Mio padre 62 anni sta diventando lento nella comprensione e nella comunicazione

Salve a tutti,
Non sapevo se postare o meno, ma i dubbi sono andati sempre piu aumentando negli ultimi tre anni.

Sto notando ormai da un po di tempo che mio padre, a sessantadue anni, non é più come dire brillante in mente.


Lo vedo in difficoltà nell esprimere dei concetti senza fare delle pause di uuuuhhh per poi continuare con quello che sta cercando di dire.


Purtroppo insieme a questo penso che anche la sua comprensione in generale, vada sempre piu diminuendo.

Per esempio se prendessi il telefono e gli spiegassi una situazione ora, servirebbero tanti esempi e del tempo affinché questa risultasse comprensibile.


Per non parlare dell’incapacità di ricordare cose che si ricordano tutti i giorni quali indirizzo email personale e o siti web o nomi di siti.


Non so cosa pensare, mio padre ha un principio di demenza senile?

Lui hanfatto il muratore per.
40 anni e da 10 non penso utilizzi piu di tanto il cervello, non legge, non comunica tanto etc... che si sia assopito e arruginito col tempo?
Della serie, la mente va tenuta in allenamento?


Vorrei saperne di piu se possibile.
Per noi é diventato molto faticoso e se per esempio ci deve spiegare qualcosa che è successo a parole sue, ci vuole un’eternitá per arrivare al punto.
Inizialmente pensavo fosse una cosa di mio padre o normale per l’etá pero spesso mi capita di vedere gente in tv che riesce ad articolare dei discorsi continui senza necessariamente avere difficolta nel trovare anche delle parole semplici.


Cosa ne pensate?

Grazie
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Il processo dell'invecciamento è complesso,.
Attraverso le Sue parole è impossibile sapere se il decadimento cognitivo di cui Lei ci parla sia reale, patologico o dovuto alla normale involuzione legata all'invecchiamento.
Anche prchè non tutti invecchiamo allo stesso modo
e sembra proprio che chi la mente la usa quotidianamente si difenda meglio dal decadimento cognitivo, come potrà leggere qui:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5431-la-vecchiaia-non-esiste-parola-del-grande-m-auge.html ..

Se questi fatti Le danno preoccupazione,
inviti suo padre ad una visita geriatrica o presso uno Psicologo dell'età anziana: esistono dei test per misurare l'efficienza mentale.
Ma ancora prima chieda al medico di Suo padre le analisi del sangue: talvolta la carenza/eccesso di alcune sostanze provocano rallentamento.

Per quanto riguarda Voi familiari, muniteVi di pazienza nell'ascolto;
per l'anziano avere la percezione di risultare lento nell'eloquio e dunque noioso per chi ascolta è veramente micidiale e può sfociare in disturbi dell'umore.
Se il rapporto tra Voi è buono, cercate di evitarglielo per affetto; se no per rispetto.
Valorizzate invece quello che lui sa fare bene, ad es. quegli alcuni lavori manuali nei quali lui ha competenza consolidata.

Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti, aggiunga pure qualche domanda.

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/