Disturbo ossessivo compulsivo con ansia
Salve cerco un parere, Ho 45 anni e dal 1996 soffro di disturbo ossessivo compulsivo, è cominciato tuitto a fine settembre del 95, avevo un esame e temevo di non farcela, per due o tre mesi dopo il primo episodio ho soffero d'ansia poi a Gennaio del 96 ho incominciato a manifestare i primi sintomi a controllare se le finestre erano chiuse, poi porte e finestre, nel 99 sono stato presso uno psicologo che mi ha curato efficacemente con elopram 30 gocce, le manie erano quasi scomparse, nel 2002 dopo la morte di mio nonno e la chiusura dell'attività paterna, anche per causa mia, con il quale lavoravo, le manie sono ricomparse sotto altre forme, una di queste che mi porto dietro è la mia ossessione per la simmetria ossia quando mi trovo in un posto al chiuso la mia impronta sul pavimento deve essere uniforme, se non lo è incomincio a fare macchiette, poi ho cominciato a sviluppare un altra mania nei confronti dei miei genitori e fratelli sorelli, non mi possono toccare con le unghie oppure lo possono fare ma deve essere dispari e non pari, dal 2004 poi, non mi tocco più con le unghie ossia mi tocco ma deve essere dispari il conteggio a fine giornata, e per evitare di toccarmi uso guanti in lattice o nitrile o da lavoro, li uso anche per lavarmi, e come se avessi perso parte della funzionalità della mano, ora siccome ho uniziato un percorso presso un ipnologo, e questa persona segue una terapia senza farmaci, gli ho chiesto cosa ne pensasse dei farmaci e si è espresso in maniera sfavorevole, ma il problema è un altro alla quarta seduta mi ha messo in difficoltà, mi ha detto che se cambiavo specialista per lui era meglio perchè mio padre in buona fede gli aveva detto che avevamo controllato se era iscritto all'ordine dei medici, mi ha fatto un casino di storie per me se cambi è meglio eccetera eccetera, poi parlando con mio padre ha cambiato versione ed ha detto il contrario di quello che aveva detto a me anzi gli ha detto che io gli avevo ha rivelato una cosa fondamentale che non avevo detto al precedente collega, con me si era lamentato e con mio padre no, comunque io poi gli ho posto il quesito se aveva mai preso in considerazione la possibilità di curare questo problema con un'altro specialista che si occupa di farmaci, la seduta successiva mi ha proposto se volevo che potevo fare una seduta da un neurologo, che non so che c'entra, per poter abbinare una cura farmacologica così mi sarei sbloccato prima se me la sentivo, nelle ultime due sedute abbiamo iniziato una terapia sul lettino dove lui mi fai irrigidire i muscoli e poi rilassare e mi parla dicendo cose del tipo fai finta di fluttuare, di stare in un 'altra dimensioni, la trance ancora non l'ho provata, oggi tra l'altro sono venuti sia mio padre che mia madre e mi hanno toccato in volto per vedere un pò con l'esposizione che succede, ora siccome non mi sento ancora pienamente soddisfatto volevo chiedere a voi come mi dovrei comportare secondo voi, cosa mi consigliate
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Gentile Utente,
non mi trovo preparata rispetto alla figura dell'ipnologo, credo però che il questo professionista per dirsi tale dovrebbe essere iscritto all'albo dei medici o degli psicologi. Se non lo è e soprattutto se lei non si fida di questa persona perché non lo sente affidabile, cerchi un altro specialista, accertandosi che sia iscritto ad un albo professionale.
Le chiedo, infine, dal 2002 quando si sono nuovamente manifestati dei sintomi, lei da chi si faceva seguire?
Sono passati nel frattempo quasi vent'anni.
Resto a disposizione se ne avesse ancora bisogno
Cordialmente
non mi trovo preparata rispetto alla figura dell'ipnologo, credo però che il questo professionista per dirsi tale dovrebbe essere iscritto all'albo dei medici o degli psicologi. Se non lo è e soprattutto se lei non si fida di questa persona perché non lo sente affidabile, cerchi un altro specialista, accertandosi che sia iscritto ad un albo professionale.
Le chiedo, infine, dal 2002 quando si sono nuovamente manifestati dei sintomi, lei da chi si faceva seguire?
Sono passati nel frattempo quasi vent'anni.
Resto a disposizione se ne avesse ancora bisogno
Cordialmente
Dr.ssa Valeria Mazzilli
Psicologa Clinica
Via San Giacomo, 15 Napoli
cel. 3895404108
[#2]
Ex utente
Dottoressa è stata gentilissima ad avermi risposto e ad avermi concesso una boccata d'ossigeno, nel 2002 sono tornato dallo stesso psicologo, presso il suo studio privato, che mi aveva curato quasi efficacemente, solo che ha cambiato cura farmacologica per un paio di anni ho assunto solo prazepam che ha contenuto ma non si è lavorato sulla nuova mania, comunque ho sospeso e ripreso più volte la cura farmacologica ,sempre sotto consiglio del su citato professionista che ho frequentato ad annate alterne quando stavo bene o comunque meglio non ci sono andato,con farmaci ogni volta diversi tra cui anafranil, e fino a qualche anno fa sertralina e prazene, sempre contenendo il problema. Comunque nel 2018 ho sospeso e a seguito di un evento per me negativo c'è stato un forte attacco d'ansia che ha determinato un progressivo peggioramento della situazione, la cosa più assurda sa qual'è, che adesso il mio ex psicologo che ha più di 70 anni presta sevizio nella stessa struttura privata, come neurologo, dove presta servizio l'ipnologo, la porta accanto alla sua. Tra l'altro
quest'ipnologo ha provato anche a screditalo dicendo che non era iscritto all'albo, cosa che non è vera, ora mi chiedo se esiste una causa come asserisce lui, questa causa che dovrebbe essere rivelata ai mie familiari e farà male da come dice lui, risolverà i miei problemi mi chiedo. Comunque mi chiedo non poteva lavorare in sinergia con il medico che mi ha curato per quasi una vita, mi ha detto che se voglio posso consultare un neurologo con cui callabora per inziare una cura farmacologica di due mesi, con una seduta ogni sei mesi Questo ipnologo dice di avere individuato il problema e risiederebbe in un evento avvenuto quando avevo 10 -11 anni, cosa che io avrei a lui raccontato e al mio ex specialista no, questa verità scottante. Comunque restiamo in contatto perchè sono alla nona seduta, la mia intenzione è di cambiare professionista.
quest'ipnologo ha provato anche a screditalo dicendo che non era iscritto all'albo, cosa che non è vera, ora mi chiedo se esiste una causa come asserisce lui, questa causa che dovrebbe essere rivelata ai mie familiari e farà male da come dice lui, risolverà i miei problemi mi chiedo. Comunque mi chiedo non poteva lavorare in sinergia con il medico che mi ha curato per quasi una vita, mi ha detto che se voglio posso consultare un neurologo con cui callabora per inziare una cura farmacologica di due mesi, con una seduta ogni sei mesi Questo ipnologo dice di avere individuato il problema e risiederebbe in un evento avvenuto quando avevo 10 -11 anni, cosa che io avrei a lui raccontato e al mio ex specialista no, questa verità scottante. Comunque restiamo in contatto perchè sono alla nona seduta, la mia intenzione è di cambiare professionista.
[#3]
Gentile Utente,
probabilmente quello che lei chiama psicologo, in realtà è uno psicoterapeuta laureato non in psicologia ma in medicina. Solo i medici possono prescrivere farmaci, noi psicologi non possiamo. A maggior ragione lo è se poi questo stesso professionista lavora anche come neurologo. Se ho compreso bene il suo racconto.
I dubbi che muove e che ci scrive qui sono leciti ed è bene porli a chi potrebbe darle dei chiarimenti in tal senso.
Senza voler entrare nel merito del lavoro che svolge questo ipnologo, potrebbe richiedere un parere al professionista che l'ha tenuto in cura tutti questi anni, quello che lei chiama "il suo ex psicologo", dal momento che lui conosce bene la sua storia clinica e personale e tra l'altro, da quel che ci racconta, i due professionisti si conoscono anche.
È molto importante che si insaturi un clima di fiducia e una buona alleanza terapeutica per ottenere risultati soddisfacenti
Spero di esserle stata un pochino utile
Cordialmente
probabilmente quello che lei chiama psicologo, in realtà è uno psicoterapeuta laureato non in psicologia ma in medicina. Solo i medici possono prescrivere farmaci, noi psicologi non possiamo. A maggior ragione lo è se poi questo stesso professionista lavora anche come neurologo. Se ho compreso bene il suo racconto.
I dubbi che muove e che ci scrive qui sono leciti ed è bene porli a chi potrebbe darle dei chiarimenti in tal senso.
Senza voler entrare nel merito del lavoro che svolge questo ipnologo, potrebbe richiedere un parere al professionista che l'ha tenuto in cura tutti questi anni, quello che lei chiama "il suo ex psicologo", dal momento che lui conosce bene la sua storia clinica e personale e tra l'altro, da quel che ci racconta, i due professionisti si conoscono anche.
È molto importante che si insaturi un clima di fiducia e una buona alleanza terapeutica per ottenere risultati soddisfacenti
Spero di esserle stata un pochino utile
Cordialmente
[#4]
Ex utente
La cosa più assurda è che lo psicologo ipnologo con me diceva che se avessi cambiato, cioè se me ne fossi andato gli avrei fatto un piacere mentre parlando con mio padre ha detto di avere la situazione in pugno e che c'era particolare che non avrei raccontato al precedente collega con il quale si sarebbe consultato e che ci sarebbe voluto più tempo per risolvere la situazione con la sua terapia, cosa di cui a me non ha fatto cenno quando ci siamo rivisti anzi mi ha consigliato, se avessi voluto abbinare una cura farmacologica per sbloccarmi prima, di rivolgermi ad un altro specialista neurologo con cui collabara quando secondo me poteva tranquillamente collaborare con il mio ex psicologo che lavora la porta accanto. Non credo ci sia un buon rapporto fra i due in quanto davanti a mio padre ha provato a screditarlo asserendo che non fosse iscritto all'albo
Comunque ho controllato su questo sito, spero sia attendibile, e risultano entrambi iscritti all'albo:
https://areariservata.psy.it/cgi-bin/areariservata/albo_nazionale.cgi
l'ipnologo risulta iscritto all'albo come psicologo
mentre il mio primo terapeuta risulta iscritto dal15/12/1975 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di SALERNO (Ordine della Provincia di SALERNO) n. 0000002919
iscrizioni
28/10/1975 - MEDICINA E CHIRURGIA (NAPOLI SECONDA UNIVERSITA)
lauree
1975 / II - Medicina e Chirurgia (NAPOLI SECONDA UNIVERSITA)
abilitazioni
22/11/1979 - NEUROLOGIA (NAPOLI SECONDA UNIVERSITA) - Specializzazione
specializzazioni
MEDICO PSICOTERAPEUTA
Autorizzato all'esercizio dell'attivita' psicoterapeutica ex art.35 L. 56/89 dal 19/04/1994
Comunque ho controllato su questo sito, spero sia attendibile, e risultano entrambi iscritti all'albo:
https://areariservata.psy.it/cgi-bin/areariservata/albo_nazionale.cgi
l'ipnologo risulta iscritto all'albo come psicologo
mentre il mio primo terapeuta risulta iscritto dal15/12/1975 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di SALERNO (Ordine della Provincia di SALERNO) n. 0000002919
iscrizioni
28/10/1975 - MEDICINA E CHIRURGIA (NAPOLI SECONDA UNIVERSITA)
lauree
1975 / II - Medicina e Chirurgia (NAPOLI SECONDA UNIVERSITA)
abilitazioni
22/11/1979 - NEUROLOGIA (NAPOLI SECONDA UNIVERSITA) - Specializzazione
specializzazioni
MEDICO PSICOTERAPEUTA
Autorizzato all'esercizio dell'attivita' psicoterapeutica ex art.35 L. 56/89 dal 19/04/1994
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Gentile Utente,
ha fatto bene a verificare, è giusto che lei si assicuri dell' effettiva professionalità degli esperti a cui si affida.
Il sito a cui ha fatto riferimento è quello giusto, è l'albo nazionale degli psicologi.
Quello che le ho scritto precedentemente però vale in ogni caso e per qualsiasi tipologia di professione di aiuto, ancor più per medici e psicologi.
Alla base di una buona relazione terapeutica ci deve essere fiducia, ci si deve poter affidare e fidare. Ci deve essere trasparenza.
Se lei ha dubbi li esponga a chi la tiene in cura e se nonostante questo continua ad avere perplessità provi a rivolgersi ad un altro professionista, potrebbe farsi consigliare dal suo primo terapeuta, come le ho già detto.
Spero di esserle stata utile
Cordialmente
ha fatto bene a verificare, è giusto che lei si assicuri dell' effettiva professionalità degli esperti a cui si affida.
Il sito a cui ha fatto riferimento è quello giusto, è l'albo nazionale degli psicologi.
Quello che le ho scritto precedentemente però vale in ogni caso e per qualsiasi tipologia di professione di aiuto, ancor più per medici e psicologi.
Alla base di una buona relazione terapeutica ci deve essere fiducia, ci si deve poter affidare e fidare. Ci deve essere trasparenza.
Se lei ha dubbi li esponga a chi la tiene in cura e se nonostante questo continua ad avere perplessità provi a rivolgersi ad un altro professionista, potrebbe farsi consigliare dal suo primo terapeuta, come le ho già detto.
Spero di esserle stata utile
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.4k visite dal 09/03/2021.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.