Ansia con le persone
Mi capita spesso di avere problemi ansia con le persone.
Finché si tratta di un rapporto veloce e furtivo tutto ok ma quando approfondjsck la conoscenza vado spesso in difficoltà.
Mi succede da anni.
Se una persona mii fa una battuta infelice non riesco a far finta di nulla, ci sta.
Però la vivo male finisco in ansia fortissima ed eviro la persona con la paura di doverci ancora a che fare.
Non soo s ce un nome per questa cosa.
Tuttavia sono anni che i rapporti con le persone finiscono sempre per agitarsi.
Preciso che sono una persona molto sensibile.
Saluti
Finché si tratta di un rapporto veloce e furtivo tutto ok ma quando approfondjsck la conoscenza vado spesso in difficoltà.
Mi succede da anni.
Se una persona mii fa una battuta infelice non riesco a far finta di nulla, ci sta.
Però la vivo male finisco in ansia fortissima ed eviro la persona con la paura di doverci ancora a che fare.
Non soo s ce un nome per questa cosa.
Tuttavia sono anni che i rapporti con le persone finiscono sempre per agitarsi.
Preciso che sono una persona molto sensibile.
Saluti
[#1]
"Mi succede da anni."
Gentile Utente,
scrive Lei stesso che si tratta di una problematica che si trascina da tanto tempo: non si è mai rivolto ad un professionista per cercare di migliorare la situazione, dal momento che da solo pare mettere in atto sempre le medesime dinamiche disfunzionali?
"Non so se c'è un nome per questa cosa."
Rivolgersi di persona ad uno psicologo psicoterapeuta potrebbe essere il modo per ottenere una risposta. Anche se, dare (o, peggio, darsi) un'etichetta non è detto che aiuti a risolvere le cose, anzi.
L'obiettivo, a mio avviso, dovrebbe essere quello di individuare e cercare di modificare certi schemi (pensiero-emozione-comportamento) e certe convinzioni che la portano a sperimentare il disagio che ci ha descritto.
"Preciso che sono una persona molto sensibile."
Questo di per sé non è nè un pregio, nè un difetto e non deve diventare un paravento dietro cui nascondersi per evitare il cambiamento.
La sua sensibilità va indirizzata al meglio, così da riuscire a vivere a pieno la vita e non fuggire da essa. Ribadisco che un percorso psicoterapeutico potrebbe esserle di grande aiuto per effettuare quei minimi cambiamenti necessari a raggiungere la serenità e l'equilibrio che ora le mancano.
Cordialità.
Gentile Utente,
scrive Lei stesso che si tratta di una problematica che si trascina da tanto tempo: non si è mai rivolto ad un professionista per cercare di migliorare la situazione, dal momento che da solo pare mettere in atto sempre le medesime dinamiche disfunzionali?
"Non so se c'è un nome per questa cosa."
Rivolgersi di persona ad uno psicologo psicoterapeuta potrebbe essere il modo per ottenere una risposta. Anche se, dare (o, peggio, darsi) un'etichetta non è detto che aiuti a risolvere le cose, anzi.
L'obiettivo, a mio avviso, dovrebbe essere quello di individuare e cercare di modificare certi schemi (pensiero-emozione-comportamento) e certe convinzioni che la portano a sperimentare il disagio che ci ha descritto.
"Preciso che sono una persona molto sensibile."
Questo di per sé non è nè un pregio, nè un difetto e non deve diventare un paravento dietro cui nascondersi per evitare il cambiamento.
La sua sensibilità va indirizzata al meglio, così da riuscire a vivere a pieno la vita e non fuggire da essa. Ribadisco che un percorso psicoterapeutico potrebbe esserle di grande aiuto per effettuare quei minimi cambiamenti necessari a raggiungere la serenità e l'equilibrio che ora le mancano.
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 700 visite dal 21/03/2021.
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