Paura effettiva o ossessione?
Buongiorno... io ho bisogno un consulto in quanto in questo periodo nn posso permettermi di andare da uno psicologo... più che altro un consiglio...
sono fidanzata con un uomo che è stato sposato... ma che in passato ha fatto la pallina da Ping pong tra me e la sua ex moglie con tanto di bugie pesanti e gravi per nascondere ad entrambe l’esistenza dell’altra...
Dopo anni sono qualche mese che siamo tornati insieme... ma io nn riesco a fidarmi... ho l’ossessione di controllargli ogni giorno il telefono di nascosto... analizzo ogni frase parola per parola... e siccome hanno un figlio in comune per me la situazione sta diventando un incubo... lui mi dice che il rapporto è esclusivo per il bene del figlio... e lo posso capire... ma io vivo nell’ansia e nella paura che lui faccia così dettato dal fatto di far vedere a lei che è cambiato per tornarci insieme...
visto che lo vedo molto accomodante quando lei non gli fa vedere il figlio o quando lei gli chiede soldi...
Vivo perennemente nell’ansia che quello che è successo in passato possa ricapitare e nn riesco a fidarmi di quello che dice mi faccio film assurdi che alle volte nn sono neanche tanto razionali...
e con l’andare del tempo anche il rapporto con lui si sta logorando... non so che fare...
Alle volte le mie paure mi sembrano fondate e alla volte mi sembra un ossessione...
vivo costantemente ogni giorno con questi pensieri nn riesco a vivere serena e tranquilla...
sono fidanzata con un uomo che è stato sposato... ma che in passato ha fatto la pallina da Ping pong tra me e la sua ex moglie con tanto di bugie pesanti e gravi per nascondere ad entrambe l’esistenza dell’altra...
Dopo anni sono qualche mese che siamo tornati insieme... ma io nn riesco a fidarmi... ho l’ossessione di controllargli ogni giorno il telefono di nascosto... analizzo ogni frase parola per parola... e siccome hanno un figlio in comune per me la situazione sta diventando un incubo... lui mi dice che il rapporto è esclusivo per il bene del figlio... e lo posso capire... ma io vivo nell’ansia e nella paura che lui faccia così dettato dal fatto di far vedere a lei che è cambiato per tornarci insieme...
visto che lo vedo molto accomodante quando lei non gli fa vedere il figlio o quando lei gli chiede soldi...
Vivo perennemente nell’ansia che quello che è successo in passato possa ricapitare e nn riesco a fidarmi di quello che dice mi faccio film assurdi che alle volte nn sono neanche tanto razionali...
e con l’andare del tempo anche il rapporto con lui si sta logorando... non so che fare...
Alle volte le mie paure mi sembrano fondate e alla volte mi sembra un ossessione...
vivo costantemente ogni giorno con questi pensieri nn riesco a vivere serena e tranquilla...
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Le situazioni affettive "triangolari" prolungate sono espressione dell'incrocio, apparentemente casuale, delle caratteristiche di personalità e delle specifiche modalità di attaccamento di tutti gli interessati.
Una relazione di coppia, considerate le dinamiche che innesca, è già di per sé complessa, per essere ulteriormente "complicata" da vicissitudine "esterne". Vero che la vita comporta spesso situazioni inaspettate ed imprevedibili, ma le nostre capacità di scelta dovrebbero sempre poter orientarsi al nostro miglior equilibrio e benessere personale.
Detto questo, la prima importante questione che lei deve porsi è sul "perché" del suo essere tornata a scegliere di impegnarsi in questa relazione e a rimanerci. È qualcosa che riguarda lei e non tanto l'altro...
Lei infatti ha "scelto" di ritornare in un rapporto che, al di là delle normali responsabilità della vita (quelle ad es. della continuità delle funzioni genitoriali per chi si ha affrontato una separazione coniugale), secondo quanto lei descrive, sembra ricalcare le dinamiche precedenti, ossia la presenza di tre soggetti nella stessa relazione.
E poiché immagino che le sue "ossessioni" non siano proprio frutto di una percezione distorta della realtà, presumo che i suoi dubbi siano alimentati dai comportamenti ambivalenti anche di lui. Non credo sinceramente che le sue preoccupazioni potranno essere risolte dal suo compagno, che sembra essere tuttora invischiato in un rapporto non completamente elaborato. È sempre lei che deve interrogarsi sule sue motivazioni profonde a rimanere in una relazione che, più che gioia e serenità, appare caratterizzata da sofferenza ed incertezze.
Capisco che le attuali sociali ed economiche non siano favorevoli, ma nel caso non riuscisse a venirne a capo, credo che potrebbe essere opportuno che lei si faccia aiutare da un professionista competente.
Una relazione di coppia, considerate le dinamiche che innesca, è già di per sé complessa, per essere ulteriormente "complicata" da vicissitudine "esterne". Vero che la vita comporta spesso situazioni inaspettate ed imprevedibili, ma le nostre capacità di scelta dovrebbero sempre poter orientarsi al nostro miglior equilibrio e benessere personale.
Detto questo, la prima importante questione che lei deve porsi è sul "perché" del suo essere tornata a scegliere di impegnarsi in questa relazione e a rimanerci. È qualcosa che riguarda lei e non tanto l'altro...
Lei infatti ha "scelto" di ritornare in un rapporto che, al di là delle normali responsabilità della vita (quelle ad es. della continuità delle funzioni genitoriali per chi si ha affrontato una separazione coniugale), secondo quanto lei descrive, sembra ricalcare le dinamiche precedenti, ossia la presenza di tre soggetti nella stessa relazione.
E poiché immagino che le sue "ossessioni" non siano proprio frutto di una percezione distorta della realtà, presumo che i suoi dubbi siano alimentati dai comportamenti ambivalenti anche di lui. Non credo sinceramente che le sue preoccupazioni potranno essere risolte dal suo compagno, che sembra essere tuttora invischiato in un rapporto non completamente elaborato. È sempre lei che deve interrogarsi sule sue motivazioni profonde a rimanere in una relazione che, più che gioia e serenità, appare caratterizzata da sofferenza ed incertezze.
Capisco che le attuali sociali ed economiche non siano favorevoli, ma nel caso non riuscisse a venirne a capo, credo che potrebbe essere opportuno che lei si faccia aiutare da un professionista competente.
Dr. Roberto Calia
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 885 visite dal 13/03/2021.
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