Relazioni familiari
Buongiorno, chiedo un consulto su come comportarmi in una situazione molto complessa psicologicamente che va avanti da anni.
Premetto che ho 40 anni vivo da sola da 18 anni, sono affermata lavorativamente, con un figlio.
Il grande problema Della mia vita è mia madre (ma anche mio padre) Una donna che potrei definire dalla doppia personalità.
Nonna chioccia, cura della casa, di sé, sempre alla ricerca dei vestiti o accessori più belli ma una donna che è sempre stata condizionata e gelosissima di mio padre, vedendo tradimenti ovunque e con chiunque.
Costringendo noi figli ad assistere a litigate violente, perché anche mio padre è un uomo con molti problemi/limiti caratteriali.
È sempre stato un grande lavoratore ma ha un dialogo inesistente e a volte esasperato da mia madre diventava violento.
Io credo che dei tradimenti ci siano stati ma mia madre ha incentrato la sua vita su questo.
Senza mai tutelare noi figli.
Facendo terra bruciata con chiunque potesse darle sospetti.
Risultato?
Oggi non hanno più amici di coppia (mio padre ne risente molto), lei esce solo con le sue amiche quando lui non c è.
Però noi figli siamo moralmente obbligati ad andare a cena da loro almeno tre volte la settimana perché avendo loro un dialogo assente dobbiamo in qualche modo supportarli.
Perché non si sono neanche mai separati! Odio mia madre per tutto quello che ha fatto, per avermi sempre chiamata la figlia di mio padre, per non avermi MAI dato un abbraccio (ai miei fratelli si) , per non aver mai sentito nessun affetto da parte sua, per aver dovuto subire tutte le sue "pazzie" psicologiche rivolte a mio padre e per aver fatto terra bruciata con chiunque.
Odio anche mio padre che ha sempre espressioni e linguaggi cattivi e maleducati.
Loro hanno 70 anni oggi, ed io vivo questo eterno conflitto nel non volerli piu vedere (perché mi fanno star male, perché trovo ingiusto questo obbligo di doverli supportare per il rapporto malato tra loro) e il voler essere una figlia normale che ha comunque bisogno dei suoi genitori.
Ci sono anche dei lati posti.
Qualcuno può dirmi come dovrei comportarmi?
Loro per me sono motivo di depressione ma come faccio ad abbandonarli?
Come coppia non hanno nulla.
Il fine di questo sfogo è che oltre un consiglio iediato vorrei iniziare un percorso psicologico...
Premetto che ho 40 anni vivo da sola da 18 anni, sono affermata lavorativamente, con un figlio.
Il grande problema Della mia vita è mia madre (ma anche mio padre) Una donna che potrei definire dalla doppia personalità.
Nonna chioccia, cura della casa, di sé, sempre alla ricerca dei vestiti o accessori più belli ma una donna che è sempre stata condizionata e gelosissima di mio padre, vedendo tradimenti ovunque e con chiunque.
Costringendo noi figli ad assistere a litigate violente, perché anche mio padre è un uomo con molti problemi/limiti caratteriali.
È sempre stato un grande lavoratore ma ha un dialogo inesistente e a volte esasperato da mia madre diventava violento.
Io credo che dei tradimenti ci siano stati ma mia madre ha incentrato la sua vita su questo.
Senza mai tutelare noi figli.
Facendo terra bruciata con chiunque potesse darle sospetti.
Risultato?
Oggi non hanno più amici di coppia (mio padre ne risente molto), lei esce solo con le sue amiche quando lui non c è.
Però noi figli siamo moralmente obbligati ad andare a cena da loro almeno tre volte la settimana perché avendo loro un dialogo assente dobbiamo in qualche modo supportarli.
Perché non si sono neanche mai separati! Odio mia madre per tutto quello che ha fatto, per avermi sempre chiamata la figlia di mio padre, per non avermi MAI dato un abbraccio (ai miei fratelli si) , per non aver mai sentito nessun affetto da parte sua, per aver dovuto subire tutte le sue "pazzie" psicologiche rivolte a mio padre e per aver fatto terra bruciata con chiunque.
Odio anche mio padre che ha sempre espressioni e linguaggi cattivi e maleducati.
Loro hanno 70 anni oggi, ed io vivo questo eterno conflitto nel non volerli piu vedere (perché mi fanno star male, perché trovo ingiusto questo obbligo di doverli supportare per il rapporto malato tra loro) e il voler essere una figlia normale che ha comunque bisogno dei suoi genitori.
Ci sono anche dei lati posti.
Qualcuno può dirmi come dovrei comportarmi?
Loro per me sono motivo di depressione ma come faccio ad abbandonarli?
Come coppia non hanno nulla.
Il fine di questo sfogo è che oltre un consiglio iediato vorrei iniziare un percorso psicologico...
[#1]
Sarebbe utile approfondire la storia familiare, per capire quali dinamiche siano in atto. Mi sembra di capire da ciò che scrive che non è figlia unica (".....Costringendo noi figli ad assistere a litigate violente..."), e quindi sarebbe utile sapere come vivono questa situazione gli altri figli, e se anche loro sentono il carico dei genitori come lo sente lei. Le consiglio di iniziare un percorso di tipo familiare, cioè sistemico relazionale.
Dr.ssa Paola Gargiulo, Psicologa Clinica, Psicoterapeuta Sistemico Relazionale. +393403703339
[#3]
Allora sarebbe proprio utile iniziare un percorso di tipo familiare cominciando con lei e, gradualmente, provando l'inserimento dei suoi fratelli. Questo consentirebbe di introdurre un elemento nuovo, in termini di dinamiche relazionali e comunicative, che favorirebbe un "movimento" all'interno del sistema familiare e delle dinamiche attualmente in atto.
[#5]
È normale che i suoi fratelli dicano di no, per questo le ho proposto di cominciare con un percorso individuale. Attraverso questo percorso si potrebbe cominciare costruendo un genogramma familiare per approfondire le relazioni, nello specifico quelle filiali (tra fratelli) dal suo punto di vista, messe in comparazione con quelle genitori-figli. Sì, certo, al momento è possibile lavorare solo via Skype/Zoom.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.3k visite dal 21/03/2021.
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