Paura della morte e dell'eternità
Buongiorno,
É da 2 mesi e mezzo che ho pensieri costanti e ossessivi verso domande esistenziali.
Ho 31 anni, in passato (da ragazzino soprattutto) mi erano balenate per la testa queste domande, ma data l'età e la spensieratezza sono sempre state posticipate e archiviate.
All'improvviso, dopo aver visto un video su Youtube che parlava dell'Universo, mi è scattata un'ansia immotivata.
Il "Loop mentale" che mi pervade la mente ogni giorno é: l'idea del nulla dopo la morte é triste... qualsiasi cosa io faccia con passione e buoni propositi, tutte le persone che amerò e a cui mi affezionerò, verranno inevitabilmente "inghiottite" dalla morte un giorno... quindi nulla ha senso.
Tanto vale vivacchiare o condurre una vita edonistica... non riesco più ad avere una visione "positiva" ed "entusiasta" come ce l'avevo prima e questo stato mi rende abbastanza depresso.
L'alternativa é sperare in una vita dopo la morte... dove ritroverò i miei cari e continuerò a vivere.
Ok, però poi se ci penso bene... una vita senza fine é inconcepibile e mi fa letteralmente spappolare il cervello... il fatto di non arrivare mai ad una FINE renderebbe ogni giorno in questa ipotetica vita eterna (nonostante sia circondato dai miei cari) completamente senza senso, senza scopo, senza un fine ultimo.
Non ci sarebbe una proiezione futura e questa cosa mi fa venire i brividi.
Altra alternativa é un idea di aldilà in cui la coscienza é più "ultraterrena" in cui saremo "tutti in uno"... ma non é una bella prospettiva perché in qualche modo non sarei più io.
Quindi in questo periodo sto letteralmente "rimbalzando" da un'idea di eternità che mi dà sollievo in previsione del nulla dopo la morte... ma appena mi scatta l'ansia di un'esistenza senza fine penso subito al fatto che non ci sarà nulla in modo da calmarmi... e così via.
Ho cercato su internet e penso di avere una forma di ossessività compulsiva esistenziale (in inglese Existential OCD).
Ero arrivato ad un accettazione del nulla dopo la morte... ma poi la mia compagna, a cui sono molto legato, mi ha detto l'altro giorno (senza che io mi sia confidato con lei, dato che non voglio darle pensieri o farle credere che io abbia problemi) che vuole invecchiare con me ma non vuole finire sotto terra... le piacerebbe l'idea che ci rincontriamo nell'aldilà.
E mi ha spezzato il cuore in quel momento...
Non le ho detto di questa mia Apeirophobia... e che per me la concezione di vita eterna sarebbe spaventosa.
Come potete notare... ho la testa molto incasinata.
Vorrei parlarne con uno specialista dato che mi sta rendendo la quotidianità invalidante. E l'unica cosa a darmi sollievo é bermi un bicchiere di vino o una birra ogni giorno.
Grazie per l'ascolto.
É da 2 mesi e mezzo che ho pensieri costanti e ossessivi verso domande esistenziali.
Ho 31 anni, in passato (da ragazzino soprattutto) mi erano balenate per la testa queste domande, ma data l'età e la spensieratezza sono sempre state posticipate e archiviate.
All'improvviso, dopo aver visto un video su Youtube che parlava dell'Universo, mi è scattata un'ansia immotivata.
Il "Loop mentale" che mi pervade la mente ogni giorno é: l'idea del nulla dopo la morte é triste... qualsiasi cosa io faccia con passione e buoni propositi, tutte le persone che amerò e a cui mi affezionerò, verranno inevitabilmente "inghiottite" dalla morte un giorno... quindi nulla ha senso.
Tanto vale vivacchiare o condurre una vita edonistica... non riesco più ad avere una visione "positiva" ed "entusiasta" come ce l'avevo prima e questo stato mi rende abbastanza depresso.
L'alternativa é sperare in una vita dopo la morte... dove ritroverò i miei cari e continuerò a vivere.
Ok, però poi se ci penso bene... una vita senza fine é inconcepibile e mi fa letteralmente spappolare il cervello... il fatto di non arrivare mai ad una FINE renderebbe ogni giorno in questa ipotetica vita eterna (nonostante sia circondato dai miei cari) completamente senza senso, senza scopo, senza un fine ultimo.
Non ci sarebbe una proiezione futura e questa cosa mi fa venire i brividi.
Altra alternativa é un idea di aldilà in cui la coscienza é più "ultraterrena" in cui saremo "tutti in uno"... ma non é una bella prospettiva perché in qualche modo non sarei più io.
Quindi in questo periodo sto letteralmente "rimbalzando" da un'idea di eternità che mi dà sollievo in previsione del nulla dopo la morte... ma appena mi scatta l'ansia di un'esistenza senza fine penso subito al fatto che non ci sarà nulla in modo da calmarmi... e così via.
Ho cercato su internet e penso di avere una forma di ossessività compulsiva esistenziale (in inglese Existential OCD).
Ero arrivato ad un accettazione del nulla dopo la morte... ma poi la mia compagna, a cui sono molto legato, mi ha detto l'altro giorno (senza che io mi sia confidato con lei, dato che non voglio darle pensieri o farle credere che io abbia problemi) che vuole invecchiare con me ma non vuole finire sotto terra... le piacerebbe l'idea che ci rincontriamo nell'aldilà.
E mi ha spezzato il cuore in quel momento...
Non le ho detto di questa mia Apeirophobia... e che per me la concezione di vita eterna sarebbe spaventosa.
Come potete notare... ho la testa molto incasinata.
Vorrei parlarne con uno specialista dato che mi sta rendendo la quotidianità invalidante. E l'unica cosa a darmi sollievo é bermi un bicchiere di vino o una birra ogni giorno.
Grazie per l'ascolto.
[#1]
Salve, grazie per aver scritto.
Ciò che dal suo discorso sembra trasparire è che ci sia una questione con il concetto di ''fine'', di limite, di termine ultimo all'interno del quale tutto possa essere catalogabile come dato esperienziale umano. ''Se vivo, devo morire'', ''Se una cosa ha un inizio deve avere una fine''. In qualche maniera questa forma ''sintomatologica'' di pensiero ha preso il posto, probabilmente, ad un'altra questione che la tocca più da vicino e verso la quale ha un'insistenza ossessiva che la metaforizza tramite i discorsi di vita e di morte. Sottolineerei che la sua ragazza le ''ha spezzato il cuore'' dal momento in cui le ha detto che vorrebbe continuare ad avere il suo amore anche dopo la fine della vita. Il desiderio dell'altro nei suoi confronti, il desiderio eterno, in qualche modo sembra avere dei rimandi con la sua domanda.
Cordialmente,
Ciò che dal suo discorso sembra trasparire è che ci sia una questione con il concetto di ''fine'', di limite, di termine ultimo all'interno del quale tutto possa essere catalogabile come dato esperienziale umano. ''Se vivo, devo morire'', ''Se una cosa ha un inizio deve avere una fine''. In qualche maniera questa forma ''sintomatologica'' di pensiero ha preso il posto, probabilmente, ad un'altra questione che la tocca più da vicino e verso la quale ha un'insistenza ossessiva che la metaforizza tramite i discorsi di vita e di morte. Sottolineerei che la sua ragazza le ''ha spezzato il cuore'' dal momento in cui le ha detto che vorrebbe continuare ad avere il suo amore anche dopo la fine della vita. Il desiderio dell'altro nei suoi confronti, il desiderio eterno, in qualche modo sembra avere dei rimandi con la sua domanda.
Cordialmente,
Dr Rivera Garcia Andrès,
San Benedetto del Tronto
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.8k visite dal 15/03/2021.
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