Mia figlia di 7 anni ha paura della morte
Buongiorno a tutti.
Ho bisogno di un consiglio.
Ieri sera mia figlia di 7 anni (1'elementare) è andata a letto tranquilla (ieri è stata una giornata tranquilla e serena per lei), poi dopo mezzoretta si è svegliata piangendo e dicendo che aveva fatto un brutto pensiero, che aveva paura di morire.
E che anche quando sarà vecchia non vorrà morire.
Mio marito le ha chiesto se avesse visto qualcosa alla TV, lei ha detto nulla.
"Non so perché ho fatto questo pensiero" diceva.
Poi è venuta da me.
Abbiamo parlato un po' per capire da dove le fosse venuto, e le ho chiesto se fosse per tutto questo periodo, per via del CoVid, per ciò che si sente.
Io già faccio psicoterapia e le ho detto quello che mi ha sempre detto la psicologa, cioè che è un pensiero che passa e va via, come tutti gli altri pensieri che arrivano.
E che per farlo andare via e "rimetterlo al suo posto" deve fare e guardare le cose che la fanno stare bene e divertire.
E poi, siccome mi diceva che anche da vecchia non vorrà morire, le ho detto che é una cosa che succederà, ma non oggi o domani ma fra tanti anni.
Farà in tempo a diventare mamma, nonna e nonna bis magari.
E deve arrivare all'età della nonna bis (87 anni ed è ancora abbastanza in gamba).
Non le ho detto che é immortale, e non era il caso di dire altro cioè che si può morire anche prima per altre cause, non in quel momento.
Poi abbiamo parlato dei pensieri, che il cervello funziona e fa sempre i pensieri.
Beh alla fine si è calmata un pochino.
Stamattina ha solo detto che ieri sera ha dormito con me perché ha fatto un brutto pensiero.
Stamattina non ne ha più parlato e mi sembra la solita bimba di 7 anni.
Ma io no.
Ha 7 anni, come è possibile che le succeda questo, che abbia questi pensieri così brutti?
Come la gestisco adesso?
Ho bisogno di un consiglio.
Ieri sera mia figlia di 7 anni (1'elementare) è andata a letto tranquilla (ieri è stata una giornata tranquilla e serena per lei), poi dopo mezzoretta si è svegliata piangendo e dicendo che aveva fatto un brutto pensiero, che aveva paura di morire.
E che anche quando sarà vecchia non vorrà morire.
Mio marito le ha chiesto se avesse visto qualcosa alla TV, lei ha detto nulla.
"Non so perché ho fatto questo pensiero" diceva.
Poi è venuta da me.
Abbiamo parlato un po' per capire da dove le fosse venuto, e le ho chiesto se fosse per tutto questo periodo, per via del CoVid, per ciò che si sente.
Io già faccio psicoterapia e le ho detto quello che mi ha sempre detto la psicologa, cioè che è un pensiero che passa e va via, come tutti gli altri pensieri che arrivano.
E che per farlo andare via e "rimetterlo al suo posto" deve fare e guardare le cose che la fanno stare bene e divertire.
E poi, siccome mi diceva che anche da vecchia non vorrà morire, le ho detto che é una cosa che succederà, ma non oggi o domani ma fra tanti anni.
Farà in tempo a diventare mamma, nonna e nonna bis magari.
E deve arrivare all'età della nonna bis (87 anni ed è ancora abbastanza in gamba).
Non le ho detto che é immortale, e non era il caso di dire altro cioè che si può morire anche prima per altre cause, non in quel momento.
Poi abbiamo parlato dei pensieri, che il cervello funziona e fa sempre i pensieri.
Beh alla fine si è calmata un pochino.
Stamattina ha solo detto che ieri sera ha dormito con me perché ha fatto un brutto pensiero.
Stamattina non ne ha più parlato e mi sembra la solita bimba di 7 anni.
Ma io no.
Ha 7 anni, come è possibile che le succeda questo, che abbia questi pensieri così brutti?
Come la gestisco adesso?
[#1]
Gentile utente,
attorno a questa età i bambini e le bambine attraversano una fase specifica di paura della morte e del morire.
Solo a questo punto della loro vita infatti si rendono conto che tutte le "cose" muoiono e che tale faccenda è irreversibile: animali, formiche, pianta di orchidea, nonna bis ..., e che purtroppo riguarderà anche i propri genitori,
le persone cioè a cui sono più legati considerata l'età.
Si può ipotizzare che l'evento "pandemia" abbia reso più pungente tale infantile consapevolezza.
Pensi che al tempo del disastro di Chernobil (incidente nucleare, 1986) i disegni dei bambini avevano cambiato contenuti e colori utilizzati, anche se nessuno aveva ovviamente spiegato loro nei dettagli quello che era successo.
Quando Sua figlia dovesse riprendere il discorso o manifestare paura al riguardo, la abbracci e le spieghi che le persone se ne vanno solo quando i più giovani sono pronti e capaci di vivere da soli,
che però ognuno continua a vivere nel cuore (= pensieri, sentimenti) di chi continua ad amarlo.
Tale fondamentale aiuto al proprio figlio/a può risultare più incerto e meno efficace quando è il genitore stesso a temere la morte ...
Saluti cari.
Dott. Brunialti
attorno a questa età i bambini e le bambine attraversano una fase specifica di paura della morte e del morire.
Solo a questo punto della loro vita infatti si rendono conto che tutte le "cose" muoiono e che tale faccenda è irreversibile: animali, formiche, pianta di orchidea, nonna bis ..., e che purtroppo riguarderà anche i propri genitori,
le persone cioè a cui sono più legati considerata l'età.
Si può ipotizzare che l'evento "pandemia" abbia reso più pungente tale infantile consapevolezza.
Pensi che al tempo del disastro di Chernobil (incidente nucleare, 1986) i disegni dei bambini avevano cambiato contenuti e colori utilizzati, anche se nessuno aveva ovviamente spiegato loro nei dettagli quello che era successo.
Quando Sua figlia dovesse riprendere il discorso o manifestare paura al riguardo, la abbracci e le spieghi che le persone se ne vanno solo quando i più giovani sono pronti e capaci di vivere da soli,
che però ognuno continua a vivere nel cuore (= pensieri, sentimenti) di chi continua ad amarlo.
Tale fondamentale aiuto al proprio figlio/a può risultare più incerto e meno efficace quando è il genitore stesso a temere la morte ...
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Gentile Signora,
ho letto la sua precedente richiesta di consulto, da cui emerge che quello della morte -e in particolare di quella delle sue figlie- è un tema "critico" che le appartiene e sul quale sta lavorando nel suo percorso psicoterapeutico.
Il consiglio è di affrontare anche questo episodio in quel contesto, così da potersi occupare della risonanza emotiva che ha avuto dentro di Lei.
La sua bimba sta crescendo e, dunque, sviluppando le sue capacità di riflettere sugli eventi e su se stessa: in questo periodo storico in particolare, non c'è da stupirsi che la piccola abbia preso consapevolezza della sua caducità e che ne possa essere preoccupata, o spaventata.
Le sue risposte, a mio avviso, sono state adeguate: accolgo le tue emozioni, ma non nego l'oggettività della situazione temuta e, per quanto possibile, ti rassicuro e ti proteggo.
Fermo restando il suggerimento iniziale, le segnalo due libri che potranno esserle utili per approfondire l'argomento:
- "Dialoghi con i bambini sulla morte" Ed. Erickson
- "Dimmi, un giorno morirò anch'io?" Edizioni Scientifiche Magi
Cordialità.
ho letto la sua precedente richiesta di consulto, da cui emerge che quello della morte -e in particolare di quella delle sue figlie- è un tema "critico" che le appartiene e sul quale sta lavorando nel suo percorso psicoterapeutico.
Il consiglio è di affrontare anche questo episodio in quel contesto, così da potersi occupare della risonanza emotiva che ha avuto dentro di Lei.
La sua bimba sta crescendo e, dunque, sviluppando le sue capacità di riflettere sugli eventi e su se stessa: in questo periodo storico in particolare, non c'è da stupirsi che la piccola abbia preso consapevolezza della sua caducità e che ne possa essere preoccupata, o spaventata.
Le sue risposte, a mio avviso, sono state adeguate: accolgo le tue emozioni, ma non nego l'oggettività della situazione temuta e, per quanto possibile, ti rassicuro e ti proteggo.
Fermo restando il suggerimento iniziale, le segnalo due libri che potranno esserle utili per approfondire l'argomento:
- "Dialoghi con i bambini sulla morte" Ed. Erickson
- "Dimmi, un giorno morirò anch'io?" Edizioni Scientifiche Magi
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#3]
Utente
Grazie mille dott.sa Brunialti.
Terrò conto delle sue parole, se dovesse lei parlarne ancora.
Io oggi non ne ho più parlato con la bimba. Penso di averlo fatto a sufficienza ieri sera.
Io non ho paura della morte, ho paura di soffrire e di stare male o di avere dolore fisico, proprio letteralmente, prima di morire. Ma è un pensiero mio, ne ho parlato solo con la psicologa e non ieri con la bambina. Con lei non ho parlato di sofferenza o dolore. Solo di pensiero.
Pensa che alle maestre ne dovrò parlare? Tra l'altro da lunedì saremo in DAD al pomeriggio.
Grazie Dott.sa Scalco.
Assolutamente ne parlerò nella prossima seduta, che non sarà purtroppo prima di 10 gg.
Sono contenta di sapere che ho affrontato in modo adeguato l'argomento.
Grazie anche per i libri suggeriti.
Cordiali saluti.
Terrò conto delle sue parole, se dovesse lei parlarne ancora.
Io oggi non ne ho più parlato con la bimba. Penso di averlo fatto a sufficienza ieri sera.
Io non ho paura della morte, ho paura di soffrire e di stare male o di avere dolore fisico, proprio letteralmente, prima di morire. Ma è un pensiero mio, ne ho parlato solo con la psicologa e non ieri con la bambina. Con lei non ho parlato di sofferenza o dolore. Solo di pensiero.
Pensa che alle maestre ne dovrò parlare? Tra l'altro da lunedì saremo in DAD al pomeriggio.
Grazie Dott.sa Scalco.
Assolutamente ne parlerò nella prossima seduta, che non sarà purtroppo prima di 10 gg.
Sono contenta di sapere che ho affrontato in modo adeguato l'argomento.
Grazie anche per i libri suggeriti.
Cordiali saluti.
[#8]
Utente
Dott.ssa Scalco ho letto il suo post e le ho risposto.
Ho dei pensieri ossessivi che sto imparando a gestire, mi ha colto di sorpresa che potesse averli anche mia figlia. Assolutamente di questo ne parlerò con la psicologa la prossima volta che ci andrò.
Da quello che mi ha scritto, ho capito che ho gestito abbastanza bene la cosa ieri sera. Grazie
Ho dei pensieri ossessivi che sto imparando a gestire, mi ha colto di sorpresa che potesse averli anche mia figlia. Assolutamente di questo ne parlerò con la psicologa la prossima volta che ci andrò.
Da quello che mi ha scritto, ho capito che ho gestito abbastanza bene la cosa ieri sera. Grazie
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 12.6k visite dal 06/03/2021.
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