Incapacità dimostrare affetto a persone care

Salve ,
Cercherò di essere il più breve possibile :

Più passa il tempo e più mi rendo conto che ho serie difficoltà a dimostrare affetto (o comunque a ricambiarlo) alle persone a me più care.
Sono un ragazzo di 24 anni , non ho problemi relazionali, anzi mi giudico una persona dalle spiccate attitudini sociali.
Il problema sta nel rapporto di fondo con le persona a me più care , per esempio cito due casi : 1) Mio padre , so di volergli tantissimo bene ma non riesco a rimuovere il muro di gelo che mi sono creato (spesso non riesco a guardarlo negli occhi e lo chiamo per nome da quando sono bambino), ed è una cosa che personalmente non voglio.
2) Le mie relazioni , durante le mie relazioni (7anni di fidanzamento passati e 2 attuali) quando capisco di essere amato (la partnere dipende da me) tendo ad essere freddo e insicuro della relazione (QUESTO NON ACCADE QUANDO SENTO MINACCIATA LA RELAZIONE , IN QUEL MOMENTO SONO PRESO) (una sorta di amplificazione della pseudo legge della bilancia di coppia , più ricevo e più mi distacco mentre meno ricevo e più rincorro all'impazzata).

Sono un pò confuso su questa mia situazione , voi cosa ne pensate?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile ragazzo, riprendo un concetto da lei stesso espresso :(..)spesso non riesco a guardarlo negli occhi e lo chiamo per nome da quando sono bambino(..)
In genere alcune modalità comportamentali si impiantano fin da piccoli come la conseguenza di processi di identificazione e apprendimento di atteggiamenti dei membri significativi del proprio nucleo famigliare (mamma, papà) ed una volta radicati ci accompagneranno per tutta la vita. Se fin da piccolo è stato abituato in qualche modo ad avere un atteggiamento distaccato verso suo padre (..)lo chiamo per nome da quando sono bambino (..)è quasi naturale, oggi, avere una certa difficoltà nell'esprimere alcune emozioni di affetto e questo, probabilmente, si ripercuote anche sui rapporti emotivi con i propri partner. Il fatto che quando stiamo per perderli ci attiviamo è una reazione altrettanto normale dettata da quell'isitinto che ci spinge a lottare per non perdere ciò che per noi è importante. Una volta ristabilito l'equilibrio riattiviamo la nosta antica modalità di relazionaci.
cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
> non ho problemi relazionali, anzi mi giudico una persona
> dalle spiccate attitudini sociali.

Gentile ragazzo, ne è proprio sicuro? Possedere abilità relazionale non significa solo saper stare in mezzo ai gruppi di amici o colleghi, ma soprattutto saper creare e mantenere relazioni con le persone alle quali teniamo di più. Ecco perché la sua affermazione sopra mi sembra in netta conotraddizione con tutto ciò che ha elencato dopo.

Ad ogni modo, solo lei è in grado di decidere se questo stato di cose può essere soddisfacente oppure no. Non esistono standard netti in questo senso. Ma se la cosa le provoca disagio, allora dei colloqui con uno psicologo potrebbero giovarle, aiutandola a sviluppare davvero le abilità sociali che ancora non possiede.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com