Comportamento del mio amico
Salve, sono un ragazzo di 24 anni. Scrivo perché non riesco a capire il comportamento del mio amico
Tutto ha inizio un anno fa quando conosco un ragazzo, lui mi confessa di essere innamorato di me e io gli confesso di non provare i suoi stessi sentimenti ma solo amicizia.
Lui mi dice che essere amici va bene.
Ma dopo un po iniziano i problemi, io mi sento controllato, forzato a dover fare cose con lui anche se non ho voglia.
Lui pretende che io gli dia sempre il buongiorno e la buonanotte, pretende che dobbiamo fare cose insieme tipo vederci per il caffè, andare per una passeggiata, guardare film.
A me fa piacere ma lui lo pretende ogni giorno, a volte capita che non mi va, e quando gli rispondo di no iniziano subito i problemi da parte sua.
Inizia a dire che forse la nostra non è amicizia, che io non voglio stare con lui ect.
Inoltre mi sento controllato da lui, gli da fastidio che io vada a dormire tardi, che mi sveglio tardi, se non rispondo ai suoi messaggi mi dice cosa stavi facendo, eri troppo impegnato per non rispondere, perchè mi ignori.
Addirittura gli da fastidio se vado a fare la spesa senza chiedergli se vuole venire.
Mi rendo conto che sono cose di poco importanza ma, ma ogni giorno la situazione diventa pesante.
Ad ogni litigata trova sempre il modo di dare la colpa a me.
Giorni fa mi confessa di essere depresso per vari problemi della sua vita, cosa che io non sapevo facendomi sentire in colpa che magari veramente non sono stato un buon amico.
Ad ogno litigata si giustifica sempre che ha problemi.
Inoltre è stato da uno psicologo dove ha dedotto che la colpa è sia mia che sua.
Io sinceramente non mi sento colpevole di niente, e messo in chiaro più volte che mi da fastidio il suo compartamento in quanto io voglio essere libero, senza stare li a pensare questo gli da fastidio, quest’altra cosa anche etc.
A volte sono costretto a nascondergli le cose per non litigare.
È molto difficile stargli accanto ma nonostante tutto io gli voglio bene e vorrei aiutarlo sopratutto ora che mi ha confessato di essere depresso.
Grazie mille per l’attenzione.
Tutto ha inizio un anno fa quando conosco un ragazzo, lui mi confessa di essere innamorato di me e io gli confesso di non provare i suoi stessi sentimenti ma solo amicizia.
Lui mi dice che essere amici va bene.
Ma dopo un po iniziano i problemi, io mi sento controllato, forzato a dover fare cose con lui anche se non ho voglia.
Lui pretende che io gli dia sempre il buongiorno e la buonanotte, pretende che dobbiamo fare cose insieme tipo vederci per il caffè, andare per una passeggiata, guardare film.
A me fa piacere ma lui lo pretende ogni giorno, a volte capita che non mi va, e quando gli rispondo di no iniziano subito i problemi da parte sua.
Inizia a dire che forse la nostra non è amicizia, che io non voglio stare con lui ect.
Inoltre mi sento controllato da lui, gli da fastidio che io vada a dormire tardi, che mi sveglio tardi, se non rispondo ai suoi messaggi mi dice cosa stavi facendo, eri troppo impegnato per non rispondere, perchè mi ignori.
Addirittura gli da fastidio se vado a fare la spesa senza chiedergli se vuole venire.
Mi rendo conto che sono cose di poco importanza ma, ma ogni giorno la situazione diventa pesante.
Ad ogni litigata trova sempre il modo di dare la colpa a me.
Giorni fa mi confessa di essere depresso per vari problemi della sua vita, cosa che io non sapevo facendomi sentire in colpa che magari veramente non sono stato un buon amico.
Ad ogno litigata si giustifica sempre che ha problemi.
Inoltre è stato da uno psicologo dove ha dedotto che la colpa è sia mia che sua.
Io sinceramente non mi sento colpevole di niente, e messo in chiaro più volte che mi da fastidio il suo compartamento in quanto io voglio essere libero, senza stare li a pensare questo gli da fastidio, quest’altra cosa anche etc.
A volte sono costretto a nascondergli le cose per non litigare.
È molto difficile stargli accanto ma nonostante tutto io gli voglio bene e vorrei aiutarlo sopratutto ora che mi ha confessato di essere depresso.
Grazie mille per l’attenzione.
[#1]
Gentile signore,
Il rapporto che descrive fa pensare a una relazione tossica, asimmetrica, problematica.
Tenga pur presente che questo amico in realtà si è detto innamorato di lui .. e infatti la tratta praticamente come se foste in una relazione amorosa... Cosa che lei dice non essere...
Le ha detto che per lui solo amicizia va bene, ma le parole sembrano non confermate dalle azioni...
... E se anche foste in una relazione, il grado di dipendenza affettiva mostrato comunque lascerebbe pensare a un rapporto scricchiolante e morboso...
Non si lasci intimorire dalle parole del suo amico rispetto al suo stato di salute. Non è suo compito farsene carico, tanto più se il suo amico è seguito da un collega.
Per lei, potrebbero costituire una "trappola" perché lei continui a fare quello che il suo amico richiede.
Piuttosto, il suggerimento è di cercare un definitivo momento di chiarezza e di allontanarsi da una persona che sembrerebbe in parte soggiogarla psicologicamente...
Inoltre... Il consiglio è di aprire un po' di più gli occhi e di capire come è potuto finire in questa situazione... Il suo amico ha fatto di certo la sua parte... Ma lei lo ha fatto fare anziché stoppare dall'inizio una relazione tossica... Un consiglio, si interroghi sul perché ...
Cari saluti
Il rapporto che descrive fa pensare a una relazione tossica, asimmetrica, problematica.
Tenga pur presente che questo amico in realtà si è detto innamorato di lui .. e infatti la tratta praticamente come se foste in una relazione amorosa... Cosa che lei dice non essere...
Le ha detto che per lui solo amicizia va bene, ma le parole sembrano non confermate dalle azioni...
... E se anche foste in una relazione, il grado di dipendenza affettiva mostrato comunque lascerebbe pensare a un rapporto scricchiolante e morboso...
Non si lasci intimorire dalle parole del suo amico rispetto al suo stato di salute. Non è suo compito farsene carico, tanto più se il suo amico è seguito da un collega.
Per lei, potrebbero costituire una "trappola" perché lei continui a fare quello che il suo amico richiede.
Piuttosto, il suggerimento è di cercare un definitivo momento di chiarezza e di allontanarsi da una persona che sembrerebbe in parte soggiogarla psicologicamente...
Inoltre... Il consiglio è di aprire un po' di più gli occhi e di capire come è potuto finire in questa situazione... Il suo amico ha fatto di certo la sua parte... Ma lei lo ha fatto fare anziché stoppare dall'inizio una relazione tossica... Un consiglio, si interroghi sul perché ...
Cari saluti
Dott. Ferdinando Toscano
Psicologo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.2k visite dal 11/03/2021.
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