Problemi col mio psicologo
Salve a tutti, espongo il mio problema, io ho problemi d'ansia, estrema timidezza e problema nell'interagire con gli altri, sono in terapia da 4 mesi e dalle ultime sedute il mio psicologo mi ha detto che il mio problema principale sta nell'accettarmi per quello che sono e il fatto che io sia introverso.
Sul primo niente da dire ci sto provando ma sul fatto dell'essere introverso, sia vero o non vero, mi crea uno stato emotivo di profonda angoscia e nervosismo poiche mi riporta a quando ero piccolo e sia in famiglia che a scuola mi dicevano che non parlavo mai e che dovevo essere piu sveglio ed estroverso, cosa che in realta mi capitava anche finita la scuola quando uscivo con amici.
Il punto e che io ho detto di questo al mio psicologo e lui mi ha detto in pratica che comunque devo accettarlo e ha riaffermato che sono introverso.
Sta di fatto che anche dopo questa ultima seduta io mi sento male e non aiutato per la seconda volta e non mi pare che mettere etichette aiuti molto.
Sono molto indeciso se continuare questa terapia o cercare l'aiuto di un'altro psicologo sperando di sentirmi meno giudicato.
Grazie in anticipo per la risposta.
Sul primo niente da dire ci sto provando ma sul fatto dell'essere introverso, sia vero o non vero, mi crea uno stato emotivo di profonda angoscia e nervosismo poiche mi riporta a quando ero piccolo e sia in famiglia che a scuola mi dicevano che non parlavo mai e che dovevo essere piu sveglio ed estroverso, cosa che in realta mi capitava anche finita la scuola quando uscivo con amici.
Il punto e che io ho detto di questo al mio psicologo e lui mi ha detto in pratica che comunque devo accettarlo e ha riaffermato che sono introverso.
Sta di fatto che anche dopo questa ultima seduta io mi sento male e non aiutato per la seconda volta e non mi pare che mettere etichette aiuti molto.
Sono molto indeciso se continuare questa terapia o cercare l'aiuto di un'altro psicologo sperando di sentirmi meno giudicato.
Grazie in anticipo per la risposta.
[#1]
Gentile utente,
ne ha parlato con il Suo Psy nei termini in cui ne ha scritto a noi?
Con il proprio curante occorre nasca gradualmente una fiducia e una confidenza ... a prova di qualsiasi argomento.
Anche se cambiasse professionista Lei avrebbe sempre questo Suo scoglio da superare, la paura di essere giudicato;
il giudizio sta *dentro di Lei*, non nella mente dello Psicologo,
ne può stare certo.
Talvolta nella relazione terapeutica dare un nome può rappresentare la base condivisa da cui partire; nel suo caso:
. introverso
. accettare
. cambiare.
E' la mappa di un viaggio possibile.
Dott. Brunialti
ne ha parlato con il Suo Psy nei termini in cui ne ha scritto a noi?
Con il proprio curante occorre nasca gradualmente una fiducia e una confidenza ... a prova di qualsiasi argomento.
Anche se cambiasse professionista Lei avrebbe sempre questo Suo scoglio da superare, la paura di essere giudicato;
il giudizio sta *dentro di Lei*, non nella mente dello Psicologo,
ne può stare certo.
Talvolta nella relazione terapeutica dare un nome può rappresentare la base condivisa da cui partire; nel suo caso:
. introverso
. accettare
. cambiare.
E' la mappa di un viaggio possibile.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 09/03/2021.
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