Trattamento doc omosessuale
Buonasera egregi dottori, vi scrivo per avere un parere inerente al mio problema.
Sono un soggetto ossessivo, il doc mi è stato diagnosticato da due psicologi e da uno psichiatra.
Ho 26 anni e da circa un anno e mezzo ho il pensiero ossessivo di essere gay.
Fortunatamente grazie alla psicoterapia e all' aiuto dei farmaci sono riuscito a prendere distanza dal pensiero ossessivo e a vederlo come tale.
Non appena avevo questo pensiero sentivo l' impulso di rassicurarmi e se non " controllavo" di non esserlo stavo veramente male.
Il problema del perché scrivo questo post sono le mie compulsioni.
In pratica tempo fa durante le mie verifiche scaricai un app di incontri gay.
Il mio obiettivo era di provarmi di non essere gay tramite la chat ma non ebbi risposte e peggiorai solo il problema.
Non ricordo perché ma in quel periodo l' ossessione mi diceva che dovevo caricare la mia foto sull' app gay, così facendo avrei avuto la prova di non esserlo.
Questo perché iniziai a pensare che solo un gay poteva fare una cosa del genere, non certo un etero perché a nessuno piacerebbe passare per omosessuale quando non lo è.
Così caricai questa mia foto e al contempo mi misi alla prova con immagini pornografiche femminili.
Successivamente resomi conto dell' assurdità delle mie azioni cancellai tutto, foto e profilo e da lì nuove ossessioni.
Avevo paura che la mia foto fosse rimasta su quell' app e che se la gente avesse visto quel profilo avrebbe pensato sicuramente che ero gay.
Così sono stato mesi interi a riscaricare continuamente quel app per verificare che il mio profilo fosse sparito.
Lo psicologo mi disse che questa era un' azione fine a se stessa e non aveva nulla a che vedere con l' essere gay.
Ero nel pallone e non sapevo più cosa fare, non riuscivo a capire perché avevo tutti questi pensieri e come contrastarli.
Successivamente a questa cosa ho avuto una nuova ossessione che ora va avanti da mesi, cioè ho il pensiero ossessivo di fare coming out sui social.
In pratica avendo visto per tanto tempo video di gente fa coming out su YouTube un po alla volta ho sviluppato la paura di poterlo fare anche io.
Mi riferisco al fatto di poter scrivere sui social che sono gay, magari che lo sono sempre stato ecc.
Mi rendo conto che non ha senso il punto però è che questa cosa mi spaventa assai, è come se volessi verificare che se anche facessi questa cosa non diventerai gay automaticamente ma a volte questo pensiero mi frega, scrivo questa frase ma poi mi freno e non la pubblico.
Lo psicologo è stato chiaro essendo ormai in terapia da un anno che non poteva aiutarmi per una roba del genere e che dovevo essere io ad avere autocontrollo.
Quello che io vi chiedo è se un pensiero di questo tipo possa appartenere ad un nucleo ossessivo e se c'è un modo per tenerlo a bada.
Cioè questa mia paura di scrivere che sono gay che origine può avere?
È accurato che non lo sono e che è un ossessione ma perché si è focalizzata proprio su questa cosa?
Potete darmi un consiglio?
Grazie
Sono un soggetto ossessivo, il doc mi è stato diagnosticato da due psicologi e da uno psichiatra.
Ho 26 anni e da circa un anno e mezzo ho il pensiero ossessivo di essere gay.
Fortunatamente grazie alla psicoterapia e all' aiuto dei farmaci sono riuscito a prendere distanza dal pensiero ossessivo e a vederlo come tale.
Non appena avevo questo pensiero sentivo l' impulso di rassicurarmi e se non " controllavo" di non esserlo stavo veramente male.
Il problema del perché scrivo questo post sono le mie compulsioni.
In pratica tempo fa durante le mie verifiche scaricai un app di incontri gay.
Il mio obiettivo era di provarmi di non essere gay tramite la chat ma non ebbi risposte e peggiorai solo il problema.
Non ricordo perché ma in quel periodo l' ossessione mi diceva che dovevo caricare la mia foto sull' app gay, così facendo avrei avuto la prova di non esserlo.
Questo perché iniziai a pensare che solo un gay poteva fare una cosa del genere, non certo un etero perché a nessuno piacerebbe passare per omosessuale quando non lo è.
Così caricai questa mia foto e al contempo mi misi alla prova con immagini pornografiche femminili.
Successivamente resomi conto dell' assurdità delle mie azioni cancellai tutto, foto e profilo e da lì nuove ossessioni.
Avevo paura che la mia foto fosse rimasta su quell' app e che se la gente avesse visto quel profilo avrebbe pensato sicuramente che ero gay.
Così sono stato mesi interi a riscaricare continuamente quel app per verificare che il mio profilo fosse sparito.
Lo psicologo mi disse che questa era un' azione fine a se stessa e non aveva nulla a che vedere con l' essere gay.
Ero nel pallone e non sapevo più cosa fare, non riuscivo a capire perché avevo tutti questi pensieri e come contrastarli.
Successivamente a questa cosa ho avuto una nuova ossessione che ora va avanti da mesi, cioè ho il pensiero ossessivo di fare coming out sui social.
In pratica avendo visto per tanto tempo video di gente fa coming out su YouTube un po alla volta ho sviluppato la paura di poterlo fare anche io.
Mi riferisco al fatto di poter scrivere sui social che sono gay, magari che lo sono sempre stato ecc.
Mi rendo conto che non ha senso il punto però è che questa cosa mi spaventa assai, è come se volessi verificare che se anche facessi questa cosa non diventerai gay automaticamente ma a volte questo pensiero mi frega, scrivo questa frase ma poi mi freno e non la pubblico.
Lo psicologo è stato chiaro essendo ormai in terapia da un anno che non poteva aiutarmi per una roba del genere e che dovevo essere io ad avere autocontrollo.
Quello che io vi chiedo è se un pensiero di questo tipo possa appartenere ad un nucleo ossessivo e se c'è un modo per tenerlo a bada.
Cioè questa mia paura di scrivere che sono gay che origine può avere?
È accurato che non lo sono e che è un ossessione ma perché si è focalizzata proprio su questa cosa?
Potete darmi un consiglio?
Grazie
[#1]
Gentile utente,
ci scrive che "..Fortunatamente grazie alla psicoterapia e all' aiuto dei farmaci sono riuscito a prendere distanza dal pensiero ossessivo e a vederlo come tale."
Bene.
chieda aiuto ai professionisti che L'hanno curata fino a questo punto,
La aiuteranno anche nelle compulsioni.
Noi online non siamo più efficaci di loro in presenza, non crede?
Se poi il Suo Psicologo si dichiara impotente nell'aiutarLa, si rivolga ad un secondo professionista, che sia però anche (è importante) Psicoterapeuta.
Dott. Brunialti
ci scrive che "..Fortunatamente grazie alla psicoterapia e all' aiuto dei farmaci sono riuscito a prendere distanza dal pensiero ossessivo e a vederlo come tale."
Bene.
chieda aiuto ai professionisti che L'hanno curata fino a questo punto,
La aiuteranno anche nelle compulsioni.
Noi online non siamo più efficaci di loro in presenza, non crede?
Se poi il Suo Psicologo si dichiara impotente nell'aiutarLa, si rivolga ad un secondo professionista, che sia però anche (è importante) Psicoterapeuta.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Le forme ossessive non sono semplicissime da risolvere, ma nemmeno impossibili.
Molto dipende dall'impegno del pz. nell'applicare le indicazioni e strategie che lo Psicologo Psicoterapeuta suggerisce.
Lei individui un professionista con esperienza nel merito.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Molto dipende dall'impegno del pz. nell'applicare le indicazioni e strategie che lo Psicologo Psicoterapeuta suggerisce.
Lei individui un professionista con esperienza nel merito.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.6k visite dal 02/03/2021.
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