Come comportarsi quando hai genitori che ti demoralizzato
Ho dei genitori orribili... Forse orribile è dir poco... Nessuno nella mia famiglia mi vuole realmente bene, ogni cosa che faccio è vista malamente.
Per loro sono arrogante, sono presuntuosa, non sono NESSUNO, non sono niente, sono la delusione, non conto nulla per loro, solamente perché avvolte cerco di rimediare da SOLA ai miei errori o semplicemente voglio fare le mie scelte senza essere influenzata da nessuno.
Ho un padre che lo è solo di nome e non di fatto, mi demoralizza quando si parla di quello che faccio nella mia vita risponde"sai quanto *cavolo *me ne importa di quella e di un quello che fa, ormai non mi importa più nulla di quella ragazza, sono due anni che la ignoro, perché non è nulla.
per lui devo fare solo la serva quando è l ora di pranzo o cena.
Peggio ancora mia madre che quando siamo serene è fantastica... Quando qualcosa non va, diventa una sclerata, cattiva, malignia, ed è un esagerazione unica... Solo con me... Specialmente Quando ieri ho detto piangendo che non volevo continuare la facoltà che stavo frequentando, dato che non mi sentivo portata, ma non avevo assolutamente detto di avere intenzione di abbandonare l università, "sei una delusione, mi fai schifo, non sei più nulla, non voglio buttare soldi per te"e tant altro.
Sono cose che se dette per 10 anni, costantemente, dalle piccole cose che può essere anche il pane tagliato male, o dalle cose più "serie " Come l università... In questo momento mi sento, quando sto male, ho la costante voglia di dormire, è come se avessi il cuore che batte forte e lentamente, un mal di testa che si ferma del tutto dopo averne prese per due volte, uno schifo, non mi danno mai la libertà di esprimere ciò che penso, mi sminuiscono con poco e niente, anche con termini e volgarità che non c'entrano nulla con la mia persona... non ho davvero nessuno nella mia famiglia che mi voglia bene e mi vuole capire, dandomi un bacio o una carezza di conforto, sono tutti pronti a puntarmi il dito e dire che ogni cosa che faccio è uno sbaglio.
L unico che mi ascolta davvero è il mio fidanzato, ascolta, da il suo pensiero senza giudicare... E soprattutto mi dice Ti voglio bene... La sua presenza mi fa bene, davvero bene, ma spesso nemmeno lui può colmare il senso di nullità e di Malinconia o "depressione" che ho quando litigo con la mia famiglia, non li voglio più vicino, sto male...
Per loro sono arrogante, sono presuntuosa, non sono NESSUNO, non sono niente, sono la delusione, non conto nulla per loro, solamente perché avvolte cerco di rimediare da SOLA ai miei errori o semplicemente voglio fare le mie scelte senza essere influenzata da nessuno.
Ho un padre che lo è solo di nome e non di fatto, mi demoralizza quando si parla di quello che faccio nella mia vita risponde"sai quanto *cavolo *me ne importa di quella e di un quello che fa, ormai non mi importa più nulla di quella ragazza, sono due anni che la ignoro, perché non è nulla.
per lui devo fare solo la serva quando è l ora di pranzo o cena.
Peggio ancora mia madre che quando siamo serene è fantastica... Quando qualcosa non va, diventa una sclerata, cattiva, malignia, ed è un esagerazione unica... Solo con me... Specialmente Quando ieri ho detto piangendo che non volevo continuare la facoltà che stavo frequentando, dato che non mi sentivo portata, ma non avevo assolutamente detto di avere intenzione di abbandonare l università, "sei una delusione, mi fai schifo, non sei più nulla, non voglio buttare soldi per te"e tant altro.
Sono cose che se dette per 10 anni, costantemente, dalle piccole cose che può essere anche il pane tagliato male, o dalle cose più "serie " Come l università... In questo momento mi sento, quando sto male, ho la costante voglia di dormire, è come se avessi il cuore che batte forte e lentamente, un mal di testa che si ferma del tutto dopo averne prese per due volte, uno schifo, non mi danno mai la libertà di esprimere ciò che penso, mi sminuiscono con poco e niente, anche con termini e volgarità che non c'entrano nulla con la mia persona... non ho davvero nessuno nella mia famiglia che mi voglia bene e mi vuole capire, dandomi un bacio o una carezza di conforto, sono tutti pronti a puntarmi il dito e dire che ogni cosa che faccio è uno sbaglio.
L unico che mi ascolta davvero è il mio fidanzato, ascolta, da il suo pensiero senza giudicare... E soprattutto mi dice Ti voglio bene... La sua presenza mi fa bene, davvero bene, ma spesso nemmeno lui può colmare il senso di nullità e di Malinconia o "depressione" che ho quando litigo con la mia famiglia, non li voglio più vicino, sto male...
[#1]
Gentile Utente,
accolgo le sue parole come uno sfogo.
Usa parole che mi colpiscono: "colmare il senso di nullità e di malinconia o depressione". Sono parole forti e dure, sembrerebbero pronunciate, o meglio scritte, con rabbia e sofferenza.
Mi domandavo se fosse figlia unica o se avesse fratelli o sorelle.
Capita spesso che quando in famiglia ci sono grandi difficoltà e dinamiche fortemente conflittuali, o al contrario, inibitorie, si cerchi poi di costruire all'esterno la propria "famiglia", cercandola in figure significative altre da quelle che risiedono tra le mura domestiche.
Questo non guarisce la ferita, ma può aiutare a lenirla.
Nel titolo del consulto ci chiede come comportarsi quando si hanno genitori che demoralizzano.
E' una domanda molto complessa. Provo a chiederle, lei intanto come si comporta quando sente che la demoralizzano?
Sembrerebbe che lei ricerchi il sostegno dei suoi genitori, nonostante sappia che corre il rischio di restare delusa. Mi colpisce questa sua tenacia. Come mai, secondo lei? A cosa è dovuta questa sua perseveranza?
Nel suo racconto sembrerebbe esserci una visione assolutisticamente negativa dei suoi genitori. C'è o c'è stata almeno un'occasione o una circostanza in cui si è sentita sostenuta o riconosciuta nei suoi meriti dai suoi genitori?
Provi a pensarci
Spero di averle dato qualche spunto utile su cui riflettere
Resto a disposizione se ne avesse ancora bisogno
Cordialmente
accolgo le sue parole come uno sfogo.
Usa parole che mi colpiscono: "colmare il senso di nullità e di malinconia o depressione". Sono parole forti e dure, sembrerebbero pronunciate, o meglio scritte, con rabbia e sofferenza.
Mi domandavo se fosse figlia unica o se avesse fratelli o sorelle.
Capita spesso che quando in famiglia ci sono grandi difficoltà e dinamiche fortemente conflittuali, o al contrario, inibitorie, si cerchi poi di costruire all'esterno la propria "famiglia", cercandola in figure significative altre da quelle che risiedono tra le mura domestiche.
Questo non guarisce la ferita, ma può aiutare a lenirla.
Nel titolo del consulto ci chiede come comportarsi quando si hanno genitori che demoralizzano.
E' una domanda molto complessa. Provo a chiederle, lei intanto come si comporta quando sente che la demoralizzano?
Sembrerebbe che lei ricerchi il sostegno dei suoi genitori, nonostante sappia che corre il rischio di restare delusa. Mi colpisce questa sua tenacia. Come mai, secondo lei? A cosa è dovuta questa sua perseveranza?
Nel suo racconto sembrerebbe esserci una visione assolutisticamente negativa dei suoi genitori. C'è o c'è stata almeno un'occasione o una circostanza in cui si è sentita sostenuta o riconosciuta nei suoi meriti dai suoi genitori?
Provi a pensarci
Spero di averle dato qualche spunto utile su cui riflettere
Resto a disposizione se ne avesse ancora bisogno
Cordialmente
Dr.ssa Valeria Mazzilli
Psicologa Clinica
Via San Giacomo, 15 Napoli
cel. 3895404108
[#2]
Utente
Salve, rispondendo in ordine alle vostre domande
Ho due sorelle, una più grande e una più piccola
Posso confermare la vostra supposizione, si è vero ,con i frequenti conflitti ,istintivamente cerco di sostituire l affetto che non ricevo in famiglia con quelle di "persone estranee" Ovvero il mio fidanzato, sentimentalmente mi da tutto,e soprattutto ha pazienza, sà che se alzo la voce o dico magari qualche parola in più sa che non lo faccio in cattiva fede e "dialoghiamo " e mi abbraccia (cosa super banale, ma è tutto ciò che voglio da una persona che voglio bene)
Riguardo a come mi comporto dopo i litigi.. Quando mi offendono, tendo a starmene nel mio , ma vi dirò, per 1 ora massimo mezza giornata, e tendevo sempre (per loro era un dovere di figlia) a parlare io , magari a sdrammatizzare la situazione,insomma fare finta che non fosse successo nulla. (Vi dirò ho perso il conto di quante volte IO per chiedere scusa, anche se andavo contro il mio orgoglio ma volevo solo stare serena in famiglia,ho scritto lettere cartacee e lasciate in salotto prima di uscire a mia madre)mio padre no,anzi adesso non mi importa davvero 0 di lui,mi da ancora più fastidio che dopo il suo "sfogo" Si inventa parole e azioni che non ho mai fatto ,e se è di buon umore per risolvere o non mi parla, o mi compra la pizza..niente scusa eh..è stato capace di non parlarmi per settimane e io altrettanto,sono stata implorata da mia madre perché dovevo fare la Moina perché "è mio padre"..Sono 4 giorni che non li parlo, loro altrettanto non mi parlano, pronunciano il mio nome solo per dire alla mia sorella minore "chiamala per mangiare", sinceramente ho deciso io di istinto di non parlare con nessuno,ne con il mio fidanzato ne con la famiglia ne amiche..e sto nel mio guardando film ,rilassarmi ,con le maschere, disegnando e soprattutto pensare a come poter cambiare la situazione, ma ho un bisogno necessario di stare SOLA, ne tanto meno essere detta che SBAGLIO, vero o non vero,se ne parlo con qualcuno già so le domande che mi potrebbero fare"perché ti sento giù "" Ti va di parlare "non stare così"" Secondo me hai un po di torto a fare così""sinceramente potevi evitare di fare così".nessuno può capire,nenache se ne parlo,nessuno sta realmente capendo quello che desidero in generale ,tante volte ho detto di volere solo serenità a casa, e vengo rinfacciata di "essere piccola per Comandare (?)" Non posso alzare la voce e sono maleducata..nessuno sta capendo che in questi giorni mi sta facendo solo del bene non ascoltare e di non pensare agli altri..(sicuramente verro rinfacciata di essere egoista)
Per quanto riguarda il sostegno.. Come posso non ricercare sostegno dai miei genitori?mi demoralizzo quando stiamo sereni ad esempio a tavola o quando usciamo fuori tutti insieme,sto davvero così BENE ,perchè !loro! Stanno bene con me ..e mi dimentico dei loro momenti in cui sono accecati dalla rabbia o dalla delusione ,e non hanno la pazienza di farmi una carezza e di dire ad esempio "ti voglio bene, per questo ti dico che sbagli a fare così",(precisare che una spontanea frase che mi dice il mio ragazzo sin da quando abbiamo avuto le prime discussioni) a loro no! Devono evidenziare che io sono la piccola loro sono i grandi, rinfacciano delle cose che comprano per me(non sono viziata, intendono cose più importanti come vestiti shampoo, l università o cose così) , vedendomi che magari mi stufo a fare qualcosa, non mi incoraggiano ,non mi motivano anzi tutto il contrario.Soprattutto in questo momento, sono delusi? Certo ,lo ammetto,ho i miei sbagli,ma non Hanno il diritto di dire che non valgo nulla,come figlia.. Come persona,persona con le sue insicurezze,con la sua timidezza,avvolte presuntuosa per difesa e non perchè sono io così..essermi detta i miei difetti Dagli sconosciuti poco mi importa.. Ma dai miei genitori.. No. Quelle stesse persone che 1 minuto prima ridono e scherzano, dopo sono capaci di dirti le peggio cose pur di farti andare in camera piangendo.. Va bene! Sono parole!,vanno e vengono!ma loro sanno che mi demoralizzo facilmente.. Per questo ci hanno sempre preso a gusto a dirmi in faccia tutto,perché sanno che per farmi stare zitta,la cinta esiste,le minacce di essere buttata dalle scale o essere cacciata di casa si, ma il dialogo NO,un bacio o una carezza spontanea NO, un ti voglio bene comunque NO. Lo dico con assoluta certezza il fatto che ci prendono gusto a "schiacciarmi"perchè con mia sorella più grande hanno MAI !MAI osato offenderla come hanno fatto con me, perché lei è quella che ha fatto più cose di me , è rispettabile, non piange facilmente e ti sa rispondere a tono.. E no, non è gelosia, ormai sono anni che ci combatto con questa accusa e ormai maggiorenne considerao la gelosia una cosa adolescenziale..i genitori non si cambiano, però vorrei essere rispettata.. Perché mi rendo conto che con queste persone non sto andando avanti.. Si sa che i difetti di una persona si prendono da uno dei due genitori o da entrambi, ma da loro sicuro non ho preso il voler essere amata insieme all amare..
Ho due sorelle, una più grande e una più piccola
Posso confermare la vostra supposizione, si è vero ,con i frequenti conflitti ,istintivamente cerco di sostituire l affetto che non ricevo in famiglia con quelle di "persone estranee" Ovvero il mio fidanzato, sentimentalmente mi da tutto,e soprattutto ha pazienza, sà che se alzo la voce o dico magari qualche parola in più sa che non lo faccio in cattiva fede e "dialoghiamo " e mi abbraccia (cosa super banale, ma è tutto ciò che voglio da una persona che voglio bene)
Riguardo a come mi comporto dopo i litigi.. Quando mi offendono, tendo a starmene nel mio , ma vi dirò, per 1 ora massimo mezza giornata, e tendevo sempre (per loro era un dovere di figlia) a parlare io , magari a sdrammatizzare la situazione,insomma fare finta che non fosse successo nulla. (Vi dirò ho perso il conto di quante volte IO per chiedere scusa, anche se andavo contro il mio orgoglio ma volevo solo stare serena in famiglia,ho scritto lettere cartacee e lasciate in salotto prima di uscire a mia madre)mio padre no,anzi adesso non mi importa davvero 0 di lui,mi da ancora più fastidio che dopo il suo "sfogo" Si inventa parole e azioni che non ho mai fatto ,e se è di buon umore per risolvere o non mi parla, o mi compra la pizza..niente scusa eh..è stato capace di non parlarmi per settimane e io altrettanto,sono stata implorata da mia madre perché dovevo fare la Moina perché "è mio padre"..Sono 4 giorni che non li parlo, loro altrettanto non mi parlano, pronunciano il mio nome solo per dire alla mia sorella minore "chiamala per mangiare", sinceramente ho deciso io di istinto di non parlare con nessuno,ne con il mio fidanzato ne con la famiglia ne amiche..e sto nel mio guardando film ,rilassarmi ,con le maschere, disegnando e soprattutto pensare a come poter cambiare la situazione, ma ho un bisogno necessario di stare SOLA, ne tanto meno essere detta che SBAGLIO, vero o non vero,se ne parlo con qualcuno già so le domande che mi potrebbero fare"perché ti sento giù "" Ti va di parlare "non stare così"" Secondo me hai un po di torto a fare così""sinceramente potevi evitare di fare così".nessuno può capire,nenache se ne parlo,nessuno sta realmente capendo quello che desidero in generale ,tante volte ho detto di volere solo serenità a casa, e vengo rinfacciata di "essere piccola per Comandare (?)" Non posso alzare la voce e sono maleducata..nessuno sta capendo che in questi giorni mi sta facendo solo del bene non ascoltare e di non pensare agli altri..(sicuramente verro rinfacciata di essere egoista)
Per quanto riguarda il sostegno.. Come posso non ricercare sostegno dai miei genitori?mi demoralizzo quando stiamo sereni ad esempio a tavola o quando usciamo fuori tutti insieme,sto davvero così BENE ,perchè !loro! Stanno bene con me ..e mi dimentico dei loro momenti in cui sono accecati dalla rabbia o dalla delusione ,e non hanno la pazienza di farmi una carezza e di dire ad esempio "ti voglio bene, per questo ti dico che sbagli a fare così",(precisare che una spontanea frase che mi dice il mio ragazzo sin da quando abbiamo avuto le prime discussioni) a loro no! Devono evidenziare che io sono la piccola loro sono i grandi, rinfacciano delle cose che comprano per me(non sono viziata, intendono cose più importanti come vestiti shampoo, l università o cose così) , vedendomi che magari mi stufo a fare qualcosa, non mi incoraggiano ,non mi motivano anzi tutto il contrario.Soprattutto in questo momento, sono delusi? Certo ,lo ammetto,ho i miei sbagli,ma non Hanno il diritto di dire che non valgo nulla,come figlia.. Come persona,persona con le sue insicurezze,con la sua timidezza,avvolte presuntuosa per difesa e non perchè sono io così..essermi detta i miei difetti Dagli sconosciuti poco mi importa.. Ma dai miei genitori.. No. Quelle stesse persone che 1 minuto prima ridono e scherzano, dopo sono capaci di dirti le peggio cose pur di farti andare in camera piangendo.. Va bene! Sono parole!,vanno e vengono!ma loro sanno che mi demoralizzo facilmente.. Per questo ci hanno sempre preso a gusto a dirmi in faccia tutto,perché sanno che per farmi stare zitta,la cinta esiste,le minacce di essere buttata dalle scale o essere cacciata di casa si, ma il dialogo NO,un bacio o una carezza spontanea NO, un ti voglio bene comunque NO. Lo dico con assoluta certezza il fatto che ci prendono gusto a "schiacciarmi"perchè con mia sorella più grande hanno MAI !MAI osato offenderla come hanno fatto con me, perché lei è quella che ha fatto più cose di me , è rispettabile, non piange facilmente e ti sa rispondere a tono.. E no, non è gelosia, ormai sono anni che ci combatto con questa accusa e ormai maggiorenne considerao la gelosia una cosa adolescenziale..i genitori non si cambiano, però vorrei essere rispettata.. Perché mi rendo conto che con queste persone non sto andando avanti.. Si sa che i difetti di una persona si prendono da uno dei due genitori o da entrambi, ma da loro sicuro non ho preso il voler essere amata insieme all amare..
[#3]
Gentile Utente,
le confesso che letto più di una volta la sua risposta e non è stato facile comprenderne sin da subito il contenuto. Mi è sembrato come se a scrivere fosse una bambina piccola molto delusa e arrabbiata e che, presa delle proprie emozioni, facesse fatica a costruire un discorso coerente. E' così che si sente?
"nessuno sta realmente capendo quello che desidero in generale". Provi a raccontarcelo, cosa desidererebbe "in generale" nella sua vita?
Con le sue sorelle condivide le difficoltà che ha nella relazione con i suoi genitori?
Le sente alleate e persone su cui poter contare, oppure sente anche loro due come persone ostili da cui difendersi?
Sarebbe interessante vedere anche il loro punto di vista rispetto alle dinamiche familiari da lei descritte.
Se la situazione familiare che vive le porta così tanto malessere, ha valutato la possibilità di consultare una/o psicologa/o per poter avere uno spazio di accoglienza, sostegno e contenimento per le sue difficoltà?
Ci faccia sapere
Cordialmente
le confesso che letto più di una volta la sua risposta e non è stato facile comprenderne sin da subito il contenuto. Mi è sembrato come se a scrivere fosse una bambina piccola molto delusa e arrabbiata e che, presa delle proprie emozioni, facesse fatica a costruire un discorso coerente. E' così che si sente?
"nessuno sta realmente capendo quello che desidero in generale". Provi a raccontarcelo, cosa desidererebbe "in generale" nella sua vita?
Con le sue sorelle condivide le difficoltà che ha nella relazione con i suoi genitori?
Le sente alleate e persone su cui poter contare, oppure sente anche loro due come persone ostili da cui difendersi?
Sarebbe interessante vedere anche il loro punto di vista rispetto alle dinamiche familiari da lei descritte.
Se la situazione familiare che vive le porta così tanto malessere, ha valutato la possibilità di consultare una/o psicologa/o per poter avere uno spazio di accoglienza, sostegno e contenimento per le sue difficoltà?
Ci faccia sapere
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 19k visite dal 01/03/2021.
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