Desiderio di controllo e mancanza di fiducia
Buongiorno.
Sono una ragazza di diciannove anni e sono in una relazione, la mia prima vera relazione, che non riesco a vivere serenamente per i miei problemi di fiducia.
Le altre relazioni sono durate poco, e sono stata tradita in passato.
La mancanza di fiducia che si è venuta a creare in questa relazione non è nata dal nulla, ma da qualche piccola omissione da parte del mio ragazzo, che tende a 'omettere' piccole cose per paura, che però dette dopo tempo fan insospettire.
Ora, mi ha ripetuto fino alla nausea, ormai da settembre (ebbene sì, sei mesi circa che ne parliamo!) , che non mi ha tradita e che mai lo farebbe, pure lui è stato tradito in passato.
Mi ha inviato screen, mezze prove, eppure nonostante tutto faccio fatica a credergli.
La mia mancanza di fiducia è anche legata al fatto che ho bisogno di avere sempre sotto controllo la situazione, se qualcosa che dice non mi 'torna', allora comincia l'ansia, e inizio ripetutamente a fare congetture su cosa potrebbe essere accaduto, e puntualmente rimugino sulla stessa cosa (che può anche essere solo una frase!) che magari non mi 'torna', secondo la mia visione delle cose.
È una cosa che vorrei risolvere.
E avrei una domanda.
È possibile che una persona, dopo che sia passato del tempo (almeno due mesi) e in un momento di agitazione per di più, nel ricordare una cosa si confonda?
Confonda due diverse situazioni/conversazioni, tenute con un'altra persona, in quanto aventi un contenuto simile ma non uguale in entrambe le due situazioni/conversazioni?
Per esempio.
Io chiedo al mio ragazzo: 'quando gliene hai parlato (di questa cosa a lei)?
' E lui risponde: 'era quella volta via chat.
' E poi si corregge da solo, ricordandosi meglio, 'no era dal vivo', perché fondamentalmente una parte del contenuto di entrambe le conversazioni avute (però in momenti diversi, una in chat e una dal vivo) fosse uguale?
Vorrei capire se fosse veramente possibile confondersi in una situazione di agitazione e a distanza di tempo.
Sono una ragazza di diciannove anni e sono in una relazione, la mia prima vera relazione, che non riesco a vivere serenamente per i miei problemi di fiducia.
Le altre relazioni sono durate poco, e sono stata tradita in passato.
La mancanza di fiducia che si è venuta a creare in questa relazione non è nata dal nulla, ma da qualche piccola omissione da parte del mio ragazzo, che tende a 'omettere' piccole cose per paura, che però dette dopo tempo fan insospettire.
Ora, mi ha ripetuto fino alla nausea, ormai da settembre (ebbene sì, sei mesi circa che ne parliamo!) , che non mi ha tradita e che mai lo farebbe, pure lui è stato tradito in passato.
Mi ha inviato screen, mezze prove, eppure nonostante tutto faccio fatica a credergli.
La mia mancanza di fiducia è anche legata al fatto che ho bisogno di avere sempre sotto controllo la situazione, se qualcosa che dice non mi 'torna', allora comincia l'ansia, e inizio ripetutamente a fare congetture su cosa potrebbe essere accaduto, e puntualmente rimugino sulla stessa cosa (che può anche essere solo una frase!) che magari non mi 'torna', secondo la mia visione delle cose.
È una cosa che vorrei risolvere.
E avrei una domanda.
È possibile che una persona, dopo che sia passato del tempo (almeno due mesi) e in un momento di agitazione per di più, nel ricordare una cosa si confonda?
Confonda due diverse situazioni/conversazioni, tenute con un'altra persona, in quanto aventi un contenuto simile ma non uguale in entrambe le due situazioni/conversazioni?
Per esempio.
Io chiedo al mio ragazzo: 'quando gliene hai parlato (di questa cosa a lei)?
' E lui risponde: 'era quella volta via chat.
' E poi si corregge da solo, ricordandosi meglio, 'no era dal vivo', perché fondamentalmente una parte del contenuto di entrambe le conversazioni avute (però in momenti diversi, una in chat e una dal vivo) fosse uguale?
Vorrei capire se fosse veramente possibile confondersi in una situazione di agitazione e a distanza di tempo.
[#1]
Gentile Utente,
credo che le sue difficoltà nel vivere serenamente la relazione vadano indagate all’interno di un percorso psicologico di approfondimento. Sarebbe infatti importante capire l’origine e il significato di questa profonda paura di essere tradita dall’altro, dal momento che una sola esperienza negativa non è sufficiente per spiegare l’intensità della sua angoscia ne il bisogno di controllare il suo fidanzato che, come lei stessa ha già intuito, non può rappresentare il fondamento su cui costruire un rapporto autentico e sano. Nella mia esperienza queste difficoltà nella relazione affondano le loro radici nella storia personale e per questo è importante concedersi uno spazio per indagarla con l’aiuto di uno psicoterapeuta. Provi a svolgere almeno un primo colloquio, troverà una persona accogliente in grado di accompagnarla in questo viaggio di conoscenza di sè, così da superare il suo problema.
Un caro saluto
credo che le sue difficoltà nel vivere serenamente la relazione vadano indagate all’interno di un percorso psicologico di approfondimento. Sarebbe infatti importante capire l’origine e il significato di questa profonda paura di essere tradita dall’altro, dal momento che una sola esperienza negativa non è sufficiente per spiegare l’intensità della sua angoscia ne il bisogno di controllare il suo fidanzato che, come lei stessa ha già intuito, non può rappresentare il fondamento su cui costruire un rapporto autentico e sano. Nella mia esperienza queste difficoltà nella relazione affondano le loro radici nella storia personale e per questo è importante concedersi uno spazio per indagarla con l’aiuto di uno psicoterapeuta. Provi a svolgere almeno un primo colloquio, troverà una persona accogliente in grado di accompagnarla in questo viaggio di conoscenza di sè, così da superare il suo problema.
Un caro saluto
Dr.ssa Beatrice Conca
Psicologa Psicoterapeuta
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 916 visite dal 01/03/2021.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.