiglio di informarsi attentamente prima di effettuare la scelta, magari anche attraverso il suo medico.

L'ideale sarebbe rivolgersi ad un Centro specializzato nella cura dei disturbi del comportamento alimentare e dell'obesità, ed il suo medico anche in questo caso potrebbe essere informato.

Capisco che la cosa può spaventarla, ma provi a pensare a come si sente in questo momento: ne vale la pena?

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#3]
Dr. Emanuel Mian Psicoterapeuta, Psicologo 31 1
Gentile Sig.ra Antonia,
cercare delle risposte è gia' un primo importante passo. L'approccio unicamente nutrizionale puo' funzionare in alcuni casi, ma puo' non bastare se l'alimentazione avviene in presenza di una difficile regolazione delle proprie emozioni ed una bassa autostima.
E' bene sottolineare che se il suo medico (endocrinologo?nutrizionista?) ha escluso problematiche di propria competenza, dovrebbe essere indagato non solo "cosa" mangia ma anche il "come" ed il "perche'".
Vi sono momenti della giornata dove si alimenta unicamente per gestire le emozioni o uno stato d'ansia?
Vi sono luoghi, persone o situazioni che la portano ad affrontare i cibi in maniera emotiva?
L'attivita' fisica viene praticata o vi e' uno stile di vita attivo?

Purtroppo nella sua richiesta lei non indica il suo grado di obesita' o se e'in sovrappeso sebbene comprenda non voglia o possa rivelare dati riguardanti il suo peso.
Questa informazione e' utile anche per indirizzarla verso una terapia multidisciplinare (psicologo, nutrizionista, medico internista o endocrinologo)presso un centro oppure in regime ambulatoriale.
Non sappiamo inoltre se le diete cui lei si e' sottoposta nel tempo siano state autogestite oppure valutate da un nutrizionista-dietista.

Rimango dell'idea, come i colleghi che mi hanno preceduto, che l'obesita' ed il binge eating disorder non possano esimere da un supporto psicologico.
Questo dovrebbe avvenire presso colleghi psicologi della sua citta' che abbiano esperienza con i Disturbi del Comportamento Alimentare e le dinamiche che li regolano.

Le consiglio di visionare il sito www.binge-eating.it e di valutare se il disagio che sente nei confronti del cibo e del corpo è simile a quando ivi descritto.

Cordialmente
Dr. Emanuel Mian
Psicologo
Responsabile Unita' per i DCA
Clinica Salus Alpe Adria (UD)

Dr. Emanuel Mian,PhD
Psicologo-Psicoterapeuta
Riceve a Roma, Milano,Monza,Trieste e Udine
www.emotifood.it

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