Aiutare un’amica che ha mentito ai suoi genitori sulla vita universitaria

Buongiorno,
Di recente ho scoperto che un’amica non ha fatto altro che mentire per 10 anni sulla sua vita universitaria, raccontando bugie sugli esami e arrivando a sostenere di essere prossima alla laurea (addirittura fingendo di scrivere la tesi).
Io la conosco da circa 5 anni e ho sempre avuto la sensazione che mentisse, ma solo 5 mesi fa io e un’altra amica l’abbiamo affrontata per scoprire la verità: anche in questa occasione, lei ha prima raccontato nuovamente delle bugie, finché, solo dopo aver chiesto di vedere il suo Libretto Universitario, ha finalmente ammesso di aver superato solo un esame in totale.
A quel punto ha deciso di lasciare gli studi, ma, pur informando (a fatica) alcuni amici, continua ad evitare di dirlo ai suoi genitori.
Negli ultimi giorni poi ha cominciato a dire che le è stata promessa un’assunzione di lavoro, ma essendo stata vaga come al solito, io dubito che sia vero.
La mia paura è che possa incastrarsi in una rete di bugie sempre più grande e che si senta poi infine senza via di scampo.
Abbiamo cercato di convincerla a parlare con i suoi genitori o di parlare con un esperto, ma lei si rifiuta e ha cominciato ad evitarci, come se fossimo sue nemiche.
Vorrei chiedere se potesse essere giusto cercare di parlare con i suoi genitori, anche senza di lei, per far capire loro la situazione o se questo potesse essere ancora più dannoso.

Vi ringrazio
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 194
Gentile utente,
la situazione che lei prospetta è alquanto spinosa.
Sappiamo anche dalla cronaca che talvolta una vita immersa nella menzogna ha avuto perfino esiti tragici.
Alcuni pseudo-studenti nella stessa condizione che lei descrive, incombendo la presunta laurea, ci hanno scritto chiedendo come affrontare il crollo del castello di menzogne che stava per precipitare sulla loro testa e su quella dei genitori. Ne trova tra i nostri consulti.
Della sua amica, però, non sappiamo assolutamente nulla.
Non è lei che ci scrive, per cui non possiamo sapere quali risorse, quali strategie intenda mettere in campo.
Evidentemente lei intravede dei pericoli, se pensa di intervenire, ma può essere certa di non peggiorare le cose?
Ha un'amicizia personale con i genitori dell'amica, per cui possa sentirsi complice dell'inganno? Altrimenti non vedo l'opportunità di intromettersi.
Del resto, quale certezza ha che la sua amica non abbia mentito anche a lei? Scrive che dopo essere stata scoperta "ha deciso di lasciare gli studi, ma pur informando (a fatica) alcuni amici, continua ad evitare di dirlo ai suoi genitori".
E se non volesse dire a lei che invece ha già rivelato tutto in famiglia? In che senso poi decide di lasciare gli studi, una persona che non li ha nemmeno cominciati?
Se lei si sente amica di questa ragazza, si attenga a quello che ha fatto finora: offra disponibilità alle sue confidenze, se richiesta, ma non ne approfitti per rivelarle a terze persone, fossero pure i genitori di lei.
Valuti bene la differenza tra il voler aiutare e il voler perseguire la propria visione di giustizia.
Ci tenga al corrente.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Attivo dal 2021 al 2021
Ex utente
La ringrazio per la sua risposta, mi atterrò ai suoi consigli. Buona serata