Sono un impostore?
Ad ogni esame universitario che faccio mi sento sempre dire che mi danno quel voto per bontà di cuore, perché almeno finisco (visto che sono 7 anni che sto tentando di completare il mio master in fisica), e oggi ad un esame dalla laurea di nuovo una frase che sottolinea questa mia condizione: 'non ti posso dare 18 per rispetto di quelli che 18 lo prendono studiando'.
A me piace tantissimo la materia che studio e mi dispiace di non riuscire a capirla, mi dispiace di essere arrivata qui così senza merito ma solo per bontà di cuore di queste persone che alla fine vedono che ci sto provando... forse non dovrei laurearmi perché è ingiusto nei confronti di quelli che effettivamente sanno di cosa parlano in questa materia.
Più passa il tempo e più mi sento inadatta, più vorrei ricominciare tutto dall'inizio e tornare indietro nel tempo.
Non so se mi verrebbe meglio il tutto, in effetti forse no.
Immagino che oramai anche voi mi direte di finire questo percorso, almeno andrò avanti nella mia vita e non rimarrò stagnante in questo limbo universitario infinito.
Col passare del tempo ho trovato anche sempre più difficile entrare nell'edificio della facoltà e, le rare volte che ero costretta ad entrare, ho sempre fatto di tutto per evitare i miei coetanei che tutti erano decisamente più avanti nel loro percorso e decisamente più in grado di me di stare li dentro... Voglio molto bene ai miei coetanei siamo tutti amici (anche perché siamo pochi in questa facoltà) ma mi rendo conto che sia per loro imbarazzante stare con me perchè molti degli argomenti che trattano io non posso raggiungerli...anche se vorrei tanto, vorrei semplicemente capire.
In un certo senso ringrazio la pandemia che mi permetterà di laurearmi a distanza senza dover invitare nessuno, senza dover celebrare una cosa di cui alla fine mi vergogno e basta.
Ho interrotto spesso gli studi per lavorare, principalmente badante o assistente informatica, ma spesso l'ho fatto perchè avevo paura e mi sentivo cosi terribilmente inadatta, non in grado.
Anche prima di mettermi a studiare spesso devo fare esercizi per controllare un po' l'ansia (tipo conto 5 cose che vedo, tocco 4 cose vicine a me, mi concentro su 3 suoni, sento l'odore di 2 cose distinte e penso al sentimento che sto provando - ispirando dal naso ed espirando dalla bocca).
Probabilmente dovrei trovarmi un lavoro serio anche solo per permettermi delle sedute dallo psicologo.
Capisco che le vostre posizioni professionali non vi permettano di darmi chissà quale aiuto qui a distanza e persino a titolo gratuito.
Mi piacerebbe se potreste consigliarmi qualcosa da leggere o studiare per poter capire perchè sono cosi, che mi possa in qualche modo aiutare.
Probabilmente dovrei solo accettare questa mia incapacità di capire le cose...Me l'hanno ripetuta cosi tante volte che non penso più sia un errore statistico...Però vorrei cosi disperatamente essere in grado di capire di più, mi dispiace cosi tanto non essere in grado di farlo e laurearmi lo stesso
A me piace tantissimo la materia che studio e mi dispiace di non riuscire a capirla, mi dispiace di essere arrivata qui così senza merito ma solo per bontà di cuore di queste persone che alla fine vedono che ci sto provando... forse non dovrei laurearmi perché è ingiusto nei confronti di quelli che effettivamente sanno di cosa parlano in questa materia.
Più passa il tempo e più mi sento inadatta, più vorrei ricominciare tutto dall'inizio e tornare indietro nel tempo.
Non so se mi verrebbe meglio il tutto, in effetti forse no.
Immagino che oramai anche voi mi direte di finire questo percorso, almeno andrò avanti nella mia vita e non rimarrò stagnante in questo limbo universitario infinito.
Col passare del tempo ho trovato anche sempre più difficile entrare nell'edificio della facoltà e, le rare volte che ero costretta ad entrare, ho sempre fatto di tutto per evitare i miei coetanei che tutti erano decisamente più avanti nel loro percorso e decisamente più in grado di me di stare li dentro... Voglio molto bene ai miei coetanei siamo tutti amici (anche perché siamo pochi in questa facoltà) ma mi rendo conto che sia per loro imbarazzante stare con me perchè molti degli argomenti che trattano io non posso raggiungerli...anche se vorrei tanto, vorrei semplicemente capire.
In un certo senso ringrazio la pandemia che mi permetterà di laurearmi a distanza senza dover invitare nessuno, senza dover celebrare una cosa di cui alla fine mi vergogno e basta.
Ho interrotto spesso gli studi per lavorare, principalmente badante o assistente informatica, ma spesso l'ho fatto perchè avevo paura e mi sentivo cosi terribilmente inadatta, non in grado.
Anche prima di mettermi a studiare spesso devo fare esercizi per controllare un po' l'ansia (tipo conto 5 cose che vedo, tocco 4 cose vicine a me, mi concentro su 3 suoni, sento l'odore di 2 cose distinte e penso al sentimento che sto provando - ispirando dal naso ed espirando dalla bocca).
Probabilmente dovrei trovarmi un lavoro serio anche solo per permettermi delle sedute dallo psicologo.
Capisco che le vostre posizioni professionali non vi permettano di darmi chissà quale aiuto qui a distanza e persino a titolo gratuito.
Mi piacerebbe se potreste consigliarmi qualcosa da leggere o studiare per poter capire perchè sono cosi, che mi possa in qualche modo aiutare.
Probabilmente dovrei solo accettare questa mia incapacità di capire le cose...Me l'hanno ripetuta cosi tante volte che non penso più sia un errore statistico...Però vorrei cosi disperatamente essere in grado di capire di più, mi dispiace cosi tanto non essere in grado di farlo e laurearmi lo stesso
[#1]
Gentile utente,
può trovare degli psicologi a titolo gratuito -o a costo di ticket- alle ASL, al Consultorio, anche nell'università che sta frequentando.
Il suo problema potrebbe essere uno dei tanti Disturbi di Apprendimento. Forse si è presentato anche durante il percorso scolastico precedente, e se è così dovrebbe chiarirci in che modo lo avete affrontato, a suo tempo, coi suoi genitori.
Venendo a oggi, sembra che lei non sia concentrata su quello che dovrebbe essere il punto focale della sua attenzione; uno psicologo dell'apprendimento, dopo averla valutata mediante test, le direbbe subito quali metodi adottare per migliorare la situazione.
Le faccio qualche esempio.
1) Gli esercizi da lei scelti "per controllare un po' l'ansia", come scrive, non la istradano a ciò che si accinge a studiare, sembrano invece rituali ossessivo-compulsivi.
2) Lei scrive: "sono 7 anni che sto tentando di completare il mio master in fisica" e subito dopo si contraddice: "oggi ad un esame dalla laurea"...
Cara utente, ma i suoi studi sono per acquisire una laurea oppure un master? E se si tratta di una laurea, ha iniziato a 26 anni?
3) "A me piace tantissimo la materia che studio e mi dispiace di non riuscire a capirla". Qui sta prendendo in giro noi, o sé stessa. Cosa le può piacere di una materia che non capisce? Se presumibilmente non sa di cosa parla, come fa a dire che le piace? Inoltre, perché tra tante discipline possibili ha scelto proprio quella che non capisce? Per ricavarne continue mortificazioni?
Il bello è che lei ha anche lavorato, e in due campi non facili: "Ho interrotto spesso gli studi per lavorare, principalmente badante o assistente informatica".
Perché non ha approfondito gli studi in questi due settori? L'assistenza agli anziani, tra l'altro, è la professione del futuro, ma anche l'informatica ha i suoi pregi.
Vede bene che l'aiuto di uno psicologo sarebbe essenziale.
Così, "a distanza e persino a titolo gratuito", come lei scrive (ignorando che la professione che si ama non si pratica solo per denaro) le dirò che la consultazione di uno psicologo, anche nelle sedi che le ho consigliato, l'aiuterà a risolvere i numerosi problemi che trapelano dalla sia email.
Auguri.
può trovare degli psicologi a titolo gratuito -o a costo di ticket- alle ASL, al Consultorio, anche nell'università che sta frequentando.
Il suo problema potrebbe essere uno dei tanti Disturbi di Apprendimento. Forse si è presentato anche durante il percorso scolastico precedente, e se è così dovrebbe chiarirci in che modo lo avete affrontato, a suo tempo, coi suoi genitori.
Venendo a oggi, sembra che lei non sia concentrata su quello che dovrebbe essere il punto focale della sua attenzione; uno psicologo dell'apprendimento, dopo averla valutata mediante test, le direbbe subito quali metodi adottare per migliorare la situazione.
Le faccio qualche esempio.
1) Gli esercizi da lei scelti "per controllare un po' l'ansia", come scrive, non la istradano a ciò che si accinge a studiare, sembrano invece rituali ossessivo-compulsivi.
2) Lei scrive: "sono 7 anni che sto tentando di completare il mio master in fisica" e subito dopo si contraddice: "oggi ad un esame dalla laurea"...
Cara utente, ma i suoi studi sono per acquisire una laurea oppure un master? E se si tratta di una laurea, ha iniziato a 26 anni?
3) "A me piace tantissimo la materia che studio e mi dispiace di non riuscire a capirla". Qui sta prendendo in giro noi, o sé stessa. Cosa le può piacere di una materia che non capisce? Se presumibilmente non sa di cosa parla, come fa a dire che le piace? Inoltre, perché tra tante discipline possibili ha scelto proprio quella che non capisce? Per ricavarne continue mortificazioni?
Il bello è che lei ha anche lavorato, e in due campi non facili: "Ho interrotto spesso gli studi per lavorare, principalmente badante o assistente informatica".
Perché non ha approfondito gli studi in questi due settori? L'assistenza agli anziani, tra l'altro, è la professione del futuro, ma anche l'informatica ha i suoi pregi.
Vede bene che l'aiuto di uno psicologo sarebbe essenziale.
Così, "a distanza e persino a titolo gratuito", come lei scrive (ignorando che la professione che si ama non si pratica solo per denaro) le dirò che la consultazione di uno psicologo, anche nelle sedi che le ho consigliato, l'aiuterà a risolvere i numerosi problemi che trapelano dalla sia email.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
1) mi pare un po esagerato, ho soltanto cercato in internet qualcosa che potesse aiutarmi quando sento che mi agito e ho trovato questo esercizio di respirazione che piu o meno funziona. Peró se dice che è un atteggiamento ossessivo- compulsivo lo interrompo senza problemi...Quindi in caso io senta l'agitazione crescere, cosa potrei fare per rilassarmi un po?
2) dopo la laurea triennale che ho completato in 5 anni invece di 3, sto per completare il master dopo 6 anni. Sapevo che il master si chiamasse 'laurea di secondo livello' ma probabilmente mi sbaglio e mi scuso per la confusione.
3) sin dalle elementari ho trovato le materie scientifiche molto interessanti e non vedo, da parte mia, una contraddizione nel trovarle belle anche se so di non essere un genio, e di non capirle come io vorrei e di essere molto sotto gli standard richiesti dai miei professori... Nel liceo non ho avuto particolari problemi, anche li ero molto ansiosa e soprattutto gli scritti di italiano e latino per me erano problematici. Nel triennio universitario, invece, mi sono sempre sentita con una marcia in meno e penso che questo negli anni sia peggiorato e mi abbia fatto arrivare qui.
Per quanto riguarda l'assistenza agli anziani purtroppo non ho quel dono e non penso sia stata una cosa che mi veniva bene. Fino a che il problema era solo assisterli fisicamente come lavarli, cambiarli o nutrirli, non era una cosa difficile, ma non riuscivo a dargli la compagnia che avrebbe fatto loro bene, non ho quella dote. A questo poi si sono aggiunte anche le pressioni esterne del 'non mortificarmi a fare questi lavori perche ho una laurea'. Quindi direi che l'assistenza agli anziani non è una strada per me. L'assistenza informatica e la programmazione la continuo anche perche intrinseca nella mia laurea, è un po uno strumento che si sottintende sappiano tutti fare. Chi fa questi studi fa per forza anche molta programmazione in vari linguaggi e piu o meno mi riesce abbastanza bene.
Infine riguardo un possibile disturbo dell'apprendimento la ringrazio e cercheró di fare qualche test, non mi era venuto in mente che potesse essere questo il problema.. pensavo fossero semplicemente la paura e l'agitazione, ma in questa ottica potrebbero essere una conseguenza. La ringrazio anche per l'informazione riguardo l'esistenza di psicologi gratuiti, in questo periodo non posso permettermi nemmeno il costo del ticket e ora mi informeró se è un servizio previsto nella mia cittá
2) dopo la laurea triennale che ho completato in 5 anni invece di 3, sto per completare il master dopo 6 anni. Sapevo che il master si chiamasse 'laurea di secondo livello' ma probabilmente mi sbaglio e mi scuso per la confusione.
3) sin dalle elementari ho trovato le materie scientifiche molto interessanti e non vedo, da parte mia, una contraddizione nel trovarle belle anche se so di non essere un genio, e di non capirle come io vorrei e di essere molto sotto gli standard richiesti dai miei professori... Nel liceo non ho avuto particolari problemi, anche li ero molto ansiosa e soprattutto gli scritti di italiano e latino per me erano problematici. Nel triennio universitario, invece, mi sono sempre sentita con una marcia in meno e penso che questo negli anni sia peggiorato e mi abbia fatto arrivare qui.
Per quanto riguarda l'assistenza agli anziani purtroppo non ho quel dono e non penso sia stata una cosa che mi veniva bene. Fino a che il problema era solo assisterli fisicamente come lavarli, cambiarli o nutrirli, non era una cosa difficile, ma non riuscivo a dargli la compagnia che avrebbe fatto loro bene, non ho quella dote. A questo poi si sono aggiunte anche le pressioni esterne del 'non mortificarmi a fare questi lavori perche ho una laurea'. Quindi direi che l'assistenza agli anziani non è una strada per me. L'assistenza informatica e la programmazione la continuo anche perche intrinseca nella mia laurea, è un po uno strumento che si sottintende sappiano tutti fare. Chi fa questi studi fa per forza anche molta programmazione in vari linguaggi e piu o meno mi riesce abbastanza bene.
Infine riguardo un possibile disturbo dell'apprendimento la ringrazio e cercheró di fare qualche test, non mi era venuto in mente che potesse essere questo il problema.. pensavo fossero semplicemente la paura e l'agitazione, ma in questa ottica potrebbero essere una conseguenza. La ringrazio anche per l'informazione riguardo l'esistenza di psicologi gratuiti, in questo periodo non posso permettermi nemmeno il costo del ticket e ora mi informeró se è un servizio previsto nella mia cittá
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 945 visite dal 08/03/2021.
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